ciao, welcome :-)

in questo blog metto un po di tutto se cerchi qualcosa che non trovi chiedimelo

lunedì 31 marzo 2014

Balene libere!

Fine della caccia alle balene. Ma vaiiiiiiiiiiiii :-)

venerdì 28 marzo 2014

Arduino Day Milano 29 marzo 9,00 SIAM via Santa Marta 18

Questi i concetti chiave del mio intervento all'Arduino Day di Milano domani al SIAM in via Santa Marta a partire dalle 9,00.

- Internet,con la sua interattività e il superamento della condizione di scarsità nello scambio di contenuti, ha generato una condizione di disintermediazione per lo cambio di informazioni e la condivisione di conoscenza. Ciò ha interessato e discusso: a) le rendite di posizione che certificavano la qualità delle notizie, filtrandole, impaginandole e costruendole; b) i detentori dei diritti editoriali; c) le affermazioni/promesse/ricostruzioni degli esponenti politici attraverso il sistema mediatico tradizionale.

- i detentori della rendita di posizione pregressa hanno provato e provano  a ricreare, per via tecnologica e normativa, la condizione di scarsità e controllo. Buon ultimo Erdogan, ma l'Europa non scherza visto lo scontro in atto al PE sulla neutralità della Rete, che ha visto la campagna Save the Internet sollevare il velo sulla posta in gioco della lobby delle Telecom.

- la natura aperta e relazionale della rete e la condizione disintermediata del suo ecosistema cognitivo hanno generato nuovi protagonismi, tanto per i linguaggi e le grammatiche digitali del software libero, quanto per le tutele autoriali delle licenze Creative Commons, quanto per la possibilità di attivismo sociale e politico nel proporre e gestire campagne.

- Arduino ha sviluppato in una logica aperta di condivisione un micro controllore, in un ambiente di sviluppo integrato di programmazione, per creare dispositivi di rilevazione e controllo nei quali gli schemi del circuito e il software sono liberi.

- Così l'ecosistema cognitivo entra in relazione diretta con il sistema fisico e la sfera biologica del vivente, dalla domotica ai sistemi di irrigazione. La combinazione con stampanti 3D e AutoCAD  permette infatti sviluppi inediti della prototipizzazione verso una produzione diffusa e differenziata. 

- L'economia della conoscenza entra in una relazione diretta con la materialità degli oggetti e con i materiali che servono a produrli. Una modalità di risignificazione dell'homo faber segnata da una consapevolezza ed una potenzialità realizzative fino ad ora sconosciute per l'intensità  e la diffusione che conoscono e ancor più conosceranno.

-I Fab Lab come i LUG diventano così luoghi di apprendimento e condivisione dentro i processi di personalizzazione della fabbricazione digitale. Si genera così "coda lunga" della produzione, non solo della relazione tra domanda/produzione/distribuzione.

- I Fab Lab diventano spazi dove i makers tradizionali, che la robotizzazione delle catene di montaggio aveva espulso dai processi produttivi, possono condividere la propria professionalità e la sapienza ad essa legata in un sistema connettivo con altissima capacità progettuale. 

- L'estensione della dimensione digitale alla produzione e alla relazione con/tra gli oggetti e gli elementi naturali si accompagna all'estensione degli attori protagonisti di questo processo. Questa combinazione ha una portata di natura rivoluzionaria per la consapevolezza culturale e sociale che può generare.

- La condizione aperta, libera e condivisa degli schemi, del software, della progettazione, dentro geografie variabili e indipendenti dalla sincronia spaziale e temporale, costituisce la condizione fondamentale. 

- La Conoscenza come Bene Comune diventa una consapevolezza esperita anche nella concretezza del processo produttivo. La non brevettabilità delle stringhe di algoritmi, la neutralità della rete, l'accessibilità, la condivisione della conoscenza,diventano così una necessità immediatamente politica.

- I diritti nello spazio pubblico esteso nella rete, a partire dalla gestione consapevole della propria definizione identitaria fino ad arrivare alla partecipazione informata ai processi deliberativi, si coniugano con le nuove dimensioni della giustizia sociale, come le opportunità di disporre delle condizioni della produzione cognitiva e materiale, così come le condizioni previdenziali e di welfare per le Partite IVA della Conoscenza.

- Che spazi pubblici vengono messi a disposizione per la cittadinanza attiva e la sua capacità di intrapresa? Che siano GAS-Gruppi di  Acquisto Solidale o Fab Lab per i Makers. Che ricompongano consapevolmente la filiera agroalimentare dal campo al piatto o quella produttiva dalla progettazione online alla stampa tridimensionale e l'attivazione di circuiti per il controllo di sistemi. 

- Una politica pubblica non lunare si deve occupare della garanzie fondamentali per le esperienze di responsabilità connettiva e di condivisione, per passare dallo spread della virtualità finanziaria alla viralità della rete e della sua condivisione cognitiva e produttiva.

- Un'Europa  politica federata si può occupare di produrre e condividere questa politica. Nel Trattato Costituzionale dell'Unione Europea di Lisbona c'è uno strumento che permette ad ognuno di noi di agire connettivamente per impegnare ufficialmente l'Agenda europea. Si tratta dell'Iniziativa dei Cittadini Europei. Seguendo norme e procedure definite e raccogliendo le adesioni anche online i « Cittadini dell'Unione, in numero di almeno un milione, che abbiano la cittadinanza di un numero significativo di Stati membri, possono prendere l'iniziativa d'invitare la Commissione europea, nell'ambito delle sue attribuzioni, a presentare una proposta appropriata su materie in merito alle quali tali cittadini ritengono necessario un atto giuridico dell'Unione ai fini dell'attuazione dei trattati. ».  http://ec.europa.eu/citizens-initiative/public/basic-facts

- Proprio il SIAM nel quale si tengono il Linux Day e l'Arduino Day può ospitare  un gruppo promotore che definisca i temi e le proposte sulle quali lanciare l'iniziativa dei cittadini europei. Effettiva Neutralità della rete, Riuso del software e diffusione del software libero, Condivisione della Conoscenza per l'apprendimento nell'era digitale, controllo e definizione consapevole della propria identità, in rete, incontro formalizzato tra Creatività e Credito, Partecipazione Informata ai processi deliberativi, Diritto allo Studio effettivo e non vincolato da selezioni demenziali quanto dissipative di intelligenza. Questi sono alcuni dei temi costitutivi di un ambiente culturale, sociale, imprenditoriale, creativo e fecondo che possono trovare una istruttoria di qualità collettiva/connettiva efficace.

mercoledì 26 marzo 2014

Bioetica e democrazia alla prova del web

Bioetica e democrazia alla prova del web.
Un esperimento di deliberazione pubblica online sui test genetici.
Può una consultazione online aiutare la partecipazione del pubblico alle
decisioni rilevanti in campo etico e biomedico? Qual è il metodo migliore
per impostare correttamente una deliberazione su temi scottanti e
controversi come i test genetici, Stamina o la sperimentazione animale?
Con il web sta nascendo una nuova forma di democrazia? L’incontro del
26 marzo all’Acquario di Milano cercherà di rispondere a queste domande
presentando un vero e proprio esperimento di deliberazione pubblica online
sulla opportunità di proporre test genetici direttamente alla popolazione. Il
processo si basa su un metodo innovativo e una piattaforma online a cui tutti
sono invitati a partecipare: bioeticadeliberativa.scienzainrete.it
Questo primo esperimento servirà a validare e rendere disponibile la
piattaforma per future nuove applicazioni.
26 marzo 2014
ore 17:30 - 19:30
Acquario civico di Milano
via Bartolomeo Gadio, 2 —
Milano
bioetica@deliberazione
INTRODUCE / PAOLA BOCCI
Presidente della Commissione
Cultura, Comune di Milano
PRESENTANO IL PROGETTO
/ GIUSEPPE SCHIAVONE
Dipartimento Scienze della
Salute, Università di Milano
& Dipartimento di Oncologia
Sperimentale, Istituto Europeo di
Oncologia, Milano
/ GIOVANNI BONIOLO
Dipartimento Scienze della
Salute, Università di Milano
& Dipartimento di Oncologia
Sperimentale, Istituto Europeo di
Oncologia, Milano
/ ELIA STUPKA
Unità Funzione del Genoma,
IRCCS Ospedale San Raffaele,
Milano
/ FIORELLA DE CINDIO
Dipartimento di Informatica,
Università di Milano, Laboratorio
di Informatica Civica
INTERVIENE / GIUSEPPE NOVELLI
Rettore Università Tor Vegata,
Roma & Presidente del Collegio
Professori di Genetica Medica
DISCUTONO IL PROGETTO
/ ENRICO BIALE
Università del Piemonte
Orientale
/ PAOLA BOCCI
Presidente della Commissione
Cultura, Comune di Milano
/ MARCO CAPPATO
Associazione Luca Coscioni
/ FIORELLO CORTIANA
Condividi la conoscenza
/ SYLVIE COYAUD
Giornalista scientifica
/ CHIARA LALLI
Giornalista scientifica e saggista
/ DAMIEN LANFREY
City University di Londra
/ ANDREA LAVAZZA
Centro universitario
internazionale, Arezzo
/ ETTORE MARTINELLI
Avvocato
/ PAOLA MOSCONI
IRCCS-Istituto Mario Negri,
Laboratorio sul coinvolgimento
dei cittadini in sanità, progetto
PartecipaSalute
/ NICOLA PASINI
Università degli studi di Milano
/ ANNA SCAVUZZO
Comune di Milano
MODERA
/ LUCA CARRA
Zadig, Milano
L’incontro verrà trasmesso in
streaming su scienzainrete.it

EXPO E VIE D’ACQUA: INQUISITI CONTRO FACINOROSI?

EXPO E VIE D’ACQUA: INQUISITI CONTRO FACINOROSI?

L’Expo costituisce una vetrina glocal, effettivamente una vetrina locale e globale per la promozione del brand Milano-Italia. Ciò sta portando sotto i riflettori la sua ambivalenza e le capacità dei diversi protagonisti. Da un lato la promozione d’iniziative dei portatori d’interessi delle filiere e dei territori legati al tema “Nutrire il Pianeta-Energia per la vita”. Dall’altro gli esperti degli assalti alla greppia pubblica che creano l’occasione come straordinaria e urgente, per questo necessariamente sovraordinante le norme e le procedure ordinarie. Per questo gli arresti dei dirigenti di Infrastrutture Lombarde costituiscono solo l’inizio di un’estesa azione giudiziaria.
03cortiana12FBIl Premier Renzi risponde all’appello del commissario Sala per una responsabilità condivisa dalle istituzioni annunciando il suo impegno con due giorni a Milano dedicati all’Expo. Intanto a seguire la sceneggiatura noiosa del balletto intorno alle opere messo in atto da Maroni e Pisapia c’è di che farsi cadere le braccia. Maroni scaricando le criticità su Pisapia in realtà gongola per l’opportunità di sostituire Infrastrutture Lombarde agli uomini di Formigoni messi fuori gioco, con quelli della Lega ma non ha alcuna intenzione e capacità di cambiare il modulo/modello. Pisapia gli rinfaccia i problemi della Rho-Monza e ripropone il canale di cemento/via d’acqua come nulla fosse “È un bel progetto sia dal punto di vista paesaggistico, sia per le possibilità che offre di bonificare alcune zone e di risistemare le sponde.” C’è da chiedersi quale film o quale rendering abbia visto?
Se la natura e il tracciato della via d’acqua da realizzare costituiscono una prova dell’efficacia del lavoro di squadra delle istituzioni sull’Expo, preludio per il dopo Expo, c’è di che essere preoccupati e indignati. Qui la coreografia del balletto dei polli di Renzi trova un’armonia che Maroni s’incarica di esplicitare “Andiamo avanti non possiamo fermarci davanti al no di pochi facinorosi.”. Quelli che Maroni chiama facinorosi, si stanno incontrando con i tecnici Expo al Pirellone senza averlo occupato. È proprio qui che la tenacia, la competenza e l’intelligenza diffusa degli accademici e dei professionisti, dei costruttori storici del Bosco in Città, dei comitati dei cittadini, stanno definendo un indirizzo per il tracciato della via d’acqua e per la sua struttura effettivamente utili. Il tavolo di confronto e di lavoro attivato dal vice commissario Acerbo sta dimostrando che se si vuole fare un’opera utile e armonica con il paesaggio è possibile.
Basta passare dove ha più senso, utilizzando ciò che già c’è, con soluzioni di naturalizzazione, riducendo e compensando l’impatto dell’intera struttura idraulica. Dal confronto libero da obblighi di un tracciato precostituito (per cosa e per chi?) escono indirizzi non solo utili alle decine di migliaia di cittadini che abitano le zone periurbane e i Corpi Santi interessati ma capaci di dare qualità alla costituenda Grande Milano. Legare e non violentare i parchi Pertini, Trenno, delle Cave, con una via d’acqua armonica, con la valorizzazione dei tracciati ciclo pedonali esistenti, magari coinvolgendo Ciclobby (a Milano si dice “offellèe fà el to mestèe”) ed evitando inutili stradoni. Accorpare a questo sistema di verde periurbano gli spazi di risulta che il PGT non prevede edificabili.
Gestire il tutto facendo tesoro dell’esperienza e della competenza nella riqualificazione accumulate e dimostrate nel tempo, attivando processi di partecipazione informata per la cittadinanza attiva. Proporre tutto ciò è essere dei facinorosi? No, significa vivere l’Expo non come minaccia, neanche di fronte alle tradizionali porcate, piuttosto viverlo come opportunità per esprimere il meglio della pragmaticità realizzativa milanese. Anche per la multifunzionalità del verde e dell’acqua: dagli aspetti ambientali a quelli paesaggistici, da quelli colturali del Km zero a quelli culturali della Cascina Linterno e del Petrarca, da quelli idrici per l’agricoltura alle pompe per lo scambio di calore per la bio edilizia. A dispetto di ogni miopia e di ogni distorsione non dobbiamo smettere di provarci per decidere del nostro futuro.
Per questo una delle proposte per il dopo Expo parte proprio dalla valorizzazione delle competenze, innovative, sostenibili e di qualità, legate al tema dell’Expo e alle imprese, alle associazioni e alle università del territorio. Per questo Green Italia  sostiene, con un appello online a Governo e Expo la proposta dell’inviato ONU per l’Africa Romano Prodi e del vicedirettore del Corriere Giangiacomo Schiavi di usare l’Expo per lanciare un’Autorità Mondiale dell’Acqua. Una via d’acqua degna della tradizione della regimazione avviata dai Cistercensi, un dopo Expo utile e sostenibile, la promozione di un’autorità mondiale per la gestione di un Bene Comune scarso e deperibile: non potrebbe esserci un modo migliore di spiegare il neologismo “glocal”, l’essere un nodo nella rete globale, una parte consapevole dell’ecosistema.
Fiorello Cortiana

lunedì 24 marzo 2014

Europa, attenti al lupo?

Certamente la destra antieuropea è più che un campanello d'allarme, come già si era visto in Austria. Al di là di ogni speculazione giornalistica e della strumentalizzazione dei risultati del Front National e della Le Pen , sia per esserne gli epigoni italiani come la Lega o per gridate "attenti al lupo!" per un voto utile governativo, i dati sono inconfutabili. Il Front National con il suo 7% non è la terza forza in Francia: gli ecologisti con il loro 11% sono la terza forza. E sono decisivi perché, con accordi che vedano le politiche ecologiche non come pennellate di verde, vincano i candidati della coalizione democratica al secondo turno.

domenica 23 marzo 2014

Memoria


La memoria è selettiva in sé Solo una memoria condivisa tra tutti coloro che hanno vissuto gli stessi contesti, da parti differenti e anche contrapposte, permette a quella selettività di essere più ampia e laica. Questo non perché diventa coincidente ma proprio perché è condiviso il percorso di confronto tra i vissuti differenti e anche contrapposti.


sabato 22 marzo 2014

B.non è pazzo, è un criminale

L'ignoranza assoluta della storia da parte di B. è pari alla sua pretesa di prescindere dalla Costituzione. A una iniziativa di Forza Italia a Roma ha detto che Togliatti nel secondo dopoguerra aveva un piano per la presa del potere attraverso la lotta armata. Stalin, nel rispetto del patto di Yalta, lo impedì, allora Gramsci, sì Gramsci Sic!, propose la teoria dell'egemonia per l'occupazione delle "casematte del potere" e così occuparono lo Stato a partire dalla Magistratura. Lo strumento fu Magistratura Democratica che teorizzò la via giudiziaria al socialismo. Non è un pazzo è un criminale conclamato.

venerdì 21 marzo 2014

Firma e Fai firmare per la salvaguardia dell'acqua, bene comune

Una proposta per Expo 2015: l’Autorità Mondiale per l’Acqua. FIRMA LA PETIZIONE

ManiAcqua
Green Italia si rivolge con una petizione al Governo italiano e agli organizzatori di Expo 2015 perché si attivino per la creazione di una Autorità Mondiale per l’Acqua
L’acqua, elemento fondamentale per la vita dell’uomo e dell’intero pianeta, può essere definita, con l’aria, il bene comune per eccellenza. E l’accesso alle risorse idriche per tutti un diritto fondamentale. L’acqua è anche una risorsa scarsa, minacciata da inquinamento, sprechi, privatizzazioni, che generano carestie, guerre effettive e potenziali, ingiustizie e discriminazioni.Occorre che questo bene comune e la sua qualità siano tutelati e gestiti da un organismo internazionale a livello planetario, con il concorso più ampio possibile.
L’Expo di Milano, per il tema scelto e per la presenza di 144 nazioni di tutti i continenti è la sede ideale per la proposta ufficiale di un’Autorità Mondiale dell’Acqua, fondata sulla condivisione e diffusione delle conoscenze sull’uso consapevole e sostenibile di questa risorsa a tutti i livelli: da quello alimentare, per la tutela della salute, a quello agricolo, a quello idrogeogeologico, fondamentale per la tutela dei territori, a quello energetico, come fonte di energia rinnovabile, fino alle tecnologie più innovative della green economy.

leggi e firma la petizione

antipolitica

Antonio Rognoni, AD dimissionario ma in carica di Infrastrutture lombarde, e altri 7 arrestati per truffa e turbativa d'asta,
67 capi di imputazione.
Maroni "Ho appreso con stupore la notizia dell'arresto",
Formigoni "Infrastrutture Lombarde, una delle grandi e positive intuizioni delle giunte da me presiedute" !?
Che dire di tanta spudoratezza?

Non sono stupito dalla notizia ma indignato sì.
Provo sconcerto per le dichiarazioni degli attuale e precedente presidenti regionali.
Questa è l'antipolitica.

una Autorità mondiale dell'Acqua

Green Italia lancia una grande campagna on line a sostegno
della creazione di un’Autorità Mondiale per l’Acqua.
Umberto Ambrosoli la riprende in una mozione al Consiglio regionale della Lombardia.

In occasione della Giornata mondiale dell'acqua Green Italia lancia una petizione online per raccogliere migliaia di firme a sostegno della creazione di un’Autorità Mondiale dell'Acqua, come organismo di pace, di equa accessibilità e di tutela dell'acqua bene comune. Una proposta condivisa da Umberto Ambrosoli, esponente del Patto Civico, in Consiglio regionale della Lombardia, che propone ai consiglieri lombardi di sottoscrivere una mozione a sostegno.

L’acqua, elemento fondamentale per la vita dell’uomo e dell’intero pianeta, può essere definita, con l’aria, il bene comune per eccellenza. E l’accesso alle risorse idriche per tutti un diritto fondamentale. L’acqua è anche una risorsa scarsa, minacciata da inquinamento, sprechi, privatizzazioni, che generano carestie, guerre effettive e potenziali, ingiustizie e discriminazioni. Occorre che questo bene comune e la sua qualità siano tutelati e gestiti da un organismo internazionale a livello planetario, con il concorso più ampio possibile.

Expo 2015, per il tema scelto “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, e per la presenza a Milano dei rappresentanti di 144 nazioni può essere l’occasione ideale per il varo di questo nuovo organismo internazionale.

Green Italia chiede a tutti di aderire a questa proposta nella convizione che i processi che riguardano la gestione dell’acqua e la relazione con il territorio devono garantire una partecipazione informata dei cittadini.

L’iniziativa sarà presentata da Umberto Ambrosoli e Fiorello Cortiana (Green Italia) in una

Conferenza stampa a Milano
venerdì 21 marzo,  ore 11
al Grattacielo PIRELLI
presso la Sala Gio Ponti,
in via Fabio Filzi, 22

martedì 18 marzo 2014

Acqua Bene Comune Pubblico




 A  SUD  informa



Lazio: Vincono l’acqua pubblica e la partecipazione

Approvata la prima legge in Italia per la gestione pubblica e partecipata dell’acqua, presentata da cittadini e comuni.


Coordinamento Regionale Acqua Pubblica del Lazio* 



Dopo la straordinaria vittoria referendaria di giugno 2011, dopo un percorso durato due anni che ha intrecciato le esperienze dei comitati e di numerosi comuni del Lazio, dopo 12 mesi di pressioni sul Governo Regionale, oggi, 17 marzo, finalmente, è stata approvata all’unanimità la proposta di Legge popolare n°31, per la gestione pubblica e partecipata del servizio idrico nella Regione Lazio.
 
Una legge che recepisce i risultati referendari, a partire dalla definizione di servizio idrico come servizio di interesse generale da gestire senza finalità di lucro, fino al fondo stanziato per incoraggiare la ripubblicizzazione delle gestioni in essere. Una legge che rimette al centro finalmente gli enti locali, delineando gli ambiti territoriali ottimali sulla base dei bacini idrografici e dando la possibilità ai comuni di organizzarsi in consorzi e di affidare il servizio anche ad enti di diritto pubblico, tutelando al contempo la partecipazione delle comunità locali nella gestione di questo bene fondamentale, anche rispetto alle generazioni future.
 
Una discussione in Aula Consiliare niente affatto semplice che, in prima seduta ,  si è protratta fino a tarda notte, per essere poi aggiornata a questa mattina.  Decisiva è stata la costante presenza di rappresentanti dei comitati e degli enti locali che hanno contribuito a sventare i tentativi di ostruzionismo e di modifica dei principi cardine della legge.
 
Una pressione dal basso che assolutamente non dovrà attenuarsi nei prossimi mesi, quando a livello regionale dovranno essere elaborati atti legislativi fondamentali , quali la legge sugli ambiti di bacino idrografico e la nuova convenzione di cooperazione tipo. Saranno queste infatti le prossime occasioni per applicare concretamente i principi contenuti nella legge approvata oggi e di  valorizzare gli spazi di partecipazione da questa aperti.  Nel frattempo ci si aspetta che, coerentemente alla legge approvata, venga salvaguardata la libertà di quei comuni del Lazio che rischiano il passaggio forzato al gestore dell’ATO di riferimento pur volendo gestire il servizio in autonomia. Unico neo della discussione odierna è stato, infatti, il poco coraggio della maggioranza nell’affermare con chiarezza tale principio.
 
Oggi quindi si festeggia  insieme a tutti gli altri comitati che, in altrettante regioni, stanno lavorando per l’approvazione di testi di legge analoghi. L’auspicio è che, a partire dal Lazio, si inneschi finalmente una reazione a catena che veda i governi regionali rispettare la volontà dei cittadini e il diritto all’acqua, proprio in un momento in cui questo viene nuovamente minacciato dal vento privatizzatore che soffia dal governo.
 
Per approfondire i contenuti della legge e le prospettive da questa aperte invitiamo la stampa e i cittadini ad una conferenza stampa domani, 18 marzo, alle ore 11.30 presso la sede del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, al secondo piano in via S.Ambrogio, 4 a Roma.
 


Coordinamento Regionale Acqua Pubblica*


*Le donne del Coordinamento Regionale Acqua Pubblica del Lazio erano state insignite il 6 marzo scorso, proprio per il loro impegno per una gestione pubblica e partecipata del servizio idrico nella Regione Lazio e per l'infaticabile lavoro a difesa del riconoscimento dell'acqua come bene comune e diritto universale, del Premio Donne Pace Ambiente Wangari Maathai, istituito dall'Associazione A Sud in collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne e con il sostegno della Commissione delle Elette del Comune di Roma. 



* * *
Info e contatti con A Sud:

lunedì 17 marzo 2014

Buone notizie per l'Artico

Il Parlamento Europeo ha Votato nel please dell'istituzione di un'area Protetta nell'Artico Che vieti le Attività delle compagnie petrolifere e la pesca industriale. Una vittoria raggiunta Grazie al Movimento di 5 Milioni di Difensori artici Che Hanno Riposto all'appello di Greenpeace. Un buon Colpo.

sabato 15 marzo 2014

Renzi let's act for job, really

Renzi vuole creare lavoro? Favorisca la creazione di valore qualitativo, quindi competitivo nei mercati globali, estendendo il credito di imposta per coloro che investono in innovazione in condizioni di sostenibilità ambientale e qualità energetica.

venerdì 14 marzo 2014

Roche e Novartis: un patto per la salute (la loro, probabilmente...). da Eurosalus

http://www.eurosalus.com/blog/angolo-fiorello-cortiana/roche-e-novartis-un-patto-per-la-loro-salute/

La magistratura ha supplito la politica pubblica nei confronti di interessi prepotenti, affermando che l'accesso alle cure e la libertà di scelta terapeutica vengono prima degli interessi commerciali delle case farmaceutiche.
La vicenda ha coinvolto le multinazionali Roche e Novartis, multate dall'antitrust per un presumibile accordo che imponeva l'uso di un farmaco molto più costoso di un altro equivalente. 
Non si è solo generato un danno economico al Servizio sanitario nazionale, ma è stato intaccato un diritto costituzionale. Dice l'art. 32: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana».
La Procura di Torino ha ipotizzato i reati di disastro doloso e associazione a delinquere. Si tratta del medicinale salva vista Avastin, meno costoso, oggetto di allarme ingiustificato, che gli oculisti non possono utilizzare perché l'AIFA, l'Agenzia Italiana per il Farmaco, non ha dato il permesso.
Il disastro doloso è contestato perché si ritiene che siano state messe in atto procedure che possono avere messo in pericolo la salute di un numero considerevole di pazienti in tutta Italia che non hanno potuto accedere alle cure, mentre l'associazione per delinquere è in relazione alla truffa e al reato di rialzo o ribasso fraudolento di prezzi.
Per la Società Italiana di Oftalmologia «100mila pazienti nell'ultimo anno non hanno avuto accesso alle cure». Ciò mentre è in corso l'attacco all'omeopatia e alle medicine complementari attraverso una recepimento incompleto e tendenziosa delle direttive europee sul farmaco, che le esclude dal Prontuario Nazionale (a differenza di Francia e Germania) e la minaccia del ritiro di rimedi utilizzati da milioni di pazienti senza effetti collaterali.
L'accesso alle cure e la libertà di scelta terapeutica devono essere i due criteri guida fondamentali della politica pubblica nella tutela del diritto alla salute al di là di qualsiasi condizionamento. 

mercoledì 12 marzo 2014

Buccinasco, Italia


Buccinasco, Italia 
COMUNICATO STAMPA

GRUPPO CONSILIARE DELLA COALIZIONE CIVICA BUCCINASCO

”LA RIORGANIZZAZIONE DELLA AMMINISTRAZIONE SI FA INSIEME AI LAVORATORI”

”Restiamo sconcertati nell'apprendere che le Rappresentanze Sindacali Unitarie del Comune di Buccinasco si rivolgono al Sindaco Maiorano lamentando la loro mancata informazione e il coinvolgimento delle organizzazioni dei lavoratori nel processo di riorganizzazione del comune.
E' indubbio che la decisione sulla organizzazione della macchina comunale spetti all'Amministrazione ma è altrettanto evidente che essa deve avvenire nel rispetto del Contratto Collettivo Nazionale delle regioni e degli Enti locali, così delle Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche Legge 135 del 7 agosto 2012. Oltre che ai contratti e alla legge, risponde al buon senso il coinvolgimento dei lavoratori dato che saranno poi questi a dover tradurre in azioni e servizi le decisioni dell'amministrazione. E' ai lavoratori che si chiede di essere motivati interlocutori per le imprese, le associazioni e tutti i cittadini di Buccinasco. Noi consigliamo al Sindaco e alla Giunta di azzerare la situazione e di ripartire da capo nel rispetto della legge, del contratto e del buon senso. Non per puntiglio ma per l'efficacia dell'azione amministrativa.”

Fiorello Cortiana Filippo Errante

martedì 11 marzo 2014

Libertà di voto...segreto Sic!

PD & C. neanche la Dignità Politica del voto palese, ma l'ipocrisia della Libertà di voto, segreto.

lunedì 10 marzo 2014

L'esperienza concreta dei macrobiotici, un esempio di efficacia discreta

ETICHETTA PIANESIANA: UN MODELLO DI TRASPARENZA

Ringrazio tutti gli organizzatori del Convegno per avermi rinnovato l’invito a portare il mio  contributo, ringrazio in modo particolare Mario Pianesi per la sintonia, la fiducia e la vicinanza che da anni sento in una piena reciprocità.
Con Mario ci siamo conosciuti in occasione della prima Iniziativa Macrobiotica Ma-Pi al Senato della Repubblica nel 2001 e da subito è nata una forte amicizia.
 e da parte mia una profonda stima per il suo lavoro.
Fui colpito dal cibo, dal gusto di quelle pietanze che sono sane e gustose allo stesso tempo come hanno avuto modo di apprezzare gli intervenuti agli appuntamenti interdisciplinari di Condividi la Conoscenza al Teatro Franco Parenti e all’Università IULM di Milano. In particolare ho apprezzato il lavoro di Mario Pianesi e della comunità di persone che ha saputo coinvolgere in un impegno collettivo nel corso di 40 anni di coerente ricerca intorno alla salute del prossimo e dell’ambiente. E’ questa  volontà di UPM di praticare e comunicare un messaggio forte e concretamente vissuto la sua e la vostra forza serena.
Mario Pianesi mi ha sempre inviato le dispense intorno al lavoro avviato, esse documentavano, con riscontri degli articoli scientifici delle riviste internazionali di agricoltura dal 1950 sino ad oggi,  le proposte per risolvere i problemi dell’umanità e altrettanti articoli scientifici (sempre dal 1950 sino ad oggi) che mostravano il puntuale  fallimento di quelle realizzazioni e come i problemi, lungi dal risolversi, si sono trasformati nel corso dei decenni in vere e proprie emergenze planetarie (dalla fame nel mondo, all’inquinamento di aria, acqua, terra, fino ai cambiamenti climatici…).
Un metodo comparativo perciò efficace per comunicare un messaggio e consentire la formazione di una consapevolezza nei lettori.
Una consapevolezza che trova una fonte coerente  nel lavoro di UPM attraverso l’Etichetta Trasparente Pianesiana: una informazione dettagliata, semplice, efficace e trasparente sulla storia di ogni prodotto, dalla coltivazione sino alla tavola del consumatore.
Questo un modo di comunicare è una risposta alla necessità di tutelare la popolazione dai rischi connessi con una insicurezza alimentare sempre più dilagante (contraffazione, contaminazione, inquinamento, etc. dei cibi e delle bevande) consentendogli una partecipazione consapevole alla filiera agroalimentare.
Ma questa etichetta è molto di più; si tratta infatti di una comunicazione “terapeutica” e allo stesso tempo didattica; inserire infatti in etichetta non solo le informazioni nutrizionali, la storia del prodotti in termini di provenienza e di trattamenti eseguiti, ma anche la corrispondenza ambientale con il luogo di produzione, i litri di acqua e le calorie consumate per la produzione e per il trasporto, etc. Tutto questo rappresenta uno stimolo al nostro cervello che ci indirizza verso una profonda riflessione e una visione unificante.
Il consumatore è indotto a pensare non solo alla qualità di quel cibo, e non è poco, ma alla sua storia, all’impatto ambientale che ha e a tutta una serie di considerazioni che lo stimolano ad una visione più comprensiva e positiva della società.
Tutto ciò ha una implicazione culturale e valoriale ad un tempo perché genera una consapevolezza legata alla convenienza e alla convinzione.
In un’epoca di cambiamento come la nostra abbiamo bisogno di una nuova visione che cambi la conoscenza specialistica, inserendola nel paradigma scientifico della complessità in una prospettiva di visione comprensiva e unificante.
L’universo è un sistema che si evolve con una sua logica e una direzione. L’azione dell’uomo quando ignora le relazioni sistemiche con le quali essa interagisce da’ luogo a quelle che chiamiamo catastrofi. Ciò accade con l’ambiente e la biosfera, con la riduzione della biodiversità, così come accade sul piano culturale e sociale con gli integralismi e i genocidi che si mettono in atto nel mondo.
 Nella hybrys antropocentrica non risiede alcuna grandezza ma piuttosto una presunzione, noi animali umani saremo effettivamente dei custodi responsabili quando capiremo come agire armonicamente all’interno dei cicli naturali.
Il cambiamento di paradigma è così il cambiamento del comportamento e dello sguardo sul vivente e sulle relazioni sociali. La profonda interazione tra l'uso dei segnali, dei messaggi e delle informazioni non solo per l'organismo umano ma anche per l'organismo sociale, per la comunità e per la società è alla base dell'incontro tra esperienze e discipline differenti.
In questo Mario è stato un precursore ed un Maestro, sin da quando agli inizi degli anni ’70 studiava le moderne scienze occidentali (che nel frattempo procedevano con una impronta sempre più divisionista e riduzionista) tutte assieme ed alla luce delle antiche teorie cinesi, traendone degli sviluppi originali che nel corso dei decenni si sono dimostrate molto più reali e realistiche delle visioni scientifiche occidentali.
In questo esempio di una tenace ricerca  risiede la grande speranza del nostro mondo affinché possano cambiare la nostra mentalità e la nostra coscienza e ci si muova verso una prospettiva di integrazione tra le diverse conoscenze per attraversare la storia della terra con un passo leggero.
Ciò consentirebbe l’impresa di creare un mondo sostenibile capace di muoversi verso la ricerca dell’integralità, nel cibo, nella medicina, nello stile di vita, nella interazione tra le persone e la natura tutta.
L'acquisizione della consapevolezza da parte di ognuno di essere parte di una rete più ampia di relazioni e di conoscenze apre una nuova era culturale e valoriale in questo momento di crisi epocale.
La speranza è che nasca una nuova coscienza che abbia come valore supremo il rispetto di ogni essere vivente e dell'ambiente, rispetto che garantisce la saggezza sistemica, la cui carenza prepara le catastrofi.
Mario questa direzione  l’ha tracciata e percorsa con forza da più di 40 anni; una volontà tenace e pazienze che ha dimostrato la sua capacità di realizzazione  agli  stessi compagni che all’epoca consideravano folle questo sforzo.
 Questa esperienza concreta e diffusa in realtà si sta rivelando lungimirante e illuminante per la costruzione di un mondo migliore e più giusto per queste e per le future generazioni. “La Terra ci è data in prestito dai nostri figli” questa è la consapevolezza di ogni ecologista.

Sen. FIORELLO CORTIANA
(Green Italia-Condividi la Conoscenza)

domenica 9 marzo 2014

Le mimose come foglia di fico

Per le donne alla Camera le mimose ma non la parità nelle liste elettorali. La politica della simulazione continua.

giovedì 6 marzo 2014

MIVAR la dissipazione italiana

Carlo Vichi, 90 anni, chiude la MIVAR l'unica azienda italiana di apparecchi televisivi, lasciato solo insieme ai suoi 1200 tecnici e operai ad Abbiategrasso a battersi contro i giganti asiatici. Ora è disposto a dare in affitto gratuitamente la fabbrica a chi assumerà i suoi dipendenti. Perché dissipare tanta competenza qualificata?

Bigpharma e libertà di cura



COMUNICATO STAMPA di Green Italia 
 


Accesso alle cure e libertà di scelta terapeutica vengono prima degli interessi commerciali delle case farmaceutiche.
 

La gravissima vicenda che ha coinvolto due multinazionali del farmaco come Roche e Novartis, multate dall’antitrust per un accordo che imponeva l’uso di un farmaco costosissimo, non ha provocato solo un danno economico al Servizio sanitario nazionale, ma va a intaccare un diritto fondamentale dei cittadini. Secondo il presidente della Società Italiano di Oftalmologia “ben 100mila pazienti in quest'ultimo anno non hanno avuto accesso alle cure” a causa di questo sciagurato accordo, che ha portato anche all’apertura di un’indagine della magistratura per truffa e aggiotaggio.

Tutto questo avviene in contemporanea all’attacco sferrato contro l’omeopatia e le medicine complementari attraverso una ricezione incompleta e tendenziosa delle direttive europee sul farmaco, che non solo esclude da qualsiasi rimborso la medicina complementare (a differenza di quanto avviene in Francia e Germania), ma addirittura minaccia il ritiro dal commercio di farmaci omeopatici utilizzati da anni da milioni di pazienti in tutto il mondo.

L’accesso alle cure e la libertà di scelta terapeutica devono essere i due criteri guida fondamentali nella tutela del diritto alla salute, sancito dalla nostra Costituzione, al di là di qualsiasi condizionamento commerciale.

Bravo Seedorf

Bravo Seedorf al Giardino dei Giusti contro ogni razzismo.

Cosa c'entra il garantismo?

L'opportunità politica delle dimissioni da sottosegretario perché dovrebbe essere in contrasto con l'approccio garantista? 

mercoledì 5 marzo 2014

mai sottovalutare l'antisemitismo

La mia solidarietà e il mio abbraccio a Riccardo Pacifici e alla Comunità Ebraica di Roma, per la forza serena e determinata con la quale difendono la loro dignità: non mollate mai! Durante il processo sulle scritte antisemite di cui è accusato Stefano Schiavulli, attivista di Militia ""Con te ci vediamo presto" e il capo della Comunità ebraica Riccardo Pacifici "Non ho paura, ripeti" il presidente della Comunità aveva comunicato al giudice "di aver ricevuto presso la sua abitazione un pacco con una testa di maiale", oltre a quelle destinate alla Sinagoga, a una mostra sulla Memoria e all'ambasciata israeliana.

due pesi, due misure

Il ministro Boschi risponde ai Cinque Stelle"Non chiederemo dimissioni dei sottosegretari indagati". Qualcuno coltivava qualche dubbio?

martedì 4 marzo 2014

I buoni esempi

 Dalla Platì del Nord-Buccinasco, come l'ha definita Ilda Boccassini, la mia solidarietà per il sindaco di Vanzago, persona che conosco bene e stimo dai tempi dell'Ulivo'96. Apprezzamento che trova conferma nel suo esempio coraggioso. Roberto Nava: "Minacce di morte dopo aver denunciato una nomina inopportuna". Si tratta della scelta da parte della Regione Lombardia di assegnare la direzione generale della Asl Milano 1 a Pietrogino Pezzano: “Pezzano nel 2009 era stato fotografato insieme ad alcuni boss della 'Ndrangheta". Ci vogliono buoni esempi.

senilità?

Ringrazio tutti coloro che mi hanno mandato auguri e messaggi per il compleanno. Sarà un segno della senilità, per i 59 anni compiuti, ma, per la prima volta, ho sentito la cosa con il piacere di un abbraccio e non con pudore imbarazzato. :-)