ciao, welcome :-)

in questo blog metto un po di tutto se cerchi qualcosa che non trovi chiedimelo

martedì 27 marzo 2012

Trasparenza sulle Nomine!

VOGLIAMO TRASPARENZA sulle nomine RAI, AGCOM, Privacy!
http://vogliamotrasparenza.it/

giovedì 22 marzo 2012

La fotografia nella società digitale della conoscenza

Anche nella fotografia si discute del copyright e dei suoi limiti, io lo farò domani a FORMA

LA FOTOGRAFIA IN ITALIA: 
Secondo convegno a Forma
23-24-25 MARZO 2012

La Fondazione Forma per la Fotografia, dopo il successo della edizione 2011, lancia questo secondo convegno sulla Fotografia in Italia per dibattere insieme la situazione e per discutere quali siano le modalità migliori per rendere l’attività intorno alla fotografia più organizzata e interessante. Un’occasione per tener conto delle varie voci che compongono e utilizzano la fotografia, che la discutono (anche sulla rete), della condizione delle istituzioni, osservare il quadro europeo e tutto quello che si muove intorno alla fotografia.
Il convegno è realizzato con la collaborazione indispensabile della Fondazione di Venezia.

Questi 3 giorni costituiscono quindi l’appuntamento annuale degli Stati Generali sulla Fotografia; qui di seguito il programma organizzato in diverse tavole rotonde.


Ingresso gratuito
Non occorre prenotare

PROGRAMMA
*moderatore della tavola rotonda

Venerdì 23 Marzo

ore 15.30
Introduzione di benvenuto
Roberto Koch Presidente Fondazione Forma per la Fotografia

ore 16.00
Fotografia e copyright: Tutela della immagine o della immaginazione? La situazione attuale dal punto di vista tecnico, politico, filosofico e giuridico
Gianni Berengo Gardin, Fotografo
Fiorello Cortiana, Internet Governance Forum Italia
Vincenzo Cottinelli, Fotografo
*Denis Curti, Vice Presidente Fondazione Forma per la Fotografia
Salvo Dell’Arte, Avvocato
Gianluca Morretta, Avvocato
Giovanni Pelloso, Corriere della Sera

ore 19.30
Intervista sulla storia della fotografia
*Cesare Colombo dialoga con Francesco Zanot

Sabato 24 Marzo

ore 10.00
Il rapporto con le Istituzioni e i Musei
Fabio Achilli, Fondazione di Venezia
Valentina Aprea, Assessore alla Cultura Regione Lombardia
Stefano Boeri, Assessore alla Cultura, Moda e Design Comune di Milano
*Roberto Koch, Presidente Fondazione Forma per la Fotografia
Novo Umberto Maerna, Vice Presidente della Provincia di Milano

ore 11.30
La fotografia nei giornali quotidiani
Mario Calabresi, Direttore La Stampa
* Giovanni De Mauro, Direttore Internazionale
Marco Filoni, Responsabile Saturno/ Il Fatto quotidiano
Armando Massarenti, Direttore del Domenicale/Il Sole 24 ore
Angelo Rinaldi, Vicedirettore La Repubblica
Barbara Stefanelli, Vicedirettore Corriere della Sera

ore 15.00
Gli editori di libri di fotografia in Italia
Chiara Capodici, 3/3 photography projects
Claudio Corrivetti, Postcart
Marco Delogu, Punctum
Giovanna Forlanelli, Johan&Levy
*Alessandra Mauro, Contrasto
Valentina Visigalli, Bruno Mondadori


ore 17.00
Festival ed eventi : il quadro europeo
Alberto Anaut, Direttore Photo Espana, Madrid
*Giovanna Calvenzi, Corriere della Sera
Francois Hébel, Direttore Rencontres Internationales de la Photographie d’Arles
Jean-Francois Leroy, Direttore Festival Visa Perpignan

ore 19.00
Intervista sulla storia della fotografia
Roberta Valtorta dialoga con Walter Guadagnini


Domenica 25 Marzo

ore 10.30
La condivisione delle fotografie ai tempi dei social network. Facebook, Twitpic, Flickr e Pinterest
Luca De Biase, giornalista e scrittore, Responsabile Nòva24/Il Sole 24 ore
Federico Bierti, Manager Yahoo Italia
Francesca Comunello, La Sapienza, docente di Internet studies
Tiziana Faraoni, Photoeditor L’Espresso
Adolfo Frediani, blogger e curatore app
*Michele Smargiassi, la Repubblica

ore 12.30
Saluto finale



La fotografia in Italia:
Secondo convegno a Forma
23-24-25 Marzo 2012
Fondazione FORMA per la Fotografia
Piazza Tito Lucrezio Caro, 1
Milano
02 58118067
www.formafoto.it
info@formafoto.it



Ufficio Stampa FORMA
Laura Bianconi
02 58118067
335 7854609
stampa@formafoto.it

Dove non riesce AGCOM contro la Rete ci pensa Monti?

Se il Governo fa un decreto sull'enforcement del diritto d'autore, in sostituzione del Regolamento che l'AGCOM non è riuscita ad imporre contro la Rete, tutti insieme dobbiamo contrastare tanto autoritarismo.

martedì 20 marzo 2012

la lezione AGCOM

La bozza di regolamento che l’AgCom in materia di tutela del diritto d’autore online, propone l’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni come alternativa amministrativa all’Autorità Giudiziaria e alle garanzie attribuite alle parti interessate dai suoi provvedimenti. il Prof. Onida, Presidente emerito della Corte Costituzionale, ha analizzato il testo della bozza di regolamento in coerenza con la giurisprudenza italiana e comunitaria in materia di misure volte ad impedire la commissione di violazioni derivanti dalla abusiva messa a disposizione del pubblico di opere protette. Il procedimento di rimozione dei contenuti illeciti dai siti è ciò che potrebbe fare già ora l’AgCom in base ai poteri di vigilanza che le conferisce la legge vigente. La questione effettivamente in gioco non è il metodo per chiudere un sito illegale,piuttosto quando un sito viene definito illegale e se la rimozione dei contenuti illeciti non si presti al filtraggio tout court dei contenuti. I diritti legittimi degli operatori del mercato, anche online, non possono determinare la natura della libertà di espressione in rete, escludere la competenza dell'autorità giudiziaria configurerebbe un attacco ai diritti fondamentali, come la libertà di espressione. Non on sarebbe una decisione di uno degli Organi dello Stato ma di una Autorità amministrativa con compiti di garanzia e di regolazione dei servizi di pubblica utilità, senza che le loro funzioni trovino una definizione nella Costituzione della Repubblica.
Quando lanciammo la proposta di un Internet Bill of Rights si levarono critiche contro chi voleva “mettere le mutande alla rete” e alla sua libertà. Facevamo già allora notare che nel nome della lotta al terrorismo, alla contraffazione, alla pornografia o per la difesa della “morale socialista”, per via normativa e tecnologica si cercava di ridurre la disintermediazione nella comunicazione digitale, propria della natura costitutiva interattiva della rete. Questa straordinaria estensione dello Spazio Pubblico costituisce il terreno di conflitto per la definizione della sua natura fattuale e per la gestione o l’autodeterminazione delle identità dei suoi fruitori/generatori. Il Consiglio d'Europa propone linee guida per tutelare i principi che favoriscono democrazia e diversità culturale in rete. Neutrality, tutela dei minori e della privacy sono alcuni degli obiettivi indicati dal Consiglio d'Europa per tutelare gli utenti in termini di tracciabilità, geolocalizzazione, sfruttamento dei dati raccolti online. I vari stati membri dovranno dunque seguire le nuove linee guida di una nuova governance di Internet, nella strategia digitale fissata nel triennio 2012-2015.
Se vogliamo che L’AgCom sia effettivamente una autorità garante dobbiamo porci il problema della competenza, dell’autonomia e dell’autorevolezza dei suoi membri, otto nominati dal Parlamento e il presidente dal Governo. Non è la bozza di regolamento da cambiare ma la composizione dell’AgCom.
Il 9 maggio scadrà l’attuale Autorità per le comunicazioni e ci sarà la nomina dei nuovi membri occorre occuparsene, proporre che possiedano autorevolezza e qualità effettive, occorre usare la rete per proporre criteri e persone con caratteristiche adeguate.

lunedì 19 marzo 2012

Città Ideale intervista il candidato a Sindaco di Buccinasco


Città Ideale – intervista alCandidato Sindaco a Buccinasco. Impariamo a conoscerlo


Senatore Fiorello Cortiana, il titolo è questo ma vorremmo fare due chiacchiere davanti al caminetto, vuole che parliamo più direttamente?
R: Mi fa piacere parlare direttamente, in modo conviviale davanti ad un caminetto.

Cominciamo dalle origini allora, dove è nato?
R: Sono nato a Milano 57 anni fa, in una casa di ringhiera sul Naviglio Pavese

Quali sono le origini familiari?
R: Mio padre veniva da Mantova ed era artigiano e l'ho perso presto, quando non avevo ancora 6 anni, mia madre veniva da una famiglia contadina dell'Oltrepo  Pavese e avrà sempre la mia riconoscenza ed il mio amore per avermi cresciuto con affetto e senza fare pesare, a me e a mia sorella, i sacrifici che faceva.

Quando ha cominciato ad interessarsi di Buccinasco e del Parco Sud ?
R: Alla fine degli anni '70 avevo dato vita, insieme ad altri ragazzi, ad Ecologia 15, il primo gruppo ambientalista milanese. Agli inizi degli anni '80, Ecologia 15, insieme al RAL di Lacchiarella,  con un convegno tenutosi all'Auditorium di Piazzale Abbiategrasso, lancio' la proposta di dare vita al Parco Agricolo Sud Milano. Pensammo ad un grande ferro di cavallo intorno alla città, capace di limitare la speculazione e di salvaguardare le marcite, le rogge, le Abbazie, le cascine con la loro preziosa attività agricola ed ambientale. Ci ispirammo alla Green Belt londinese e proponemmo una legge di iniziativa popolare per la quale raccogliemmo le firme necessarie (5000), dando vita all'Associazione per il Parco Sud che coinvolse, e coinvolge tutt'ora, gruppi sportivi ed associazioni di Milano e della cintura. Ricordo che organizzammo un corteo di carri e trattori che arrivo' in Piazza 24 Maggio a Porta Ticinese. Il Consiglio Regionale della Lombardia approvo' la legge di iniziativa popolare nella legislatura 1985/1990.  Poi, da Assessore Regionale al Territorio e ai Parchi,  curai il Piano Territoriale del Parco. Durante la campagna per il Parco Sud e poi come assessore ecologista conobbi direttamente l'area metropolitana milanese e anche Buccinasco. Qui contribuii a fondare i Verdi locali e ad eleggere Michele Mauri del WWF in Consiglio Comunale, Mauri divenne poi Assessore all'Ambiente nella prima Giunta del sindaco Lanati.
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La sua formazione, il suo cursus honorum dove si è svolto?
R: Sono stato uno studente dell'ITIS Feltrinelli e poi mi sono laureato all'Universita' Statale di Milano in Lettere Moderne con una tesi in Geografia sull'uso dello spazio urbano  nel Sud Milano da parte dei giovani.
Successivamente ho frequentato corsi di formazione sul marketing di comunicazione pubblica, sull'informatica, sulla biblioteconomia, di lingua inglese e ultimamente ho acquisito la patente ECDL e sono diventato Webmaster. Ho tenuto diverse lezioni in varie Università italiane e sono stato correlatore di tesi di laurea sui Navigli al Politecnico di Milano e sulla governance di Internet all'Università dell'Insubria a Como.

Quali sono i suoi interessi generali, gli interessi culturali che ancora oggi la impegnano?
R: Mi e' sempre piaciuta l'attività sportiva e motoria, con un interesse particolare alla relazione mente-corpo. E' per questo che da parlamentare ho promosso la legge contro il doping, che porta il mio nome, e che e' stata approvata all'unanimità sia al Senato che alla Camera. Sono istruttore di Yoga, Nuoto e 1* Dan di Karatè Shotokan. Ho giocato molto a calcio, anche nella Nazionale Parlamentari (ma noi ci pagavamo viaggi e trasferte). Ho molto amato andare in mountain bike sulle Alpi e in bicicletta in città. Adesso non faccio piu' tutte queste attività, ma vado a nuotare all'Azzurra e a correre o a pedalare sull'Alzaia, fino a Gaggiano. Da ragazzo mi piaceva dipingere e mi spiace non farlo ancora.
I miei interessi culturali sono legati alla curiosità da ecologista, che e' cosa molto più ampia dell'ambientalismo, e hanno interessato e interessano aspetti di epistemologia, di filosofia e di politologia in genere. Ascolto da sempre molta musica e se e' buona musica non mi importa di quale genere sia, dalla classica al jazz, dal blues al rock. I film che mi piacciono particolarmente sono quelli del neorealismo italiano e delle commedie attuali che riescono ad essere alla sua altezza, in particolare mi piacciono i film di un americano considerato molto europeo come Woody Allen.
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Può descrivere l’occasione che ha fatto nascere il suo interesse nel sociale, nel far politica? Le motivazioni di fondo che hanno originato il suo impegno?
R: Il Concilio Vaticano Secondo dava i propri frutti, i ragazzi piu' grandi dell'Oratorio della Parrocchia 4 Evangelisti organizzavano dei Cineforum a tema sociale con dibattiti, noi piu' giovani formammo il" Gruppo Gente", che faceva spettacoli e raccoglieva soldi per le Missioni, intanto il vento del '68 attraversava le nostre scuole e la città, così come le canzoni dei Nomadi e di De Andre'. L'immigrazione dal sud ci fece capire che le ragioni delle Missioni erano molto vicine a noi, così iniziammo a fare i corsi per fare prendere la licenza elementare agli immigrati. Lo scoppio della bomba alla Banca dell'Agricoltura in Piazza Fontana ci trovo' così: giovani che pensavano di restare tali a lungo, a differenza dei nostri genitori, con i jeans al posto dei calzoni  corti o di stoffa e i capelli tagliati più di rado. Solo Aldo Moro capi' che quei giovani delle università e delle superiori ponevano delle domande di senso e di partecipazione al mondo adulto e ai partiti popolari. Ecco, il mio impegno, come quello di migliaia di giovani, aveva quel retroterra.

Il suo percorso politico può rivelarsi dal suo sito. Possiamo conoscere in dettaglio le sue conoscenze della vita sociale, le sue relazioni con Buccinasco?
R: Mia moglie insegna da 26 anni a Buccinasco, nostro figlio vi ha frequentato i corsi di musica e di nuoto,  due miei cognati hanno attività imprenditoriali nei capannoni di Buccinasco e diversi amici e parenti vi abitano. Come ho già ricordato, sono stato tra i promotori del Parco Sud,      da Assessore Regionale ho avuto relazioni con diverse realtà locali, negli anni ho intessuto relazioni personali attraverso le amicizie di mia moglie e, dal punto di vista politico, ho partecipato alla prima campagna dei Verdi e a quella di Sosteniamo Buccinasco, che appoggiava la candidatura a sindaco di Carbonera. Sono intervenuto, da parlamentare, rivolgendomi al Prefetto a sostegno del Sindaco Carbonera contro le minacce che aveva ricevuto.
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Lei ha detto: Buccinasco è un laboratorio che mi affascina, ha le caratteristiche per un Nuovo Rinascimento della politica? Può spiegarci meglio?
R: Proprio l'esperienza istituzionale ed amministrativa che ho svolto mi ha fatto comprendere la necessita' di un governo armonico e unitario dell'area metropolitana milanese, dai trasporti ai rifiuti, dagli spazi verdi all'energia, quindi alla sua pianificazione urbanistica e territoriale. Io credo che ciò si può ottenere solo se non si annullano le identità territoriali dentro una moltitudine. Per questo abitare e non risiedere, partecipare ad una comunità capace di produrre qualità sociale, ambientale ed amministrativa costituiscono condizioni fondanti per una cittadinanza consapevole, cioè con una identità. Oggi Buccinasco e' un borgo residenziale sostanzialmente privo di una effettiva vita sociale condivisa, possiede un buon arredo urbano che lega strade e rotonde, ma non ha un arredo urbanistico con le diverse funzioni imprenditoriali e sociali allocate in modo equilibrato, tali da consentire anche relazioni sociali. Con il paradosso di una funzione che viene così svolta dal supermercato e da altre strutture di servizi.
Di più, invece dell'identità, Buccinasco ha assunto una nomea,  grazie alla cattiva amministrazione, ai tre commissariamenti che hanno coinvolto destra e sinistra, al lavoro della magistratura, alla presenza della 'ndrangheta.
Io conosco, come ho detto, una Buccinasco diversa, con cittadini operosi, lavoratori, professionisti ed imprenditori, una realtà che, come in tutto il milanese, vede un' intensa attività associativa e di volontariato, dove pero' ogni esperienza vive una propria dimensione, quasi scollegata dalle altre, senza una dimensione di comunità condivisa.
Nell'ultimo mese ho avuto contatti intensi con questo mondo e ho potuto apprezzare la sua volontà di impegno ad occuparsi direttamente della vita amministrativa della propria città. Qui vedo il segno di un nuovo Rinascimento, nel solco della migliore tradizione dell'intrapresa e della partecipazione che hanno portato Milano ad essere la capitale morale del Paese. Questo impegno collettivo, questa volontà di costruire concrete risposte ai problemi e alle domande dei cittadini possono costituire un Laboratorio ed un esempio non solo locali. Un esempio importante per i giovani, per i nostri figli che devono avere la volontà ed il piacere di contribuire a dare un senso al futuro, senza attenderlo con fatalismo, vuoto di speranze. Credo che proprio la mia esperienza, le competenze accumulate e la credibilità che mi viene riconosciuta trasversalmente possano costituire un valore aggiunto per questa città, che ha bisogno di una nuova stagione nell'amministrazione della cosa pubblica, credo che la mia storia di amministratore pubblico, di parlamentare e di delegato al Summit Mondiale dell'ONU sulla Società dell'Informazione parlino per me. Non sono l'Uomo della Provvidenza, ma una persona competente e sensibile che sa, per esperienza, che non ci può essere cambiamento senza mettere mano alla macchina comunale, e che si propone di aiutare a costruire una nuova classe dirigente a Buccinasco, città in cui la consociazione, gli affari trasversali hanno compromesso la credibilità delle istituzioni.
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La  sua vita familiare come si compone? Vi sono altri familiari che hanno impegni e rappresentanze nel sociale?
R: Come ho detto, mia moglie insegna a Buccinasco ed e' una dirigente di un'associazione professionale e sindacale, mio figlio frequenta l'università ed e' volontario, soccorritore caposervizio in una Croce.
Abbiamo sempre impostato la nostra vita sulla sobrietà e sulla discrezione, per questo non ho mai esposto alla dimensione pubblica i miei familiari.
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In famiglia partecipa al menage: aiuta e come nelle attività della moglie? Le piace cucinare quali sono i piatti che preferisce realizzare?
R: In casa cerco di rendermi utile, ma svolgo in ogni caso una percentuale infinitesimale del lavoro amministrativo e di cura che svolge mia moglie. Per questo credo che quando si parla di parità, occorre pensare ad interventi e servizi che tengano conto della quantità e della qualità del lavoro svolto dalle donne. Mia moglie, poi, cucina in modo eccellente ed e' la mia guida culinaria anche fuori casa, perciò io preparo le colazioni e cucino solo se a tavola ci siamo io e mio figlio, altrimenti non c'e' gara, ma solo una malinconica figuraccia.
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Ci racconti di sé. Le sue letture, i suoi interessi nel tempo libero.
R.Leggo molto, in particolare testi sulla società della conoscenza e dell'informazione digitale, con le implicazioni nel diritto, nell'economia, nell'antropologia e nella politica,  che gli straordinari cambiamenti che stiamo vivendo comportano. Mi piacciono anche i libri di narrativa capaci di propormi esperienze con implicazioni esistenziali nelle relazioni tra persone e nelle relazioni tra noi e le domande di senso che ci poniamo.
Nel tempo libero mi piace fare attività motoria,vedere mostre, stare in famiglia. Francamente capisco la domanda, ma non riesco a pensare ad una separazione netta tra tempo libero e tempo lavorativo. Io sono un operatore culturale pubblico e  negli anni fine '70-'80 ho contribuito alla creazione dei Centri Polivalenti Giovanili e poi degli Informa Giovani e dell'OSMEG-Osservatorio Metropolitano Giovani. Non ho usato le mie cariche istituzionali per avere nomine, come purtroppo accade spesso, ho sempre razzolato come ho predicato, così, dopo l'esperienza in Consiglio Regionale ed in Parlamento, sono tornato al mio lavoro, nel mio ufficio in Provincia di Milano dove mi occupo di Innovazione e di un progetto europeo sulle imprese creative e culturali. Quindi per me, seguire il dibattito e la ricerca nazionale ed internazionale, leggere testi, assecondare gli stimoli culturali ed avere curiosità intellettuale e' tutt'uno con la mia esperienza lavorativa. La cosa non e' molto diversa da una Partita IVA che si occupa di design, moda, contenuti, tecnologie della comunicazione, processi di formazione ecc. Ecco perché si rende necessario un nuovo welfare che consideri la flessibilità un elemento costitutivo nella produzione di valore e non un sinonimo di precarietà e insicurezza. Io credo che le amministrazioni locali possano fare la loro parte, uscendo dal provincialismo, mettendosi in rete tra loro e dando vita ad un Sistema Territoriale Qualitativo: qualità nell'amministrazione, qualità nei servizi, qualità ambientale, qualità culturale, qualità sociale ed urbana. Oggi questi sono gli elementi costitutivi per una realtà capace di attrarre investimenti, ricerca e lavoro.
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Quali sono gli aspetti di Buccinasco che più la interessano e quelli che invece vede come le aree di intervento più urgenti?
R: Mi interessa, prima di tutto, costruire le condizioni per una partecipazione informata dei cittadini alla vita pubblica e ai processi deliberativi della amministrazione locale. Credo che un'opinione pubblica avvertita e partecipe possa contribuire a definire la migliore allocazione delle funzioni produttive, insieme ad una qualità urbana, quindi all'identità positiva, di Buccinasco.
Per fare un esempio particolare: l'amministrazione locale puo' costruire un processo pubblico, aperto e trasparente, che coinvolga le associazioni, i commercianti e le imprese, per usare la crisi recessiva, che ha svuotato molti capannoni, come occasione di ricomposizione urbana; penso a nuove esperienze immobiliari che non consumino territorio, ma che riqualifichino l'esistente quando e' degradato e/o fuori uso,  capaci di avere qualità architettonica e ambientale, con negozi e servizi sociali, con gli impianti fotovoltaici distribuiti, ove e' possibile,in tutta la città.
I cittadini/condomini di Buccinasco diverrebbero così non solo dei consumatori, ma ad un tempo dei produttori di energia, vivendo in un ambiente più piacevole e contribuendo a pulire l'aria, spendendo meno per energia e riscaldamento/raffreddamento.

Dei gruppi che hanno formato la coalizione che la propone come Sindaco, quali sono gli aspetti che la hanno più colpita?
R: Ho potuto apprezzare la maturità e la consapevolezza della necessita di una partecipazione responsabile perché ci sia una nuova stagione per la democrazia e la Repubblica. Ho visto mettere da parte ambizioni personali legittime, ho visto l'esercizio dell'ascolto e del rispetto delle ragioni altrui, base fondamentale del dialogo per una cultura della cittadinanza condivisa. Così le proposte di soluzione dei problemi della città si definiscono riferendosi agli interessi generali di queste e delle future generazioni.
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sabato 17 marzo 2012

A Buccinasco per una politica pulita e partecipata

Sono stato contattato da cittadini, professionisti e imprenditori di Buccinasco, che mi hanno chiesto di impegnarmi come candidato sindaco in quella che viene chiamata "la Plati' del Nord" per superare il bipolarismo degli affari. Dopo diversi incontri mi sembra che le condizioni di serietà e di un impegno collettivo per una buona politica amministrativa ci siano. E' un compito che mi sento di assumere dentro la costruzione della Grande Milano e per il riscatto della politica italiana. Sono certo che anche all'interno degli attuali schieramenti vi siano persone pulite e competenti, che voglio coinvolgere superando geografie consolidate e pregiudizi ideologici. Credo che in questo momento di crisi politica e morale che il Paese sta vivendo, ognuno di noi debba affiancare alla testimonianza critica un impegno diretto quando le sfide lo meritano. Vi chiedo di aiutarmi con la vostra intelligenza in questo percorso perché esso abbia un senso. Questo e' il comunicato delle associazioni che sostengono la mia candidatura. I Cittadini di Buccinasco riprendono nelle loro mani la politica Fiorello Cortiana Sindaco Appello ai Cittadini e alle forze politiche di Buccinasco Noi Cittadini di Buccinasco attivi nelle associazioni: Buccinasco Insieme Si Può Città Ideale Impegno Civico Sosteniamo Buccinasco vogliamo e ci impegniamo a realizzare una città che ricostruisca una qualità sociale, ambientale e dei diritti ai Cittadini in condizioni di trasparenza amministrativa, una città che esprima un’etica del Bene Comune. Dopo il terzo commissariamento dell'Amministrazione comunale e le ripetute iniziative della magistratura, che negli ultimi vent'anni hanno purtroppo interessato maggioranze politiche di diverso orientamento, noi pensiamo che sia arrivato il momento di un impegno diretto da parte della cittadinanza. Per questo le nostre associazioni hanno deciso di dar vita ad una coalizione civica per dare alla città una rappresentanza rinnovata fatta di persone competenti, integerrime ed estranee ad interessi personali, meritevoli di fiducia. I comportamenti e l’immagine dei partiti a livello nazionale e locale hanno gettato discredito sulle istituzioni e la politica, generando sfiducia, disillusione, disinteresse. Rifiutiamo l’immagine di Buccinasco come città della corruzione e della ‘ndrangheta: vogliamo vivere in una città pulita, aperta agli interessi e ai bisogni di tutti. Sentiamo la necessità di una politica partecipata e rinnovata, siamo decisi ad impegnarci per un nuovo Risorgimento. Vogliamo realizzare una Amministrazione partecipata ed informata dei Cittadini alla vita pubblica: proponiamo una cittadinanza attiva, capace di esprimere esperienze dirette di sussidiarietà attraverso l’assunzione diretta di responsabilità. Queste le basi su cui abbiamo costruito il programma. Proponiamo un indirizzo di razionalizzazione e sviluppo che contrasti e capovolga la fase di ripiegamento che oggi interessa il fare impresa, l’economia, il lavoro, un impoverimento graduale che riguarda anche le relazioni sociali e i servizi alla persona. Le nostre associazioni si propongono come laboratorio aperto a tutti i Cittadini e alle altre associazioni operanti sul territorio. Vogliamo andare oltre gli schieramenti per occuparci di una " Buccinasco per tutti". Abbiamo diversi orientamenti culturali, siamo uniti dall'interesse per il bene comune, vogliamo pratiche di buongoverno. Per questo motivo ci riconosciamo in Fiorello Cortiana come Candidato Sindaco credibile e competente per rinnovare la nostra città. Facciamo appello ai Cittadini, alle associazioni di ogni genere e ai movimenti politici che si riconoscono in questi principi per rinnovare insieme a noi l'Amministrazione di Buccinasco. Marzo 2012

giovedì 15 marzo 2012

AGCOM può chiudere i siti a sua discrezione?

Agcom può oscurare i siti pirata? Secondo il parere dell'ex presidente della Corte Costituzionale Valerio Onida, un'autorità amministrativa può fare a meno dei giudici per chiudere un sito che viola il copyright e gli Internet Service Provider devono oscurarlo. Per il giurista Stefano Rodotà: "Non si può escludere la competenza dell'autorità giudiziaria". Sto con Rodotà si tratta di un attacco ai diritti fondamentali, come la libertà di espressione.

Ministro Clini e OGM: chiarezza senza ambiguità, please

Ministro Clini fuori da ogni integralismo e da ogni sterile speculazione occorre chiarezza sugli OGM. Un conto sono le ricerche e le pratiche di ingegneria genetica, applicando il Principio di Precauzione al fine di evitare effetti indesiderati e inaspettati nello spazio e nel tempo. Ingegneria genetica che è una evoluzione degli innesti e degli incroci intraspecifici, come si è fatto nei secoli e si fa in agricoltura. Diverso è aprire alle modifiche delle sequenze geniche con interventi interspecifici, cioè transgenici. Questa seconda via comporta rischi di allergie perché una persona si alimenta con un prodotto e non sa che esso contiene principi di un'altra specie cui è allergico. Il transgenico pone problemi seri anche alla biodiversità degli ecosistemi. Il transgenico pone anche un problema relativo alla proprietà della conoscenza perché prevede la brevettabilità delle sequenze geniche modificate, cioè la brevettabilità del vivente. Con il brevetto delle sequenze geniche si esercita una attività predatoria sul patrimonio genetico, privatizzando pratiche e conoscenze prodotte con una relazione armonica ed equilibrata lungo i millenni.L’ Albero del Neem conosciuto in India da piu’ di quattromila anni , dichiarato dalle Nazioni Unite come l’ albero del ventunesimo secolo, ha un principio,l’azadiractina, attivo contro piu’ di duecento tipi di insetti. Diversamente dai pesticidi chimici non uccide tutte le tipologie di insetti, esso agisce solamente su parassiti nocivi inibendoli dal cibarsi delle piante trattate. Le multinazionali della chimica hanno trattato questa tardiva scoperta come una loro invenzione cercando di brevettarla. Questa è la privatizzazione dei Beni Comuni. Soprattutto è evidente che non ci troviamo di fronte ad alcuna presunta invenzione genetica, semmai ad una modificazione a partire dalle sequenze geniche già presenti in natura. Oggi i semi transgenici sono controllati da multinazionali della chimica come Monsanto, Syngenta, DuPont, Dow, Bayer e Basf. Commerciano semi che si legano ai pesticidi che esse producono (erbicidi, insetticidi, ecc.).L'esempio delle piante Round up ready della Monsanto è emblematico:si tratta di piante (soia, cotone, mais) create per resistere all'uso dell'erbicida Round up prodotto dalla stessa multinazionale favorendone così l'aumento del suo utilizzo. La creazione di sementi sterili è poi finalizzata a garantire alle aziende che gli agricoltori saranno obbligati a ricomprare da loro i semi per il nuovo raccolto. Così come accade per le licenze nel software. La biopirateria riguarda anche l'uomoi: una variante genica riscontrata nella popolazione di Limone del Garda, che previene malattie cardiocircolatorie anche in presenza di alte concentrazioni di colesterolo, è coperta da brevetto. Così nessun nuovo nato di Limone del Garda ne è più in possesso giuridicamente. Per questo nel 2000 feci costruire a Cinecittà un Uomo Maiale alto 3 metri, che servì come ariete per forzare l'entrata dell' Ufficio Europeo dei Brevetti a Monaco contro la brevettabilita' delle cellule umane, in occasione della Conferenza di Revisione della Convenzione Europea dei Brevetti del 21 novembre. Finalmente il 26 ottobre 2005 la Risoluzione del Parlamento Europeo sui brevetti relativi alle invenzioni biotecnologiche esprimeva il rifiuto della clonazione dell’essere umano a qualunque fase del suo sviluppo. Bene dunque la ricerca e lo sviluppo di biotecnologie purché svolte con responsabilità verso il vivente ed i Beni Comuni. La tragedia greca metteva in guardia dalla tracotanza e dalla superbia della Hybris antropocentrica, i Sioux con semplicità profonda affermavano che " La Terra non appartiene all’ uomo e l’ uomo che appartiene alla Terra". Teniamolo presente.

martedì 6 marzo 2012

a FORMA un confronto sulla fotografia al tempo di internet

Partecipo con piacere a questa iniziativa. LA FOTOGRAFIA IN ITALIA: Secondo convegno a Forma 23-24-25 MARZO 2012 La Fondazione Forma per la Fotografia, dopo il successo della edizione 2011, lancia questo secondo convegno sulla Fotografia in Italia per dibattere insieme la situazione e per discutere quali siano le modalità migliori per rendere l’attività intorno alla fotografia più organizzata e interessante. Un’occasione per tener conto delle varie voci che compongono e utilizzano la fotografia, che la discutono (anche sulla rete), della condizione delle istituzioni, osservare il quadro europeo e tutto quello che si muove intorno alla fotografia. Il convegno è realizzato con la collaborazione indispensabile della Fondazione di Venezia. Questi 3 giorni costituiscono quindi l’appuntamento annuale degli Stati Generali sulla Fotografia; qui di seguito il programma organizzato in diverse tavole rotonde. Ingresso gratuito. Non occorre prenotare. PROGRAMMA Venerdì 23 Marzo ore 15.30-Introduzione di benvenuto:Roberto Koch Presidente Fondazione Forma per la Fotografia;16.00-Fotografia e copyright: TUTELA DELLA IMMAGINE O DELLA IMMAGINAZIONE? la situazione attuale dal punto di vista tecnico, politico, filosofico e giuridico-Gianni Berengo Gardin, Fotografo Fiorello Cortiana, Internet Governance Forum Italia *Denis Curti, Vice Presidente Fondazione Forma per la Fotografia Salvo Dell’Arte, Avvocato Gianluca Moretta, Avvocato Giovanni Pelloso, Corriere della Sera *moderatore della tavola rotonda ore 19.30 Intervista sulla storia della fotografia-Cesare Colombo dialoga con Francesco Zanot Sabato 24 Marzo ore 10.00-Il rapporto con le Istituzioni e i Musei-Fabio Achilli, Fondazione di Venezia, Stefano Boeri, Assessore alla Cultura, Moda e Design Comune di Milano, Massimo Buscemi, Assessore alla Cultura Regione Lombardia, *Roberto Koch, Presidente Fondazione Forma per la Fotografia, Novo Umberto Maerna, Vice Presidente della Provincia di Milano- *moderatore della tavola rotonda ore 11.30 La fotografia nei giornali quotidiani-Mario Calabresi, Direttore La Stampa * Giovanni De Mauro, Direttore Internazionale, Marco Filoni, Responsabile Saturno/ Il Fatto quotidiano, Armando Massarenti, Direttore del Domenicale/Il Sole 24 ore Angelo Rinaldi, Vicedirettore La Repubblica, Barbara Stefanelli, Vicedirettore Corriere della Sera- *moderatore della tavola rotonda ore 15.00 Gli editori di libri di fotografia in Italia- Chiara Capodici, 3/3 photography projects, Claudio Corrivetti, Postcart,Marco Delogu, Punctum, Giovanna Forlanelli, Johan&Levy, *Alessandra Mauro, Contrasto, Valentina Visigalli - Bruno Mondadori- *moderatore della tavola rotonda ore 17.00 Festival ed eventi : il quadro europeo- Alberto Anaut, Direttore Photo Espana, Madrid, *Giovanna Calvenzi, Corriere della Sera, Francois Hébel, Direttore Rencontres Internationales de la Photographie d’Arles, Jean-Francois Le Roy, Direttore Festival Visa Perpignan- *moderatore della tavola rotonda ore 19.00 Intervista sulla storia della fotografia-Roberta Valtorta dialoga con Walter Guadagnini Domenica 25 Marzo ore 10.30 La condivisione delle fotografie ai tempi dei social network. Facebook, Twitpic, Flickr e Pinterest- Luca De Biase, giornalista e scrittore, Responsabile Nòva24/Il Sole 24 ore, Federico Bierti, Manager Yahoo Italia Francesca Comunello, La Sapienza, docente di Internet studies,Tiziana Faraoni, Photoeditor L’Espresso,Adolfo Frediani, blogger e curatore app,*Michele Smargiassi, la Repubblica- *moderatore della tavola rotonda ore 12.30 Saluto finale La fotografia in Italia: Secondo convegno a Forma 23-24-25 Marzo 2012 Fondazione FORMA per la Fotografia Piazza Tito Lucrezio Caro, 1 Milano 02 58118067 www.formafoto.it info@formafoto.it Ufficio Stampa Laura Bianconi 02 58118067 335 7854609stampa@formafoto.it

lunedì 5 marzo 2012

Desio: tornano legalità e qualità ambientale

Desio, provincia di Monza, Brianza iper-urbanizzata, dove la 'ndrangheta fa l'urbanistica, dove il consumo di suolo si è mangiato quasi il 70 per cento dello spazio, dove l'abusivismo edilizio è uguale a quello delle regioni meridionali con più di 700 domande di condono e oltre 100 le ordinanze di demolizione. Due inchieste della magistratura, l'operazione Infinito sulla penetrazione della 'ndrangheta e quella che ha arrestato l'ex assessore regionale Massimo Ponzoni (Pdl), il vicepresidente della giunta provinciale di Monza, Antonino Brambilla, e Rosario Perri, capo dell'Ufficio tecnico del comune di Desio e assessore alla Provincia di Monza e brianza (entrambi del Pdl). Un ingegnere di quarant'anni, Roberto Corti, da maggio sindaco Pd di Desio, dopo che il consiglio comunale venne sciolto a seguito dell'inchiesta contro le cosche condotta da Ilda Boccassini e Giuseppe Pignatone (centodieci le condanne a oltre mille anni di carcere). Con il nuovo sindaco ora saltano centri commerciali e insediamenti industriali, palazzine e villette. cancellati centinaia di migliaia di metri cubi di cemento e di utili sporchi per coloro che avevano ottenuto l'edificabilità sulle ultime aree verdi. Ecco un buon esempio per il PD e tanti suoi amministratori sotto abbaglio immobiliare. Non lasciate solo Roberto Corti Bersani & c. a turno andate a Desio a fare iniziative per la legalità e la qualità ambientale.

ISF per il Terzo Settore

Una bella iniziativa di ISF-Informatici Senza Frontiere “TERZO SETTORE: OLTRE IL DIVARIO DIGITALE”,il 21 Marzo 2012 – Sala Colonne c/o Museo della Scienza e della Tecnologia – Via San Vittore 21 – Milano.
Partecipazione gratuita previa iscrizione
Info e moduli di iscrizione sono disponibili al seguente link: http://www.informatica-solidale.net/blog/?p=134

9,30-12,30 poi buffet quindi 14,30-1730

sono significative le partecipazioni alla tavola rotonda del mattino dedicata a “L’Importanza dell’Innovazione Tecnologica per il Terzo Settore”.

Saranno presenti:

- Luca De Biase, Giornalista, Il Sole 24 Ore
- Marco Granelli, Assessore con delega alla sicurezza e coesione sociale, polizia locale, protezione civile e volontariato, Comune di Milano
- Massimo Parisi, Direttore, Carcere di Bollate
- Don Gino Rigoldi, Presidente, Comunità Nuova
- Lino Lacagnina, Presidente, Ciessevi
- Marco Lucchini, Direttore Generale, Fondazione Banco Alimentare Onlus
- Giorgio Fiorentini, Direttore del Master in Management delle Aziende cooperative e imprese sociali non profit – NP&COOP – Università Bocconi
- Federico Barilli, Direttore, Confindustria Digitale

Il 19 marzo, alle 20:00, e’ invece prevista una serata di socializzazione degli argomenti dell’Osservatorio e di raccolta fondi per la pubblicazione del report e delle iniziative di solidarieta' sociale, alla quale siamo tutti invitati.
Tra l'altro la presentazione piu' importante che condivideremo sara' quella del prof. Vaciago.
La cena sara' gestita da una cooperativa che segue i detenuti all'interno del carcere di Bollate, che ha un target di alta qualita' e una missione importante di riqualificazione per le persone che vengono coinvolte.

venerdì 2 marzo 2012

Ma Monti ci prende per creduloni?

Non mi aspettavo niente di diverso da Monti e dal suo Governo sulla TAV. Poteva pero' risparmiarci l'ipocrisia che ci riduce a creduloni. Monti & c. hanno analizzato il progetto attualmente in campo mettendolo a confronto con la situazione attuale, senza cambiamentomalcuno. Innovazione contro immobilismo. Nel nome dell'occupazione e delle nuove generazioni. Ciò che occorre dire e' che hanno fatto le loro valutazioni senza prendere in alcuna considerazione le possibili alternative per potenziare il collegamento ferroviario con l'Europa, a partire dal Frejus.

Per un'altra politica- Stefano Rodotà

L’antipolitica o l’altrapolitica? (Stefano Rodotà).
01/03/2012 di triskel182
Con gli ultimi provvedimenti, il profilo del governo “tecnico” si è ormai chiaramente definito e le caratteristiche dei suoi interventi rappresentano anche una messa in mora (una sfida?) per un mondo “politico” che non riesce a trovare una sua misura di fronte ad una novità che si conferma sempre più profonda. E i partiti devono fronteggiare anche una ineludibile questione: antipolitica o altrapolitica? Infatti, la lunga ondata antipolitica, alimentata ogni giorno da scandali e debolezze del sistema dei partiti, non può occultare il fatto che l`Italia sia pure un Paese pieno di politica, reattivo in forme né populiste né qualunquiste. Ma quest` altra politicaviene temuta dai partiti, che magari ne parlano e poi la tengono lontana, la trascurano, continuano ad abbandonarsi all`esorcismo del “non cedere ai movimenti”, formula divenuta ormai l`emblema dell`immobilismo e dell` autoreferenzialità. Così stando le cose, potranno i partiti realizzare quel mutamento che tanti invocano come indispensabile? Nella sua lezione all`università di Bologna, il presidente della Repubblica ha associato la fiducia nel governo Monti ad un invito ai partiti ad “autorinnovarsi”, a realizzare una “riqualificazione culturale e programmatica”. E il presidente del Consiglio ha parlato di un compimento del suo mandato che restituirà l`iniziativa appunto ai partiti. Ma quali dovrebbero essere le condizioni perché, rigenerati, i partiti possano di nuovo guadagnare quella fiducia dell`opinione pubblica che oggi appare perduta? E quali i temi con i quali cimentarsi per l` auspicato ritorno aduna seria elaborazione culturale, per mettere a punto programmi non raffazzonati? Comincio con l`indicarne tre: i diritti fondamentali; i servizi pubblici; i limiti alla libertà d`iniziativa economica privata. Non li scelgo a caso. Dietro ciascuno di questi temi si trovano soggetti reali, iniziative concrete. Molti comuni e gruppi si adoperano ogni giorno perché trovino effettivo riconoscimento i diritti degli immigrati, delle coppie di fatto, di quanti vogliono liberamente decidere sulla fine della loro vita.Laquestione dei servizi è simboleggiata dal servizio idrico, dall`acqua come bene comune: l`Italia è l`epicentro di un largo movimento, che ha visto ventisette milioni di elettori votare contro la privatizzazione dell`acqua, che produce analisi sempre più accurate, che ha visto convenire a Napoli e Roma rappresentanti da molti Paesi, che è all`origine di una rete di comuni europei e di iniziative popolari rivolte alla Commissione di Bruxelles. Altrettanto intensa è la discussione intorno ai limiti del mercato, accesissima intorno ai temi del lavoro e che vede l`inquietante tentativo di cancellare l`articolo 41 della Costituzione che congiunge il decreto berlusconiano di luglio e il decreto “Cresci Italia”, ponendo il problema se sia ancora possibile in economia una politica “costituzionale”. Questa è l`altra politica. E ciascuno di questi temi pone la questione di quale idea di società debba oggi sostenere l`azione politica. Ei partiti? Silenziosi o diffidenti, timorosi dellaloro ombra. Si pensi a quel che è avvenuto a Milano, dove una meritoria iniziativa del sindaco riguardante le coppie di persone dello stesso sesso ha pro- vocato sconcertanti reazioni di rigetto all`interno dello stesso Pd, dove evidentemente si ignora che una sentenza della Corte costituzionale ha affermato che queste persone hanno un diritto fondamentale aveder riconosciuta la loro condizione. La questione non può essere considerata minore o locale, poiché rivela come all`interno di quel partito non vi sia una elaborazione programmatica riconoscibile, si è paralizzati dall`irrisolto rapporto tra le diverse forze che hanno dato origine al Pd e che troppe volte fanno emergere tentazioni integraliste e incapacità di altri settori del partito di definire una posizione netta proprio sui diritti fondamentali delle persone. Non diversa è la condizione del Pdl, prigioniero di fondamentalismi figli soprattutto d`una stagione d`un collateralismo strumentale, quando il partito si presentava come il portavoce della gerarchia vaticana. Stanno così nascendo due circuiti: quello, talora discutibile ma dinamico, dell`altra politica e quello congelato del sistema dei partiti. Quest`ultimo si chiude sempre più in se stesso, rifiutail dialogo, e ne paga i prezzi. Quando le condizioni istituzionali rendono inevitabile il contatto tra i due circuiti, infatti, è quasi sempre quello dell`altra politica a prevalere. Lo dimostra, per il Pd, l`esperienza negativa di primarie e elezioni, da Milano a Cagliari, da Napoli all`ultimo episodio di Genova. Davvero si può credere che da questa difficoltà politica si possa uscire con espedienti procedurali o accentuando il controllo partitico sulle candidature alle primarie? Il nodo è altrove, e riguarda la necessità di prendere atto non solo dell`esistenza di nuovi attori politici, ma delle realtà che sono capaci di rappresentare. Proprio qui, nella perdita di capacità rappresentativa, ha una sua radice profonda la crisi dei partiti. L`esistenza di circuiti politici diversi, che s`intersecano e configgono, non è esperienza soltanto italiana. Ricordo solo il rapporto tra sfera politica e blogsfera, che ha conosciuto momenti di tensione negli StatiUniti. L`intelligenzap olitica ha consentito ad Obama di rendersi conto che la novità di Intemet non era tecnologica, ma incideva sulla qualità della politica. E così, attraverso una accorta connessione dei due circuiti, hapure costruito il suo successo elettorale. Ma i partiti italiani rimangono arretrati, le ricerche serie mostrano la povertà del loro uso delle risorse della Rete. Qui si riflette una più generale debolezza: l`incapacità di confrontarsi con il cambiamento radicale imposto dalla rivoluzione scientifica e tecnologica, che giunge a configurare nuove antropologie, individua dinamiche e spazi inediti. Anche, per certi versi soprattutto, su questo terreno si deve compiere la “riqualificazione” dei partiti. Ma chi dev`essere protagonista di questo processo? Possono farcela le attuali oligarchie, logorate in mille modi, responsabili del loro discredito per non aver voluto comprendere che l`abbandono d`una rigorosa etica pubblica avrebbe fatto dilagare la corruzione, che ci assedia e che ha già destrutturato la società italiana? La costituzione di un governo tecnico si rivela anche come un diverso modo di selezione del ceto politico. È rivelatrice la mossa di indicare in Corrado Passera un possibile leader del centrodestra. È questa la strada o la riqualificazione deve riguardare non solo cultura e programmi, ma pure la capacità dei partiti di modificare i criteri di selezione e legittimazione democratica al loro interno, in un contesto di rinnovata moralità civile?

Da La Repubblica del 01/03/2012.