domenica 19 ottobre 2025
Vogliamo informazioni sull'azione pubblica. No fake news grazie!
Occorre esigere i diritti, altrimenti non sono garantiti. Il diritto ad essere informati sulle decisioni pubbliche che ci riguardano ad esempio. Alla faccia della L 241/90 sull'accesso agli atti amministrativi o del DL 200/2021 sugli Open Data, spesso ai cittadini le informazioni su procedimenti scottanti vengono omesse o, peggio, vengono date false informazioni. Il caso metropolitano milanese sugli stadi ne è un esempio. Come dicevamo...Oaktree Capital Management, società controllante dell'Inter che oggi ha nel portafoglio il nuovo stadio a Milano e l'edificabilità nei 29 ettari pubblici, viene interamente assorbita da Brookfield Capital Management, società di finanza immobiliare con sedi in Canada e alle Isole Cayman. Il valore nominale già frutta nel risiko finanziario. Tutto ciò grazie al voto del Consiglio Comunale cui era stato detto che l'UEFA aveva giudicato San Siro tecnicamente inidoneo. Questa la risposta ufficiale ad un Accesso agli Atti: “Si precisa che il Comune di Milano non dispone ad oggi di alcun parere da parte dell’associazione calcistica Uefa relativamente all’idoneità tecnica dello stadio G. Meazza. Cordiali saluti. Il Responsabile del Procedimento, Simona Collarini”. Così come , nel 2022, era stato detto che il referendum per la ristrutturazione di San Siro non si poteva svolgere perché per il Settore Urbanistica di Palazzo Marino vi era poca differenza di spesa tra ristrutturazione e costruzione di un nuovo impianto: 510 ristrutturazione 650 nuovo stadio. Quindi “la verifica complessiva di fattibilità tecnico-economica di quanto proposto non consegue esito positivo”. La stima dei costi era stata fatta dalle Società Inter e Milan. Invece il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DocFAP) presentato dalle due società a marzo 2025 riporta i costi effettivi: la ristrutturazione completa del Meazza prevede un costo di 371 milioni, mentre per la costruzione del nuovo stadio il costo è di 810 milioni. Intanto il referendum non si è fatto... Veniamo all'ipotesi stadio a San Donato Milanese: dall'Amministrazione Comunale assoluto silenzio sulla sentenza del TAR con la bocciatura del progetto stadio nell’Area San Francesco. Vi chiederete perché? Forse distrazione. Qui la procedura amministrativa è ancora aperta e per questo la piattaforma di informazione e partecipazione della Cittadinanza Attiva RecSando propone a tutti i cittadini che vogliono essere informati di inviare questa richiesta al Sindaco di San Donato Milanese:
Alla cortese attenzione del Sig. Sindaco Francesco Squeri e dei Membri della Giunta Comunale di San Donato Milanese ,
mi rivolgo a Voi in qualità di cittadino/a profondamente interessato/a alle vicende urbanistiche e amministrative che riguardano il territorio del Comune di San Donato Milanese, per sollecitare risposte chiare, puntuali e documentate in merito a un episodio di rilevanza giuridico-amministrativa e politica che solleva gravi perplessità in merito alla trasparenza dell’azione pubblica locale.
Con la presente, intendo formalmente richiedere spiegazioni circa l’assenza di una comunicazione ufficiale da parte dell’Amministrazione Comunale in relazione alla sentenza del TAR Lombardia pubblicata in data 24 settembre 2025, che ha annullato la delibera urbanistica del 2021 dell’allora Amministrazione Checchi, avente ad oggetto le previsioni volumetriche e di indirizzo urbanistico relative al comparto denominato “Area San Francesco”.
Tale sentenza ha di fatto azzerato le possibilità di realizzazione del progetto proposto dalla società “Sport Life City” , ivi compreso il contestato impianto sportivo che avrebbe dovuto accogliere il nuovo stadio dell’AC Milan.
Nonostante la portata pubblica e strategica di questa pronuncia giurisdizionale, si rileva con forte preoccupazione come nessun comunicato sia stato emesso dal Comune di San Donato Milanese nel periodo compreso tra il 24 e il 29 settembre 2025 , data in cui si sono tenuti in contemporanea i Consigli Comunali di San Donato Milanese e Milano.
La mancata divulgazione di una decisione tanto rilevante ha avuto , con ogni probabilità , effetti distorsivi sull’orientamento del voto del Consiglio Comunale di Milano , che , sulla base di presupposti fattualmente superati , ha approvato la delibera di dismissione del comparto di San Siro , sostenendo l’urgenza di evitare la “fuga” delle squadre milanesi dal territorio cittadino.
Già da cinque giorni , al momento del voto del 29 settembre, era Ben noto che il progetto a San Donato Milanese non potesse più proseguire , in quanto radicalmente compromesso dal vincolo del mantenimento delle aree verdi sancito nella convenzione urbanistica del 1993 sottoscritta dal Comitato Quartiere Affari.
Alla luce di quanto sopra , si chiede all’Amministrazione Comunale di San Donato Milanese di chiarire pubblicamente e ufficialmente :
1. Per quale motivo Non sia stato predisposto alcun comunicato stampa o altra forma di informazione alla cittadinanza circa l’avvenuta pronuncia del TAR Lombardia ;
2. Perché Non si sia ritenuto doveroso notificare formalmente e tempestivamente tale sentenza anche al Comune di Milano , stante la diretta rilevanza sulle scelte urbanistiche E sportive in corso di deliberazione ;
3. Se l’ Amministrazione non ritenga che tale omissione costituisca una grave violazione del principio di trasparenza amministrativa , con potenziali conseguenze politiche e giuridiche rilevanti ;
4. Se siano stati presi provvedimenti interni per valutare le responsabilità di tale mancata comunicazione.
La presente richiesta è formulata ai sensi del principio di trasparenza E del diritto di accesso civico generalizzato ex D. Lgs. 33/2013 e s.m.i., e si chiede che venga fornito riscontro scritto entro i termini di legge.
In attesa di un Vostro cortese riscontro, si ringrazia per l’attenzione e si rimane a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.
Cordiali Saluti
Cognome e Nome
questi gli indirizzi
E-mail: comune@comune.sandonatomilanese.mi.it
PEC: protocollo@cert.comune.sandonatomilanese.mi.it

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