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giovedì 23 settembre 2021

Laudato Sì

Gli strumenti che l’enciclica “Laudato SI” offre a chi ha responsabilità amministrativa   Gli Stati Generali dell’Ecologismo a Castel Gandolfo, per la sede simbolica in cui si svolgono, non potevano che iniziare con un incontro aperto al pubblico su una delle encicliche più visionarie della Storia. Nel 2015 Papa Francesco scrisse la Laudato Si’, trattando le interconnessioni tra la crisi ambientale del Pianeta e la crisi sociale dell’Umanità. Venerdì 24 Settembre dalle ore 10, presso la Sala Consiliare del Comune di Castel Gandolfo, si terrà un dialogo a più anime sugli strumenti che l’enciclica fornisce a chi ha Responsabilità Amministrativa. Al dibattito prenderanno parte alcuni ospiti tra cui Padre Enzo Fortunato giornalista e direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi, il Giurista Giuseppe Corasaniti, il Senatore Fiorello Cortiana di “Lombardia Sostenibile” e il Consigliere Comunale ed ex Sindaco del Comune di Melpignano (LE) Ivan Stomeo. Il Sindaco di Castel Gandolfo porterà il saluto della Cittadinanza e le Autorità Religiose locali porteranno, con Padre Fortunato, il loro contributo di analisi della Laudato Si’ sotto l’aspetto religioso, ma si innesteranno le traduzioni laiche di Corasaniti e le applicazioni pratiche e concrete di Cortiana e Stomeo. L’evento potrà essere seguito in presenza da un numero contingentato di persone (non otre 20) oppure da remoto tramite la diretta sui canali Facebook e Instagram di Patto Ecologista Riformista.

domenica 19 settembre 2021

Amministrative a Milano

MILANO CITTÀ METROPOLITANA Visione politica e futuro di Fiorello Cortiana COPIA LINK cortiana Indubbiamente Berlusconi ha fatto scuola, diceva: sono come tu mi vuoi, imprenditore o operaio, arbitro o giocatore… A guardare liste, candidati e campagna, per le prossime elezioni comunali di Milano questa è la sensazione. La preoccupazione di una visione politica metropolitana, capace di accompagnare e fare partecipare una comunità al necessario processo di conversione ecologica, è sostituita da marketing di comunicazione e tante candidature tappabuchi per riempire la lenzuolata di liste. Dopo la sparata di ‘Milano non si ferma’ con aperitivo sui Navigli, non c’è stata alcuna politica aperta e rigorosa per le Pubbliche Assistenze del Terzo Settore che da due anni fanno Milano Aiuta, nonché per la prevenzione primaria e i servizi sociali, ma non manca una lista per la salute. Le liste civiche/ambientaliste si sprecano ma resta ben salda l’accoppiata San Siro/Ex Scali FS, sorretta da una consociazione che sembra non voler disturbare l’affidabile sindaco uscente. Dietro a tutto ciò i partiti sembrano più interessati alla cucina interna, alle nuove dislocazioni alla luce delle scelte future di Draghi, che a proporre una visione, un percorso, soluzioni concrete. Non sembrano interessati a rispondere al preoccupato/preoccupante appello/allarme delle Nazioni Unite sulla possibile irreversibilità del disastro ambientale che accompagna la globalizzazione. Eppure i milanesi, con i referendum promossi nel 2011 da Milano Sì Muove, avevano dato un chiaro indirizzo per dimezzare il traffico, per l’aumento delle aree a verde pubblico, per la riduzione delle emissioni inquinanti, il risparmio di energia, il teleriscaldamento e la rottamazione degli immobili, per il Parco Agroalimentare sull’area Expo, per riaprire dove possibile i Navigli. I cittadini milanesi possono constatare cosa e quanto è stato attuato. Nel Consiglio della Città Metropolitana i referendari hanno fatto approvare la proposta di tariffa integrata metropolitana per il Trasporto Pubblico, nonché il Referendum Metropolitano: la tariffa integrata sull’area metropolitana non c’è, così come non c’è il regolamento attuativo per il referendum metropolitano. Il Consiglio Metropolitano ha approvato il Piano Strategico e deliberato l’istituzione della Zone Omogenee per 132 comuni, il comune capoluogo è organizzato in Municipi, eppure 1.700.000 cittadini metropolitani aspetteranno il sindaco eletto dai 1.300.000 abitanti interni alla cinta daziaria. Loro, come nel Medio Evo, alla faccia delle promesse della Legge Del Rio, restano il contado sottoposto alla giurisdizione del capoluogo. Infatti 51 sindaci, che hanno chiesto il rispetto della normativa per la discarica calata su Casorezzo a meno di 150 m da quella esistente, sono restati assolutamente inascoltati. Ciapa su. Lasciamo alle preoccupazioni ecologiste la conversione ecologica, ma così non è pensabile di essere una rete metropolitana adeguata alla transizione energetica prevista dal Recovery Plan. Avete fatto caso che nessuno parla delle società partecipate a capitale pubblico? Eppure, per una transizione energetica metropolitana, chi si occupa dei cicli dell’acqua, dell’energia, dei rifiuti, dovrebbe essere funzionale alle necessità pubbliche e all’interesse generale delle attuali e future generazioni. È come se la politica pubblica fosse una cosa riservata ad una oligarchia di nominati da nominati: di quale casta parlavano gli strabici grillini? Con la crisi diffusa dell’istituto della democrazia, pensiamo al Russiagate e alle 24 ore di Capitol Hill, con la crisi di un modello di sviluppo energivoro, sarebbe sciocco ritenere che la non partecipazione al voto sia configurabile come esito dell’evoluzione di una moderna democrazia. Piuttosto conferma la crisi di connessione e partecipazione al Patto Civile, di cui a turno costituiscono la schiuma i Forconi, i No Vax, agli Hacker informatici. Milano Ambiente e il suo supporto civico candidano una persona competente come Gabriele Mariani a sostituire Basilio Rizzo come oppositori ufficiali a corte. I Socialisti di Milano candidano una persona competente di cultura e pratica riformista come Giorgio Goggi come affermazione di identità dopo la ricomposizione della diaspora. C’è una città delusa dalla mancanza di una proposta politica e di una offerta elettorale credibile come classe dirigente, per ampiezza di culture, esperienze e generazioni coinvolte. C’è chi si turerà il naso e voterà, chi penserà al meno peggio e chi al voto utile, chi all’astensione. Non basta per una Milano Città Metropolitana capace di futuro e perciò innovativa, sostenibile, partecipata, giusta e bella. Comunque vada, non smettiamo di provarci.

mercoledì 8 settembre 2021

Partono gli Stati Generali dell'Ecologismo

Care/i tutti, eccoci all'appuntamento per l'avvio degli Stati Generali dell'Ecologismo e della piattaforma digitale. È utile richiamare il senso politico che ha trovato una profonda sintonia nel gruppo promotore mano a mano allargatosi. Siamo di fronte all'allarme disperato lanciato dalle Nazioni Unite sull'approssimarsi della condizione di irreversibilità della compromissione ambientale per la specie umana. Per la vitale conversione ecologica vogliamo coinvolgere: - le competenze - le esperienze PER - condividere proposte che si rivolgono alla cittadinanza attiva e alle istituzioni/amministrazioni; - condividere e mettere in campo azioni propositive che interessino i cittadini e le istituzioni. Solo un processo rigoroso e aperto consente di costruire reti di consapevolezza, di coerenza e di solidarietà. Solo una pratica trasversale estranea a qualsivoglia settarismo e contrapposizioni antagoniste può produrre risultati efficaci, sia sul piano dei consumi e dei costumi diffusi, sia sul piano delle politiche pubbliche locali/nazionali/globali. Ogni immediato teatro della rappresentanza politica non ci definisce né come sostenitori nè come oppositori, bensì come interlocutori. La politica pubblica, le sue istituzioni e la rappresentanza democratica, vivono una condizione di commissariamento che evidenzia la sua crisi di senso/contenuti/forma. Non ci sono scorciatoie, non ci sono vestali di verità assolute. Noi operiamo verificando l'efficacia ecologica della nostra proposta e della nostra azione, non colmiamo una crisi di identità culturale e politica individuando un nemico e definendoci in antagonismo. Capire le distorsioni in atto e costruire proposte desiderabili ed efficaci è ciò che ci proponiamo. È chiaro che la conversione ecologica è possibile se è scelta e prodotta da una comunità consapevole che partecipa. Perciò valori come libertà, diritti, uguaglianza, giustizia sociale, legalità e trasparenza, sono alla base del nostro percorso comune. Così come le esperienze di Cittadinanza Attiva, la rete municipale dei comuni e la dimensione europea da rappresentare attraverso un'Europa soggetto politico democratico.