ciao, welcome :-)

in questo blog metto un po di tutto se cerchi qualcosa che non trovi chiedimelo

lunedì 10 maggio 2021

Una Coalizione Ecologista-Riformista-Radicale per la conversione ecologica di Milano Città Metropolitana d’Europa

 C'è una Milano che nei decenni ha messo in atto pratiche di cittadinanza attiva, che ritiene la politica pubblica come espressione degli interessi generali, di queste e delle future generazioni, la città dei diritti e referendaria, dove l'informazione e la consultazione cittadina su temi specifici è un processo continuo. 

Una città non delle proibizioni ma delle scelte, civili, cittadine, una città dei comuni metropolitani, capace di partecipare da protagonista al Recovery Plan, in rete con le migliori esperienze europee. Vogliamo che Milano esprima una comunità consapevole, capace di dare un senso comune a chi si occupa di intelligenza artificiale come a chi prova ad uscire dalla gabbia della marginalità della periferia urbana e della conoscenza, come dalla marginalità sociale delle carceri e della prostituzione dei corpi e delle intelligenze. Occorre uno sguardo nuovo, capace di abbracciare l’area metropolitana: quello delle reti, con la loro bidirezionalità, siano quelle idriche/idrauliche, siano quelle delle infrastrutture per i trasporti, di persone/merci/informazioni/energia; quello della circolarità e dei suoi equilibri; quello delle filiere e delle loro relazioni qualitative e spazio/temporali; quello del quadro riassuntivo per un territorio abilitante per l’innovazione qualitativa e la cittadinanza consapevole.C’è una Milano che nei decenni ha messo in atto pratiche di cittadinanza attiva, che ritiene la politica pubblica come espressione degli interessi generali, di queste e delle future generazioni, la città dei diritti e referendaria, dove l’informazione e la consultazione cittadina su temi specifici è un processo continuo. 



Una Coalizione Ecologista-Riformista-Radicale per la conversione ecologica di Milano Città Metropolitana d’Europa

ne parliamo mercoledì 12 maggio alle 21,00  

Introduce Pierpaolo Pecchiari

 ci confronteremo con ogni domanda  contatti.bellamilano@gmail.com 



lunedì 3 maggio 2021

Presentazione della Piattaforma Partecipativa Bella Milano

Presentazione Piattaforma Partecipativa Bella Milano 5 mag 2021 ore 21:00
potete seguire Il live streaming sul canale Youtube bellamilano :

 https://www.youtube.com/channel/UCSt8dp9PmlHCknAa2G-NL7Q 

  Fiorello Cortiana, Lombardia Sostenibile, presenterà la proposta e l'incontro; 

  Mauro Preda, geografo e informatico, già docente all'Università Cattolica, illustrerà la piattaforma Open Meetings di Bella Milano, l'organizzazione degli spazi a tema e le possibilità di partecipazione, condivisione, confronto e scelta, sui diversi temi/questioni;

  Mauro Toffetti, Direttivo Nazionale di Nessuno Tocchi Caino, vicepresidente UEAPME-Unione Europea dell'Artigianato e delle Piccole e Medie Imprese, illustrerà esperienze di cittadinanza attiva che possono utilizzare le possibilità di Bella Milano per definire proposte condivise, dalle attività artistico/culturali alle azioni di prevenzione e recupero del disagio che diventa devianza; 

L'utilità locale e globale di Bella Milano nei contributi di: 

  Milly Moratti, consigliera comunale, Presidente della Commissione Consiliare per la Partecipazione e promotrice di ChiamaMilano;
  Marco Cappato, illustrerà la Citizen Initiative Europea ‘Stop Global Warming’, che ha promosso una Direttiva Europea di Iniziativa Popolare.

domenica 2 maggio 2021

RAI: un lavoro sporco... che nessuno è obbligato a fare

Ecco, al lavoro, i garanti della spartizione partitica in RAI. Un lavoro sporco... che nessuno è obbligato a fare. Voce maschile telefona a Fedez e gli dice che non è "Editorialmente opportuno" il suo intervento al Cocertone dl 1° Maggio. Fedez “Io sono un artista, mi assumo la responsabilità di ciò che dico. Le asserzioni che riporto nel mio testo sono consiglieri leghisti che dicono ‘se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno’. Perché non posso dire che un consigliere leghista in pubblica piazza che un figlio gay lo brucerebbe nel forno. Perché non posso dirlo?” “Le sto chiedendo - sempre la voce maschile - soltanto di adeguarsi ad un sistema che probabilmente lei non lo riconosce”. “E qual è questo sistema visto che io non lo riconosco? Qual è la parte incriminata che a voi non sta bene del testo” chiede Fedez. “Tutte le citazioni che lei fa con nomi e cognomi quelle non possono essere citate”. “Perché non sono vere? Avete verificato che non sono vere?” e il funzionario RAI “A prescindere, quelle cose possono essere dette in contesti che non sono quelli che lei sta dicendo”. “Perché a prescindere. Quindi direi che brucerei mio figlio se fosse gay messo in un contesto diverso cambierebbe il significato?” urla Fedez. Il funzionario RAI “Sto dicendo che questo non è il contesto corretto”. “Ma chi lo stabilisce! Io su un palco devo essere libero di dire il cazzo che voglio, mi scusi il francesismo. Non lo stabilisce lei cosa posso o non posso dire sul palco”. Interviene la vice direttore di Rai 3 Ilaria Capitani: “Io ritengo inopportuno il contesto ma...”. Fedez interrompe: “Visto che non c'è un contesto di censura posso salire sul palco e fare delle cose che per me sono opportune e per voi no? Posso o no?”. I funzionari RAI si producono in un silenzio imbarazzato. Il funzionario “Noi siamo in difficoltà”. Fedez incalza “Non avete neanche il coraggio di rispondere a questa domanda: nel vostro futuro i diritti civili sono contemplati oppure no?”. “Assolutamente sì” rispondono. “E allora perché non posso parlare di questa cosa?”. “Perché il contesto in cui lo stiamo facendo, con questi termini non crea...”. Fedez “Nonostante nel mio testo non sia presente turpiloquio, non ci siano bestemmie. Io riporto solo fatti sono imbarazzato per voi. Sono davvero imbarazzato per voi." Adesso in RAI le scuse non bastano. Il canone lo pagano automaticamente tutti i cittadini. C'è un problema di censura oltre che, paradossalmente ancor più evidente, di qualità, e non da oggi. Che sia Fedez a denunciarlo ė un segno dei tempi che nulla toglie alla sua denuncia. Vediamo se arriveranno delle dimissioni e un coerente ricambio. Vediamo non cosa dirà, ma se e cosa farà il governo Draghi.