ciao, welcome :-)

in questo blog metto un po di tutto se cerchi qualcosa che non trovi chiedimelo

domenica 23 febbraio 2020

Emergenza Coronavirus, un richiamo alla responsabilità

Maria Rita Gismondo è direttrice del Laboratorio di Microbiologia dell'ospedale Sacco. 

Dopo aver letto il suo post su Facebook le ho scritto quanto segue:
Professoressa Gismondo la invito a fare le sue considerazioni a carattere scientifico nelle sedi opportune. Chi è deputato a gestire la situazione e a prendere decisioni conseguenti, a livello nazionale, regionale e locale, ha convenuto sulla condizione emergenziale. Le sue considerazioni scientifiche, alla luce del suo ruolo e della sua autorevolezza, non devono diventare un elemento di confusione in un paese in sé indisciplinato e portato a sottovalutare ogni cosa per pigrizia e ignoranza.

Questo è il post:
"Mio bollettino del mattino. Il nostro laboratorio ha sfornato esami tutta la notte. In continuazione arrivano campioni. A me sembra una follia. Si è scambiata un'infezione appena più seria di un'influenza per una pandemia letale. Non è così. Guardate i numeri. Questa follia farà molto male, soprattutto dal punto di vista economico. I miei angeli sono stremati. Corro a portar loro la colazione. Oggi la mia domenica sarà al Sacco. Vi prego, abbassate i toni! Serena domenica!"

giovedì 6 febbraio 2020

#NOalTaglioAbbaglio

Il referendum confermativo su cui ci dovremo esprimere il prossimo 29 marzo mette in luce la sciatteria politica di una proposta estemporanea di riduzione dei rappresentanti in Parlamento. Questa proposta non accompagna una redistribuzione dei poteri e della sovranità politica in termini adeguati alla integrazione globalizzata. Con una Europa fondata su un parlamento con poteri effettivi per una comunità politicamente unita. Così con la cessione di sovranità alle regioni e agli organi previsti dal Titolo Quinto della Costituzione. Ma la proposta di riduzione dei parlamentari sulla quale siamo chiamati ad esprimerci nulla ha a che vedere con un disegno così articolato. Essa è una espressione della intenzione di riduzione delle istanze della democrazia rappresentativa, della considerazione delle assemblee elettive, così come delle rappresentanze dei corpi intermedi, come un intoppo per la tempestività della decisione. Partecipazione, scelta, rappresentatività, non sono contemplate dentro una crisi dell'istituto della democrazia, da Bolsonaro ad Orban, da Trump a Salvini. Un processo che accompagna la deriva finanziaria dell'economia. Di questo si tratta. Invece di fare una legge elettorale costituzionale, di riorganizzare le Province come effettivo coordinamento di area vasta, di dare governi eletti dai cittadini, come prevede la Costituzione, si propone un abbaglio. Cosi per l'adeguamento dei diritti del lavoro, Cgil ha depositato 1.150.000 firme in calce ad una proposta di legge ma nessuno se ne occupa. Di cosa stiamo parlando? Di fare un pezzetto della proposta Boschi-Renzi gia rigettata? Ecco perché occorre impegnarsi per il no senza esitazioni.