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in questo blog metto un po di tutto se cerchi qualcosa che non trovi chiedimelo

martedì 26 maggio 2015

Biava e il dialogo con l'organizzazione della vita

Pier Mario Biava non ha esercitato alcuna forma di Hybrys presuntuosa creando la vita attraverso modificazioni genetiche. Con tenacia, rispetto, curiosità e umiltà, ha cercato di capire la natura costitutiva del vivente e dei suoi stadi evolutivi. Così ha trovato la via e il codice di comunicazione e di relazione con il discorso della vita.
Oggi presenta i risultati prodotti con la collaborazione di 28 università italiane.
 "Nuove Frontiere per la riprogrammazione cellulare: 
determinare il destino delle cellule staminali sane e patologiche"

                                                  La Storia della Ricerca

Un’Informazione intelligente origina la vita: i fattori presenti nei 5 stadi di differenziazione delle cellule staminali che determinano il destino delle cellule sane e patologiche: una scoperta tutta italiana rivela come sono costituiti i programmi informativi che differenziano le cellule staminali. Il ruolo specifico di ciascuno di essi nella riparazione dei danni che causano le malattie degenerative e nell’attivazione dei geni che bloccano l’invecchiamento cellulare” 

In un articolo pubblicato nel 1988 su Cancer Letter da Pier Mario Biava e collaboratori dell'Istituto di Medicina del Lavoro dell'Università di Trieste insieme a ricercatori dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano veniva fin dalle premesse descritto come il lavoro, che veniva presentato, partiva dall'ipotesi che i tumori fossero patologie reversibili, sulla base di osservazioni scientifiche che dimostravano come fattori del microambiente embrionario fossero in grado di riprogrammare le cellule tumorali, riconducendole ad un comportamento normale. Dopo quel primo lavoro gli studi di Biava sono continuati nel tempo con la collaborazione di diversi Istituti Universitari: l'Università La Sapienza di Roma, l'Università di Pisa e l'Università di Bologna, oltre che con Università straniere ( Biava ha pubblicato articoli con il Prof. Janis Klavins della Cornell University di New York, con il Prof. Richard Ablijn, scopritore del PSA, il primo marker descritto nel tumore della prostata, con Stewart Sell che ha studiato in modo approfondito la biologia delle staminali del fegato ecc.). Queste ricerche sono state portate avanti per un periodo abbastanza lungo senza suscitare interesse nella comunità scientifica, in quanto la maggior parte dei ricercatori e degli oncologi rivolgevano la loro attenzione e le loro ricerche nel mappare il DNA e individuare i singoli geni che potevano essere importanti come cause dei tumori. Nel frattempo però le ricerche di Biava e collaboratori in un arco sufficiente lungo di tempo avevano permesso di individuare i vari meccanismi molecolari con cui i fattori di differenziazione  delle cellule staminali normali, prelevati dall'embrione di Zebrafish (era stato scelto detto embrione perchè esso è il modello più studiato del differenziamento embrionario) fossero in grado di differenziare o di condurre alla morte cellulare programmata le cellule tumorali. Non solo, ma erano state individuate da quali sostanze fossero costituiti tali fattori ed erano state identificate, con gas cromatografia- spettrometria di massa, le singole molecole che entravano nella composizione dei diversi networks differenziativi. Questi studi avevano permesso di capire che quello che veniva studiato era il codice che oggi viene definito "epigenetico", ovvero il codice che nel momento in cui la vita si forma è presente nella sua totalità nell'embrione, mentre negli individui adulti è presente nei singoli organi solo in modo molto parziale. Allorchè all'inizio di questo secolo, dopo che la sequenziazione di tutti i geni del DNA era terminata e si era capito che il codice genetico, su cui si erano basate tutte le speranze di poter cambiare i destini delle cellule, da solo non sapeva fare assolutamente nulla (funziona come un hard disk di un computer che deve essere programmato) anche la comunità scientifica, che ha sempre detenuto il potere e ha determinato le scelte più importanti dei campi del sapere su cui intervenire, ha iniziato a rivolgere l'attenzione altrove. Così l'attenzione dei ricercatori, oltre che sul codice genetico, si è spostata sul codice epigenetico. A questo punto gli studi di Biava erano già molto avanti ed avevano permesso di capire che l'utilizzo in modo specifico e selettivo di detto codice epigenetico era in grado di determinare il destino delle cellule staminali normali e patologiche: si trattava di un vero e proprio codice di regolazione in grado di attivare o disattivare i vari geni su cui si voleva intervenire. I risultati che ora si vogliono comunicare sono stati fatti con un progetto di ricerca condotto sotto l'egida del Istituto Nazionale Biostrutture Biosistemi Consorzio Interuniversitario, a cui è stato presentato un piano di ricerca finanziato da una Multinazionale finlandese, la ditta Warstila, che produce grandi motori marini. (Biava aveva tenuto circa 3 anni fa una conferenza a Trieste a cui era presente l'Ing. Razeto, attuale Presidente di Confindustria della Venezia Giulia e Presidente e Amministratore Delegato di Wartsila, al quale era piaciuta la ricerca sulla regolazione epigenetica delle cellule tumorali ed in modo totalmente filantropico aveva deciso di finanziarla). Biava in quel periodo stava già collaborando con Carlo Ventura, Professore Ordinario di Biologia Molecolare all'Università di Bologna e così questi due studiosi insieme avevano deciso di finanziare l' Istituto Nazionale Biostrutture Biosistemi Consorzio Interuniversitario, di cui il Prof. Ventura è anche coordinatore per una parte di Istituti Universitari. Venne firmata una convenzione che provvedeva al finanziamento del consorzio e che affidava la Direzione Scientifica delle ricerche a Biava e a Ventura. Gli studi di questi 2 ultimi anni condotti sulle cellule staminali adulte umane isolate dal tessuto adiposo hanno portato a chiarire aspetti fondamentali sul ruolo di regolazione del codice epigenetico a livello del DNA codificante. Biava, che nel frattempo aveva individuato nell'embrione di Zebrafish tutti i 5 stadi di differenziazine delle cellule staminali, aveva fornito le sostanze presenti nei 5 diversi stadi al Prof. Ventura (si tratta per oltre il 90% di proteine e per una piccola percentuale di acidi nucleici con  attività regolatoria sul del DNA). Così all'Università di Bologna sono stati condotti i diversi esperimenti che hanno evidenziato risultati importanti. Intanto è stata individuata una frazione del codice epigenetico, che per la prima volta nel mondo, si è rivelata  in grado di mantenere attivi in modo naturale, senza manipolazioni genetiche, i geni staminali in grado di impedire l'invecchiamento cellulare (si tratta degli stessi geni che Shinya Yamanaka, che per questo nel 2012 aveva vinto il Nobel, aveva introdotto in modo artificiale con un retrovirus in una cellula differenziata, la quale però non può essere utilizzata senza rischi proprio a causa delle manipolazioni subite: nelle ricerche di Biava e Ventura invece le cellule rimangono giovani senza subire manipolazioni, proprio sulla base di una regolazione fisiologica dei geni staminali). Inoltre si è confermato che un'altra parte del codice epigenetico è in grado al contrario di rallentare la moltiplicazione cellulare, differenziando le cellule o a inducendone la morte cellulare programmata (questo si era già visto con i processi di moltiplicazione alterati come avviene in patologie quali il cancro o la psoriasi). Infine si è dimostrato che una ridondanza di fattori del codice epigenetico è in grado di impedire in modo molto significativo la degenerazione delle cellule nervose (ciò avviene perchè inizialmente la ridondanza di fattori, ovvero di tutti i fattori presenti dall'inizio alla fine del processo di differenziazione, dapprima espande il numero di cellule staminali e poi le differenzia nel tessuto specifico). Gli studi sono ancora in corso per capire sempre meglio come il codice epigenetico, che è il vero e proprio codice che da origine alla vita, sia in grado di riparare i tessuti e quindi di poter essere usato in medicina rigenerativa, in particolare nelle patologie in cui si richiede il trapianto di cellule staminali. Detti regolatori epigenetici possono infatti potenziare gli effetti positivi legati al trapianto di cellule staminali ed in futuro di sostituirsi al trapianto stesso, considerato che è stato dimostrato che gli effetti benefici del trapianto di cellule staminali non sono dovuti alle cellule trapiantate, ma ai fattori che esse producono. Tali fattori sono quelli prelevati dall'embrione di Zebrafish che, come si è detto, sono proteine ed acidi nucleici con proprietà regolatorie, che per altro si è dimostrato essere gli stessi della specie umana. Sia Biava che Ventura alla fine hanno sottolineato come detti studi rendono obsolete le ricerche che riguardano le manipolazioni genetiche e gli interventi artificiali sul DNA e come tutta l'attenzione venga ora spostata sulle terapie di regolazione.  Giulio Sapelli Professore di Storia Economica all'Università Statale di Milano, amico di Biava da una vita, del quale ha seguito tutti i momenti salienti della ricerca e di cui conosce tutte le difficoltà incontrate, sottolinea  come le innovazioni scientifiche più che da grandi organizzazioni che battono sentieri, che danno certezze di conseguire dei risultati, i quali però non cambiano le prospettive globali, arrivino da un modo di pensare diverso, da un pensiero laterale, che di fronte ad ostacoli che a volte paiono insormontabili, li aggira seguendo strade insolite. Biava  si è confidato spesso con Sapelli e gli ha riferito come di volta in volta intendeva superare gli ostacoli, cambiando il modo di pensare con cui intendeva affrontare le difficoltà: così da ricerche inizialmente molto riduttive centrate sugli studi di singole specifiche molecole è dovuto passare ad una visione complessa basata sullo studio delle reti di relazioni e sui networks di molecole che nel loro insieme rappresentano programmi di regolazione di reti di geni. Alla fine quello che a Biava è risultato chiaro è che la vita si organizza sulla base di programmi informativi che forniscono, alla stregua di applicazioni, pacchetti di istruzioni precise: queste sono unità inscindibili, che non vengono utilizzate se vengono frammentate. Si è arrivati così ad un cambio di paradigma scientifico come sottolineato dal Professor Ervin Laszlo, Presidente del Club di Budapest e Filosofo della Scienza e della Teoria dei Sistemi, il quale ha sottolineato come le ricerche presentate abbiano comportato un diverso modo di pensare ed un diverso tipo di pensiero, che sposta il baricentro della visione della biologia e della medicina da un paradigma meccanicistico, dove l'uomo e il vivente sono visti come aggregati meccanici su cui si può intervenire in modo artificiale per cambiarne il comportamento, ad una visione sistemica che vede il vivente come una rete informativa che va regolata in modo fine e fisiologico. La medicina sta andando incontro al cambiamento che ha già subito la fisica, che da una visione meccanicistica è passata alla fisica dei quanti e della relatività. Per detto motivo Laszlo e Biava hanno scritto insieme il Manifesto del Nuovo Paradigma in Medicina, che è stato sottoscritto e condiviso da moltissimi medici, biologi, psicologi, psichiatri.

lunedì 25 maggio 2015

un 5 x 1000 investito bene :-)

Io darò il mio 5 per 1000 a una bella esperienza promossa da un gruppo di giovani soccorritori.

Disgustati dalla mancanza di trasparenza e di qualità nella associazione di pronto soccorso dove prestavano servizio come volontari, non hanno interrotto il loro impegno.
Hanno denunciato le irregolarità e hanno impegnato la loro passione e la loro esperienza nella costituzione di una ONLUS di comunità.
PASMIL-Pubblica Assistenza Milanese, fa del pronto soccorso l'azione emergenziale della propria attività che si occupa anche di divulgazione, prevenzione, educazione tra pari, dentro una rete di collaborazioni che va da Comunità Nuova di Don Rigoldi a GUNA e la sua esperienza omeopatica.

Qui sotto la loro pagina su FaceBook per saperne di più e per contattarli. Mi piace pensare che i giovani non si arrendano alle delusioni del mondo adulto e che si facciano carico di realizzare le proprie aspettative.

https://www.facebook.com/pages/Pubblica-assistenza-milanese-Pasmil/773409886062368?fref=ts


L'Associazione Pubblica Assistenza Milanese può ufficialmente ricevere il 5x1000

ASSOCIAZIONE PUBBLICA ASSISTENZA MILANESE
VIA LOMELLINA ANGOLO GUIDO ROSSA
BUCCINASCO
MILANO
20090
97691650150


Codice fiscale 97691650150

mercoledì 13 maggio 2015

Governo Metropolitano?

RSU CITTA' METROPOLITANA DI MILANO
 COMUNICATO STAMPA

L'assemblea dei lavoratori e le “uscite secondarie” del Governo della Città Metropolitana
 Oggi, 13 maggio si è tenuta l'Assemblea dei lavoratori della Città Metropolitana di Milano.
 
Oggi, 13 maggio si è tenuta l'Assemblea dei lavoratori della Città Metropolitana di Milano.
La risposta dei lavoratori è stata significativa, sia per adesione che per contributo. Un centinaio di dipendenti, insieme alle RSU e alle sigle sindacali, si sono incontrati per ottenere di essere ascoltati dalla Conferenza Metropolitana dei Sindaci che si sarebbe dovuta tenere contestualmente nella sede centrale di via Vivaio.
Si sarebbe dovuta tenere... ma non c'è stata per mancanza del numero legale. Presenti 56 Sindaci su 134.
Già questo primo dato è significativo di quanto poco interessi ai referenti politici del destino della Città Metropolitana di Milano e dei suoi lavoratori. Lo stesso interesse che, evidentemente, riservano alle Istituzioni che essi stessi sono chiamati a rappresentare, pur non legittimati dal voto popolare.
Il sindaco Pisapia, intercettato dalla segreteria di Coordinamento RSU, ha assicurato la sua disponibilità ad incontrare i delegati, subito dopo il tavolo di Trattativa previsto per il prossimo 18 maggio. Attendiamo.
Al momento registriamo una totale assenza di interlocutori politici chiari e legittimati.
Come se questo non bastasse, i Sindaci presenti hanno “ingannato” la folla di lavoratori in attesa, optando per un'uscita secondaria, come nei migliori film d'azione ... peccato che avrebbero avuto di fronte dei semplici dipendenti, civili e rispettosi, in attesa semplicemente di informazioni circa il loro destino lavorativo.
In questa totale “assenza di presenza istituzionale”, continuano le scorribande dell'Amministrazione e di singoli dirigenti in balia di deliri di onnipotenza.
 Registriamo e condanniamo, come già anticipato nell'apposita nota RSU, la circolare del Direttore Generale/ Segretario Generale che chiude i rubinetti delle mobilità e delega ai singoli dirigenti la discrezionalità del nulla osta di uscita. Torniamo al regno del Re Sole che decide in autonomia, inventando una motivazione posticcia a supporto del diniego.
Se la barca affonda i dipendenti devono affondare con essa, salvo non avere alcuna voce in capitolo
 sulle decisioni inerenti la riorganizzazione e il tentativo, ancora una volta disatteso, di adottare nelle politiche del personale, criteri di efficienza e di meritocrazia.
Chiediamo l'immediato ritiro della suddetta circolare e un confronto con i dipendenti.
Si assiste inermi al proliferare delle posizioni organizzative, individuate con criteri discutibili, in una fase in cui occorrerebbe invece razionalizzare.
Viene negato ai colleghi della Polizia Provinciale la possibilità di incrementare i propri guadagni, aderendo a progetti comunali di vigilanza in occasione di Expo. La motivazione addotta indigna più del diniego. Lo possiamo definire il diniego da dispetto. Per intenderci: non aderisci ai progetti interni e allora non ti autorizzo ad aderire a quelli esterni. Poco conta se la discriminante è che quelli interni non sono retribuiti e addirittura qualche collega ci rimetterebbe la benzina per recarsi con la propria auto personale presso la sede individuata. Poco conta se, invece, al Comune di Rho pagherebbero gli straordinari. Al Direttore competente, al Direttore Generale e all'Assessora al Personale vorremmo solo ricordare che prima dell'identificazione nell'Ente ci sono le rate del mutuo e le bollette da pagare.
Questo diniego è ancora più grave se pensiamo che uno dei primi atti del Direttore Generale /Segretario Generale è stato quello di rivedere le quote incentivanti che la riguardano. Peccato che in questo caso non si possa neanche ricorrere alla figura terza del Segretario Generale che, evidentemente, terza non è visto il cumulo degli incarichi.
Andando indietro con la memoria si fa fatica ad individuare una situazione tanto mortificante per l'Ente e per i lavoratori. E questo aldilà delle contingenze e del momento storico e sociale che ci attraversa.
 Registriamo un'arroganza che è pari solo all'inconsistenza politica del Governo che ci rappresenta ( pur non presentandosi ). E' umiliata la Costituzione e il Titolo V, sono umiliati i diritti e i doveri. É umiliato il valore sacro del lavoro e della rappresentanza.
A tutto questo noi rispondiamo e risponderemo, in modo unitario, fermo e deciso. Il tempo sta per scadere. Siamo pronti anche all'occupazione della Sede e alla denuncia pubblica di una svendita di persone ed Ente che non permettiamo e non permetteremo a nessuno.
La Segreteria di Coordinamento Cortiana – Sica - Stecchini 
 

martedì 12 maggio 2015

THE WORLD THOUGHT LEADERS FORUM CARING FOR PEOPLE AND THE PLANET


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THE WORLD THOUGHT LEADERS FORUM

CARING FOR PEOPLE AND THE PLANET
Exploring the New Horizons of a Humane and Sustainable World

Saturday, the 6th of June 2015
The Pavilion of Hungary

Draft Program
subject to change

10:00
THE OPENING SESSION
Géza Szoecs, Expo Commissioner for the State of Hungary,
“Greetings and Welcome”

János Pásztor, United Nations Assistant-Secretary General for Climate Change (tbc)
“Mobilizing Climate Action among Governments and on the Ground”

THE SCIENTIFIC PROGRAM
Moderated by Dr. István Teplan

11:00
KEYNOTE
Ervin László, Founder-President The Club of Budapest, Member Hungarian Academy of Sciences
“Beyond Crisis: Basic Requirements for a Humane and Sustainable World”

11:45
Coffee Break

12:00
THE FIRST PLENARY
George F. Smoot, Nobel Laureate, Hon Member Club of Budapest, Berkeley (USA)
“Conditions of Sustainability on a Small Planet”

Hiroo Saionji, President, The Goi Peace Foundation (Japan), and Masami Saionji, Hon Member Club of Budapest, Chairperson, The Goi Peace Foundation (Japan)
“The Fuji Declaration: Igniting the Spark of Solidarity and Oneness on Earth”

13:30
Lunch Break
15:00
THE SECOND PLENARY
Stefano Zamagni, University of Bologna and Pontifical Academy of Social Sciences (Italy)
“Toward a Sustainable and Humane Economy: The Civil Economy Perspective"

Michael Charles Tobias, Ecological scientist, Anthrozoologist, President, Dancing Star Foundation, Hon. Member, Club of Budapest. (Santa Fe)
"Embracing Co-Existence: The Many Challenges of Saving Life On Earth"
16:30
Coffee Break

Lady Fiona Montagu of Beaulieu, Global Ambassador Club of Budapest (England)
“The Power of Education in a Digital Age”

Pier Mario Biava, MD, Member, Scientific Committee WWF Italia
“Beyond Disease: A New Paradigm for Health and Longevity”
18:00
CONCLUDING REMARKS

Senator Fiorello Cortiana, former Member of Italian Parliament

Zoltán Balog, Minister for Human Capacities, Government of Hungary (tbc)
18:30
MEETING ADJOURNS


If you accept this invitation, please confirm your participation by clicking here

Your pass to the Expo, entry to the Forum, and other logistical information will be provided in due course.

giovedì 7 maggio 2015

Bobby Sands

We as youth mouvement spent a lor of days in front of the GB embassy in Milan asking the freedom For Bobby Sands. I'm sixty and I'm proud again about that days.

Buona scuola?

Efficace la Vale sul palco all'Arco della Pace
https://m.youtube.com/watch?v=HmxO1KJQNUA

I parlamentari condannati ma impuniti e pagati

"Ufficio di Presidenza della Camera, riunito dalle 14, è arrivata la decisione finale: deputati con condanne superiori a due anni per reati di mafia, terrorismo e contro la Pubblica amministrazione non riceveranno più l'assegno vitalizio." Perché superiori ai due anni? Se uno è condannato per uno di quei reati anche a un giorno deve essere sufficiente.

sabato 2 maggio 2015

I black block a Milano

I black block a Milano. Vediamo se l'idea che mi sono fatto a riguardo degli scontri e delle scelte del Ministero degli Interni e delle Forze dell'Ordine troverà delle corrispondenze concrete. Mi sembra che la scelta di lasciare agire gli sfasciatori in modo circoscritto sia stata fatta mettendo in conto un certo numero di vetrine sfasciate e di auto e cassonetti bruciati. A parte il blitz mediatico al quartiere Giambellino non sono stati fatti interventi di intelligence significativi in relazione agli arrivi da fuori città per la manifestazione. Credo che si sia voluto evitare di creare una condizione di tensione con fermi indiscriminati e divieti che avrebbe compattato antagonisti e black block per una sfida che avrebbe interessato più ampiamente la città. Ora mi aspetto che nel giro di 15 giorni, un mese, il lavoro di intelligence e di analisi comparata dei video porti all'identificazione degli sfasciatori. Viceversa si è malinconicamente preferito pagare il pizzo agli esteti della violenza evitando il morto.