Terremoto
Ero in metro e non ho avvertito nulla. Nel ’76, scossi dal femminismo, dalle rotture con chi aveva scelto la lotta armata, dai movimenti giovanili, in Lotta Continua, dopo il Friuli, si diceva “abituarsi a vivere con il terremoto”. In questo inizio di millennio con la recessione, gli squilibri climatici, il Vatican Gate, l’implosione politica e l’ennesima calciopoli, c’è davvero da abituarsi.
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