ciao, welcome :-)

in questo blog metto un po di tutto se cerchi qualcosa che non trovi chiedimelo

martedì 31 maggio 2011

Buongiorno Italia

Lo spazio politico si è riaperto: buongiorno Italia. La slavina che si è messa in moto interessa tutta la politica italiana, nessun partito e nessuna leadership è fuori discussione. La pedagogia demagogica di Vendola, con la sua onesta passionalità lo conferma: "Abbiamo espugnato Milano". No, Milano, come Napoli hanno visto un protagonismo politico sussidiario, dalle professioni al volontariato ai tantissimi giovani, che ha concorso in modo determinante agli esiti elettorali. Pensare di ricondurre questo straordinario processo di liberazione dalla teledipendenza personalistica/plebiscitaria/carismatica alla competizione e alle alchimie dei partiti attuali e dei loro aspiranti leader è velleitario e irresponsabile. Il caimano ha trovato una palude nella quale spadroneggiare: consociativismo in luogo di mercati aperti, nomine per fedeltà e non per competenza, rappresentanza negoziale solo per imprese/dipendenti/pensionati non riconoscendo i nuovi produttori di valore con partita IVA, risorse pubbliche finanziarie e normative usate per tesoretti e rendite di cordata e non per il pubblico interesse, consumo delle risorse naturali e del paesaggio senza riguardo ai limiti, alla sostenibilità e all'estetica, disprezzo per l'istruzione e la conoscenza perché non si coltiva l'intelligenza ma si esalta la furbizia. Non basterà togliere il caimano per bonificare la palude, occorre un'altra strada, occorre una partecipazione informata alla politica pubblica della riserva di intelligenza e di sensibilità sociale che ha costituito la slavina che sta travolgendo questa che sembrava una transizione infinita in un paese finito fuori dal tempo dell'evoluzione e dell'innovazione, una Bielorussia d'Europa. Si è aperto un nuovo giorno, usiamolo.

lunedì 30 maggio 2011

Stato dell'animo

Provo una profonda gioa, ora occorre impegnarsi a dispetto dei santi e del "Manuale Cencelli", tutto si rimette in gioco e i colpi di coda del caimano saranno pericolosi.
E ora sotto con i referendum, noi abbiamo anche quelli milanesi :-)

Acqua e Referendum

Grande il vescovo di Locri "Andiamo a votare e votiamo sì, a favore dell'acqua come bene comune".E la Cei "L'acqua è un bene di tutti". Wow! Sorella acqua, fratello sole :-)

venerdì 27 maggio 2011

Nucleare

E adesso aspettiamo che il 1° giugno la Cassazione ci dica se la ripresa del nucleare è solo sospesa o cancellata dal Decreto del Governo Berlusconi

Civiltà che vieni

Ieri in Corso Buenos Aires, dal gazebo per Pisapia ho attraversato la strada e sono passato davanti al palco del PDL dove stava parlando la Moratti con la mia spilla arancione x Pisapia Sindaco. Non è accaduto nulla. Sono rassegnati, hanno imparato la lezione o non se ne sono accorti?

Gli administrators maldestri?

Avevo già colto in fallo l'administrator del sito per Letizia Moratti cinque anni fa quando aveva registrato tutti i domini delle vie e delle piazze di Milano come .it. Così non solo si appropriava di ciò che è in condizione di pubblico dominio, ma con il solo .it si appropriava delle stesse vie e delle stesse piazze in tutte le città d'Italia. Anche quella volta si scusò, una volta beccata.
Quindi è recidiva perché i "Mi Piace" della fan page di Letizia Moratti su Facebook sembrano moltiplicati artificiosamente. Questo grazie ad uno script che sfrutta le vulnerabilità e viola il regolamento di Facebook . La Moratti esclude il suo coinvolgimento. Saranno stati gli stessi amministratori maldestri della scorsa campagna a sua insaputa quindi?

giovedì 26 maggio 2011

Dopo

nel terremoto che seguirà si apre uno spazio per chi vuole metterci idee, faccia e cuore

Quei borghesi che tifano Pisapia

La rete di professionisti e di esponenti del volontariato e della sussidiarietà riunita attorno al comitato promosso da Bassetti indica la forza di quel protagonismo civico che supplisce alla crisi di forma e di contenuto dei partiti di oggi. Una partecipazione nuova che dopo il ballottaggio i partiti non possono trascurare.


L’iniziativa svoltasi al Circolo De Amicis di Milano, proposta dall’appello promosso da Piero Bassetti con il comitato Oltre il 51%, costituisce il segno più compiuto del protagonismo civico milanese, sussidiario e supplente alla crisi di forma e di contenuto dei partiti odierni. Il luogo dell’incontro è significativo perché ha accompagnato per decenni l’esperienza del riformismo milanese e dei suoi sindaci socialisti. Sarebbe sbagliato e superficiale cogliere una riproposizione nostalgica dove invece si manifesta una memoria viva che, con un approccio plurale, partecipa alla definizione di una identità, un ruolo ed una funzione coerenti con la natura aperta ed inclusiva che Milano ha assunto lungo i secoli.

Nella città capitale del volontariato, da alcuni anni circoli e associazioni, fondazioni e comitati,
sono divenuti i luoghi della riflessione e dell’incontro per tantissimi milanesi che sentono la necessità di occuparsi della cosa pubblica. L’appuntamento al De Amicis ha visto convergere tutte queste esperienze che, nelle loro differenti sensibilità culturali e tematiche, trovano una sintonia profonda nella democrazia repubblicana, negli impegni e nelle garanzie della sua Costituzione e nella volontà, tutta milanese, di cogliere la sfida dell’innovazione che interessa il mondo come una opportunità che deve essere aperta a tutti. Il titolo della serata è indicativo: “Milano civica, Milano riparte. Contenuti innovativi per governare la città a larga maggioranza”, cioè con la capacità di coinvolgere i milanesi e i diversi interessi sociali, culturali e religiosi che esprimono in un blocco sociale per una innovazione qualitativa.

“A larga maggioranza” un proposito che esprime la consapevolezza che non si esce dalla deriva personalistica e plebiscitaria incarnata dal berlusconismo solo attraverso la maggioranza dei votanti al ballottaggio. È necessario risignificare le forme della partecipazione civica, la relazione tra amministrazione e cittadini, la qualità urbana affinché risponda agli interessi generali, l’ambizione di esercitare come città una funzione nella rete metropolitana regionale (e oltre: Novara, Piacenza…) e nella dimensione internazionale. Così Piero Bassetti ha proposto la sua introduzione con un impegno/constatazione “Milano riparte nel mondo”. Questa rete di professionisti, di esponenti dell’associazionismo e della sussidiarietà si propone di fare dei milanesi una comunità consapevole, che si assume la responsabilità di partecipare alla vita pubblica non solo alle scadenze elettorali e per questo capace di futuro. Le tre relazioni introduttive hanno così definito le caratteristiche necessarie per tre ambiti di progetto e di governo.

Daniele Checchi, preside di Scienze politiche alla Statale, ha trattato il tema “L’istituzione - Il buon andamento coincide con i diritti del cittadino”. Emanuele Ranci Ortigosa, presidente e direttore scientifico dell’Istituto per la ricerca sociale (Irs), il tema “La società - La coesione è cultura più welfare” e Marco Vitale, economista di impresa e animatore accademico, economico e sociale, il tema “L’economia - Impresa-lavoro-sviluppo. Generare benessere e qualità”. Istituzione, società ed economia come ambiti capaci di produrre un progetto comune per la città, fuori dalle consociazioni e dalle commistioni improprie.

I milanesi non vogliono la mafia in città, non la vogliono nell'area metropolitana, in Borsa e all'Expo, e li chiamano estremisti. Il segno nuovo di queste elezioni sta nella ripresa di una partecipazione civica e i partiti (con le cordate di interessi che li compongono) sarebbero degli illusi se dopo il ballottaggio dicessero "grazie, ora tornate a casa e lasciate fare a noi, ci vediamo alle prossime elezioni". Per questo è importante che la riserva di intelligenza e di generosità partecipativa che si è messa in moto non sia vissuta dai partiti come una scomoda concorrenza: questa rete non costituisce né si propone come un soggetto politico. Piuttosto, per una qualificazione della vita pubblica è necessario che questa rete sappia esprimere una soggettività politica, capace di concorrere agli indirizzi che il consiglio e l’amministrazione comunali devono esprimere sui nodi più importanti: Expo, PGT, Grande Milano, Città Digitale,traffico energia ambiente, ecc.

È questa rete che deve continuare a partecipare e, per essere utile, deve farlo con puntualità ed efficacia. Se una volta al mese si istruisse un appuntamento su uno dei temi in questione, condividendo e discutendo online i documenti relativi, il cui accesso è garantito per legge ben oltre la 241 e la trasparenza sugli atti amministrativi, se con una conduzione capace a questi appuntamenti partecipassero i rappresentanti di tutti gli interessi coinvolti, si contribuirebbe così a costruire una opinione pubblica avvertita. I temi e gli interessi in gioco, particolari e generali, sarebbero così chiari e pubblici, le soluzioni e le scelte proposte consentirebbero una comparazione costi/ benefici, economici-sociali-ambientali. Altroché “comitati del NO”, altroché “effetto NIMBY”, Not In My Backyard-Non Nel Mio Giardino: la partecipazione informata, con la possibilità di un decentramento aperto alla sussidiarietà sociale, con effettive prerogative amministrative, generano una cultura della responsabilità, insieme ad una domanda di qualità del vivere sociale. Se la mobilitazione civile, con le sue proposte e la sua partecipazione nuova, non “torna a casa” dopo il ballottaggio, la politica pubblica può tornare ad essere un Bene Comune e Milano può tornare a dare un contributo di qualità alla politica nazionale. Zingaropoli? Sic!

lunedì 23 maggio 2011

La Partecipazione Civica: attiva, digitale, informata

http://www.comunalimilano2011.it/infodiscs/view/1757

Appello al G8

Questo è l'appello al G8 che abbiamo contribuito a promuovere come IRP-Internet Rights and Principles Coalition
Fatene buon uso ;-)

Fiorello


Civil Society Statement to the e-G8 and G8
The signatories of this statement are representatives of civil society from around the world
working towards the promotion of Internet freedom, digital rights, and open communication.
We understand that the French Presidency of the G8 is holding a G8 internet meeting -- the "eG8 Forum" -- immediately before the G8 Summit in Deauville, with a view to shaping the
agenda of the G8 Summit regarding key global internet policy issues. This meeting is significant
in that this is the first year that the internet’s role in society and the economy is explicitly on the
G8 agenda.
As key world leaders, your policies have a major influence on internet policy globally.
Regrettably, certain policies being implemented in the most developed economies are
undermining the open and neutral internet -- the very qualities that represent the essence of its
democratic and economic potential. We believe that G8 Member States should use the e-G8
meeting as an opportunity to publicly commit to expanding internet access for all, combating
digital censorship and surveillance, limiting online intermediary liability, and upholding
principles of net neutrality.
Internet Access for All
We are particularly concerned about the increasing trend of nations cutting off citizens’ access to
the Internet and mobile networks in times of crisis, as Egypt, Libya, Iran, China, Nepal, and
Burma have all done. In many if not all of these countries, we see how important access to the
Internet is as a gateway to a plethora of others civil, political, and fundamental human rights.
Many G8 countries are actively pursuing policies that would similarly seek to restrict and control
access; these policies legitimize actions of repressive regimes and threaten the core of the
internet economy. As many nations endeavor to improve basic and universal access, the increase
of restrictive policies in both the developed and developing world is a regressive and deeply
worrying trend.
Freedom from Online Censorship & Surveillance
Simultaneously, repressive regimes are harnessing the internet’s power for their own purposes,
often with the help of multinational corporations based in G8 countries. We urge you to end the
sale of these technologies both at home and abroad, and put an end to these gross invasions of
user privacy and security.
Online Intermediary Liability and Intellectual PropertyTo defend freedom of speech online it is critical that we resist mounting pressure from the
entertainment industry and other sectors to impose greater intermediary liability on online
service providers for the actions of their users through instruments like HADOPI and ACTA.
In this regard, we urge you to follow the example of the Brazilian government’s Principles for
the Governance and Use of the Internet, specifically #7 which reads: “All action taken against
illicit activity on the network must be aimed at those directly responsible for such activities, and
not at the means of access and transport, always upholding the fundamental principles of
freedom, privacy and the respect for human rights.”
1
Net Neutrality
We further call on you to commit your nations to protecting net neutrality -- the principle that all
web traffic should be treated on an equitable basis no matter where it originated or the type of
data being transmitted.
These are some of the key Internet governance issues which we feel merit and require the
attention of the G8. We also draw your attention to two comprehensive declarations of principles
we believe should guide nation states in Internet governance:
● The 10 Internet Rights and Principles developed under the aegis of the Internet Rights and
Principles Coalition
2
.
● Assembly Declaration of the right of Communication, written at the World Social Forum
2011.
3
We would also like to highlight our concerns regarding the planning of the e-G8. We join our
voices to the Internet Governance Caucus
4
which expresses our collective concern about the lack
of representation of civil society at the e-G8 and G8 meetings this year.
Contrary to current best practices in policymaking, the invite list has been limited primarily to
representatives of government and corporate leaders, who already enjoy disproportionately large
influence over Internet regulation. Specifically, we are deeply concerned that corporate interests
will dominate discussions at the e-G8 and G8 summits; issues like strict intellectual property
enforcement and increasing online intermediary liability seem likely to take primacy over
citizen-centered policies like net neutrality, Free Software, and combating online censorship.

1
The full document of which is available at:
http://www.cgi.br/english/regulations/resolution2009-003.htm
2
The English version is available here: http://internetrightsandprinciples.org/node/397 and in
French here: http://internetrightsandprinciples.org/node/400
3
http://fsm2011.org/en/the-right-to-inform-and-be-informed
4
http://www.igcaucus.org/open-letter-president-sarkozy-eg8-meeting-planAs corporations pay $100,000 for seats at the e-G8 table, few representatives of civil society are
present to advocate for the priorities of citizen-users of the world. We are at a critical point in the
history of the Internet and the struggle for human rights. As the elected leadership of some of the
world’s most powerful nations, we urge you to act now to uphold and defend the principles of
digital rights and internet freedom, not just for your citizens, but for people all over the world.
Signed,
Access - www.accessnow.org
Association for Progressive Communications (APC) - www.apc.org
Association pour la Taxation des Transactions financière et l'Aide aux Citoyens (ATTAC) -
www.attac.org
Digital Democracy - www.digital-democracy.org
Digitale Gesellschaft - http://digitalegesellschaft.de
European Digital Rights (EDRi) - www.edri.org
Electronic Frontier Foundation (EFF) - www.eff.org
The Guardian Project - www.guardianproject.info
Internet Rights & Principles Coalition - www.internetrightsandprinciples.org
The Julia Group/Juliagruppen - www.juliagruppen.se
La Quadrature du Net (LQDN) - www.laquadrature.net
May First/People Link - www.mayfirst.org
MobileActive - www.mobileactive.org
Movements.org - www.movements.org
Open Rights Group (ORG) - www.openrightsgroup.org
Reporters Sans Frontieres (RSF) - www.rsf.org
WITNESS - www.witness.org
VECAM - www.vecam.org

Milano civica, Milano riparte

Circolo De Amicis
Via Edmondo De Amicis, 17 - Milano
Martedì 24 maggio 2011, h. 20.30

Pisapia Sindaco
Milano civica, Milano riparte
Contenuti innovativi per governare la città a larga maggioranza

Apertura di Mario Artali Presidente del Circolo De Amicis : Perché qui, perchè ora
Introduzione di Piero Bassetti Promotore Iniziativa Oltreil51: Milano riparte nel mondo

Tre ambiti di progetto e di governo
Daniele Checchi
L’istituzione - Il “buon andamento” coincide con i diritti del cittadino
Emanuele Ranci Ortigosa
La società - La coesione è cultura più welfare
Marco Vitale
L’economia - Impresa-lavoro-sviluppo. Generare benessere e qualità

Il laboratorio di questa campagna elettorale
Franco d’Alfonso

Discussione
Hanno assicurato la loro partecipazione *
Guido Aghina, Piervito Antoniazzi, Otto Bitjoka, Stefano Boeri, Salvatore Bragantini, Marco Cappato*, Barbara Ciabò*, Davide Corritore, Fiorello Cortiana, Carlo Dell’Aringa, Carlo Fontana, Massimo Venturi Feriolo, Maria Pia Garavaglia, Marco Garzonio*, Maria Ida Germontani, Linda Gilli, Alessandra Kusterman*, Ilaria Li Vigni, Gianna Martinengo*, Susanna Mantovani*, Enrico Marcora, Guido Martinotti, Franco Morganti, Cristiana Muscardini, Giancarlo Pagliarini*, Giacomo Properzj, Pippo Ranci, Dario Rivolta, Marco Romano, Anna Scavuzzo, Elisabetta Strada, Piero Schlesinger*, Carlo Scognamiglio*, Bruno Tabacci, Guido Roberto Vitale*

* In attesa di conferma definitiva

Conclusioni
Valerio Onida
Coordina l’incontro
Stefano Rolando
Interverrà, compatibilmente con gli impegni di questi serrati ultimi giorni della campagna elettorale GIULIANO PISAPIA


Pisapia Sindaco. Iniziativa Oltre il 51
(131 aderenti al 22 maggio 2011)

Con Piero Bassetti, primo pres. Reg. Lombardia, già parlamentare e presidente Camera Commercio
e Valerio Onida, prof. em. Diritto Costituzionale Università Milano, già pres. Corte Costituzionale
Michele Achilli, architetto, già parlamentare di Milano
Paola Acht, medico
Guido Aghina, operatore culturale, già assessore Cultura Comune di Milano
Luigi Amman, progettista impianti, già consigliere comunale e presidente ATM
Giuseppe Amoroso, avvocato
Danilo Annoni, professore Dipartimento di Architettura Politecnico
Ezio Antonini, avvocato
Rosellina Archinto, editore, già consigliere comunale Milano
Mario Artali, vice-presidente BPM, già ad SME e già parlamentare di Milano
Guido Artom, già assessore Bilancio del Comune, già presidente Poldi Pezzoli
Giovanni Baccalini, già assessore Edilizia Comune di Milano
Luciano Balbo, presidente della Fondazione Oltre, fondatore di Permicro Spa
Claudia Balotta, professore Malattie Infettive, Facoltà Medicina Università di Milano
Giampiero Bellini, manager nel settore farmaceutico
Luca Beltrami Gadola, docente Architettura, imprenditore, editorialista Repubblica
Giuseppe Berger, collezionista d’arte
Felice Besostri, avvocato, già parlamentare di Milano
Otto Bitjoka, presidente Fondazione Ethnoland
Sergio Bologna, storico movimento operaio e presidente LUMHI
Elio Borgonovi, professore Economia pubblica Università Bocconi Milano
Lorenzo Boscarelli, partner GEA, promotore Associazione Milano Riparte
Giovanna Bossotti, avvocato
Salvatore Bragantini, operatore finanziario, già commissario CONSOB
Mauro Buscaglia, direttore Maternità-Infanzia Ospedale San Carlo
Sandro Cabrini, architetto e pittore
Georgia Cadenazzi, professionista nel marketing editoriale internazionale,
Paola Calvetti, operatrice culturale e editoriale
Eva Cantarella, professore em. Istituzioni diritto romano Università degli Studi
Riccardo Cappellin, professore Economia politica Tor Vergata Roma
Claudio Casaletti, dirigente di banca
Franco Casarano, avvocato, presidente Assocond (Associazione nazionale Condomini)
Mariagiulia Castagnone, direttore editoriale Piemme
Leonardo Castellano, fisico, già docente Fisica Numerica Univ. Milano
Piero Castellini, architetto
Giorgio Cavalca, dottore commercialista
Luigi Cella, avvocato
Daniele Checchi, preside Scienze politiche Università degli Studi Milano
Fiorello Cortiana, esperto tecnologie dell’informazione, già parlamentare Milano
Giovanni Cominelli, esperto politiche educazione, già cons. Regione Lombardia
Enrica Correale Santacroce, avvocato
Antonio Crea, blogger
Francesca Crippa Floriani, presidente Associazione Amici Fondazione Floriani
Achille Cutrera, avvocato, già senatore lombardo
Carlo dalla Chiesa, imprenditore
Remo Danovi, avvocato
Marco Daverio, direttore artistico in ambito musicale
Clara De Braud, docente Cattolica di Milano, segretario generale AICIB
Fiorella De Cindio, professore Dip. Informatica e comunicazione, Univ. degli Studi Milano
Antonio De Lillo, preside di Sociologia Università Milano-Bicocca
Cesare Degli Occhi, avvocato
Carlo Dell'Aringa, professore Cattolica, membro CdA BPM
Andrea De Micheli, comunicatore, produttore di spot ed eventi
Davide Diamantini, docente Scienze Formazione Università Milano Bicocca
Ottavio Di Blasi, architetto
Vittorio Dotti, avvocato, già parlamentare di Milano
Lino Duilio, parlamentare, già dirigente Cisl e Inail, direttore Popolarea
Antonio Duva, giornalista, già parlamentare di Milano, già presidente AEM
Edoardo Fabbri, manager finanziario
Anna Paola Fascetti, collezionista arte
Giusi Ferrè, giornalista
Paolo Ferri, professore Tecnologie didattiche, Università Milano-Bicocca
Carlo Fontana, vice-presidente Fond. Balzan, già sovr. Scala e parlamentare Milano
Giuseppe Fossati, notaio
Valeria Fossati Bellani, architetto
Mario Gandini, senior private banker Banca Ifigest
Mariapia Garavaglia, già ministro Sanità e presidente CRI, senatrice della Repubblica
Jacopo Gardella, architetto
Luciano Gattinoni, direttore Anestesia e Rianimazione Policlinico
Jole Garuti, direttore Centro Studi Saveria Antiochia Omicron
Giovanna Giampà, avvocato
Linda Gilli, imprenditrice e manager
Umberto Giovine, consulente, giornalista, già parlamentare lombardo
Mattia Granata, docente di Storia economica, Università degli Studi Milano
Luigi Maria Guffanti, architetto
Laura Hoesch, avvocato
Alessandra Kusterman, Direttore PS Ostetricia Ginecologia Mangiagalli
Ludovico Isolabella, avvocato
Cristina Jucker, giornalista
Gianni Locatelli, giornalista e manager, già dir. Sole24Ore, già dg della RAI
Edoardo Mollona, professore Economia aziendale Università di Bologna
Susanna Mantovani, pro-rettore Univ. Milano-Bicocca, già assessore Educazione Milano
Francesco Marena, avvocato
Maria Giulia Marini, epidemiologa, esperta di sistemi sanitari disegnati sui pazienti
Alberto Martinelli, professore Università degli Studi Milano, già preside Scienze Politiche
Gianna Martinengo, imprenditrice nel settore ICT
Guido Martinotti, professore Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze
Piergiuseppe Merlo, dirigente di azienda
Agostino Migone de Amicis, avvocato, presidente Fondazione mons. A. Ghetti
Vincenzo Monaci, imprenditore, già commissario AGCOM
Nicola Montano. professore Medicina Interna, Facoltà Medicina, Università di Milano
Paola Mosconi Galeazzi, ricercatore settore biomedico
Giuliana Nuvoli, professore Letteratura italiana Università degli Studi Milano
Fabrizio Onida, professore Economia int. Università Bocconi, già presidente ICE e IRS
Renato Palmieri, avvocato
Fulvio Papi, filosofo, scrittore e giornalista
Luciano Pilotti, professore Economia imprese Università degli Studi Milano
Alessandro Profumo, banchiere
Paolo Prota Giurleo, imprenditore e manager, presidente Jakala Group, già ad Autogrill
Anna Puccio, manager
Pippo Ranci, professore Università Cattolica, già pres. Autorità energia elettrica e gas
Emanuele Ranci Ortigosa, direttore scientifico IRS, già presidente ACLI Milano
Bianca M. Ranzi Lebano, professore em. di Scienze, resp. Associazione Vozza M. Melloni
Sabina Ratti, dirigente di azienda
Ida Regalia, professore di Sociologia dei processi economici Università degli Studi Milano
Carlo Alberto Rinolfi, manager
Stefano Rolando, prof. Univ. IULM, già dg Pres. Cons. Ministri e Cons.Reg.Lombardia
Sandra Rocchi, pubblicista e assistente sociale
Fulvio Ronchi, designer, docente di Identità visuale
Augusto Rossari, docente Politecnico di Milano
Ennio Rota, medico, già presidente Legambiente Milano
Mario Sanchini, ingegnere
Fulvio Scaparro, psicoterapeuta
Piero Schlesinger, avvocato, professore em. Cattolica, già presidente BPM
Giovanni Scirocco, docente Storia contemporanea Università di Bergamo
Francesco Somaini, docente Storia medioevale, presidente Circolo Carlo Rosselli
Gianpiero Spagnolo, architetto
Alessandra Tedeschi Toschi, docente Dipartimento Scienze Informazione, Università degli Studi
Annamaria Testa, pubblicitaria, docente e saggista
Maurizio Trezzi, fisico, docente universitario comunicazione sociale
Giuseppe Varchetta, manager personale e organizzazione, docente Milano-Biciocca
Sergio Vicario, imprenditore comunicazione
Alfredo Viola, ingegnere, BNP Paribas
Federico Viola, grafico pubblicitario
Iacopo Viola, avvocato penalista
Franco Moro Visconti, avvocato
Guido Roberto Vitale, presidente società finanziaria
Marco Vitale, economista, docente, già assessore Bilancio e pres. Ferrovie Nord.
Mario Viviani, avvocato, già CdA ISAP
Umberto Voltolina, ingegnere, presidente Fondazione Sandro Pertini

giovedì 19 maggio 2011

Nuclear anxiety

“L’ansia nucleare è un sentimento realmente diffuso nel mondo, ma non possiamo sperare che ciò sia suffciente a cambiare il nostro modo di relazionarci alla natura dello sviluppo/energia/risorse/vita. Dobbiamo partire da questo sentimento per sviluppare una coscienza comune di trasparenza, sanità, prevenzione e modelli alternativi di produrre e usare l’energia. Solo una simile condizione mentale può portare a nuovi stili di vita, nuovi modelli di consumo in grado di modificare il rapporto fra mercato e policies. “Nuclear Anxiety” può diventare un’utilissima applicazione per dar forma ad una mappa comune, in cui le persone possono condividere informazioni e conoscenze, in un dialogo aperto: una mappa per una coscienza produttiva “dall’ansietà al cambiamento”. Non servono solo gli eroi del fronte ambientalista che guardiamo in televisione, ma un network fatto di conoscenza, desiderio e volontà. Una piattaforma cosciente dell’ecosistema. La speranza è che ognuno di noi si mpegni in questa sfida collettiva per trovare nuove soluzioni e godere delle nostre esistenze su questo piccolo pianeta che abbiamo ricevuto in prestito dai i nostri figli e nipoti”
http://nuclearanxiety.artisopensource.net/

Milano si muove

Oggi saremo alla RAI per chiedere che rispettino la richiesta del Presidente Napolitano di parlare dei Referendum e sabato pomeriggio faremo il 2° No Nuke Day a Milano in P.zza Mercanti. Milano si muove :-)

mercoledì 18 maggio 2011

I topi scappano

Alla Camera : esecutivo sotto 4 volte. Molte assenze tra i «responsabili». La nave affonda e i topi scappano.

Le rinnovabili funzionano

Abu Dhabi, 16 maggio – Secondo lo studio dell’Ipcc, il gruppo intergovernativo dell’Onu sui cambiamenti climatici (Intergovernmental panel on climate change), pubblicato ad Abu Dhabi, le rinnovabili potrebbero coprire entro il 2050 quasi l’80% del fabbisogno energetico mondiale. Perché insistere con il nucleare? 80% anche a Milano e Napoli.

mercoledì 11 maggio 2011

Parole di Giustizia 2011- La Spezia

sarò in buona compagnia a Parole di Giustizia 2011- La Spezia http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Cultura-e-Spettacolo/Parole-di-giustizia-Un-programma-da-83385.aspx

Il partito dell'Amore

Letizia al Palasharp si è detta sicura di vincere xché "vincerà l'amore" e subito dopo la coltellata diffamatoria a Pisapia. Il Caimano e i suoi hanno rovesciato tutti i significati, parlano di democrazia e attuano una autocrazia eversiva.

martedì 10 maggio 2011

La partecipazione informata è un diritto

Ho ricevuto una mail emblematica:

"Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.

'E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.

Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.

Il referendum è evidentemente anche questo! "

venerdì 6 maggio 2011

viviamo un paradosso/incubo energetico

I Decreto approvato dal Governo per “non rinnovare le rinnovabili” fa ampio ed esplicito riferimento a normative e percentuali attuate da molti paesi europei, per altro mai citati, sugli incentivi. Non vengono citati perché risulterebbe evidente che gli indirizzi adottati in quei paesi, sia sul piano della produzione energetica, che su quello delle norme per l’edilizia, piuttosto che per l’agricoltura, la relazione tra efficienza, risparmio e produzione di energia da fonti rinnovabili è strettissimo. Si sono cioè create le condizioni per un mercato basato su una domanda diffusa di innovazione qualitativa per la produzione di energia. Questo e solo questo giustifica e spiega la scelta di portare ad una tendenziale diminuzione gli sgravi e gli incentivi per le rinnovabili. L'Europa ha proposto come soluzione al riscaldamento globale il "Pacchetto Clima 20-20-20", più 20% nell'efficienza energetica, meno 20% delle emissioni di gas serra e più 20% della quota di energie rinnovabili entro il 2020. E’goffo e irresponsabile l'ecoscetticismo di chi fa affari con metodologie industriali energivore ed inquinanti. Nel 2009 gli investimenti in energia pulita hanno superato, per la prima volta, quelli nelle fonti tradizionali. La scelta politica di favorire lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili ha consentito lo sviluppo delle loro potenzialità. La Germania con la fuoriuscita programmata dal nucleare ha acquisito un vantaggio competitivo di know-how tanto tecnologico quanto nell'organizzazione architettonica e urbana degli edifici, così negli Stati Uniti, con gli investimenti dell'amministrazione Obama e così stava accadendo in Italia, grazie agli incentivi erogati dal Conto Energia. Di fronte alla catastrofe nucleare giapponese, che sta già interessando l'atmosfera con le emissioni radioattive, il Governo ha messo in atto minimizzazioni, riflessioni con pause e proroghe dei termini, con l'evidente atteggiamento di chi vuole fare passare il peggio per poi riprendere come se nulla fosse accaduto. Magari con la mancanza del quorum al referendum di metà giugno. Ha approvato un Decreto pasticcio, che conferma il disimpegno sul fotovoltaico e lo smantellamento delle condizioni di relazione tra politica pubblica, banche, produttori ed installatori di pannelli, ricerca, utenti/produttori finali di energia pulita, che stavano dando corpo ad un mercato di qualità e di intensità occupazionale. Con eccesso di zelo o di sfrontatezza questo atteggiamento viene esercitato anche nella comunicazione istituzionale e dove non coincide con la legislazione vigente basta trascurarla o raccontarla altrimenti. Dalla Home Page del sito del Ministero della Salute non è stato possibile raggiungere alcune pagine del Decreto del marzo 2010 relativo al piano nazionale delle misure protettive contro le emergenze radiologiche e prevede delle misure d'urgenza in caso di rischio nucleare. Le pagine contenevano le indicazioni per la distribuzione territoriale della dose equivalente alla tiroide di iodio stabile (ioduro di potassio) perché venga somministrato prima dell’esposizione al rilascio radioattivo laddove si verificasse l’arrivo della nube radioattiva.
Le fonti rinnovabili non sono più un elemento accessorio nella politica energetica del nostro Paese, per questo necessitano di superare l'episodicità, l’inconcludenza ed il boicottaggio dell'intervento pubblico, sia sul piano normativo, che nell'edilizia pubblica (e privata), che sul piano delle incentivazioni. Più che la verniciata di verde ai manufatti ed ai servizi tradizionali, la GREEN ECONOMY dovrebbe costituire un nuovo approccio alla analisi econometrica della produzione, capace di mettere in relazione la dimensione economica e quella sociale con condizioni di sostenibilità e di qualità dentro ai cicli dell'aria, dell’acqua, dell'energia e del diritto delle attuali e delle future generazioni di avere un ambiente salubre e vivibile, vista la disponibilità di risorse limitate e non rinnovabili. Significa tenere conto dei consumi di energia per i prodotti e i servizi, della natura dell'energia utilizzata, quindi rinnovabile o no. Occorre una politica pubblica organica che armonizzi e renda coerenti gli interventi delle istituzioni pubbliche locali e centrali. La Corte Costituzionale ha chiesto di colmare un vuoto normativo per utilizzare le enormi potenzialità espositive dell’Italia. Il coordinamento di analisi e valutazione degli edifici nei condomini, per l'efficienza e l'efficacia energetica, dell'offerta tecnologica e delle diverse soluzioni finanziarie, incentivi compresi, risulterebbe positivo per la bilancia energetica, per i bilanci familiari e per l'ambiente. La qualità delle relazioni sociali tra i condomini e tra i cittadini e la pubblica amministrazione ne risulterebbe migliorata e con essa il senso civico, premessa per buone politiche e buoni politici. Ecco perché la Germania fa 10 volte più fotovoltaico di noi che siamo il “Paese del Sole”. Invece ci troviamo di fronte ad un paradosso, ad un incubo e non siamo su “Scherzi a parte”:
è stato sospeso il nucleare, è stato azzoppato il fotovoltaico, non è stato presentato alcun Piano Energetico Nazionale, siamo nel pieno di una guerra in Libia per salvare il salvabile dei contratti ENI dalla competizione francese, inglese e statunitense. Siamo l’unico paese del G8 ad encefalogramma piatto nella politica energetica. Per questo tutti gli interessi in campo nella filiera/sistema delle rinnovabili devono agire come un blocco sociale dell’innovazione, coniugando pratiche imprenditoriali e sociali con l’azione verso la politica pubblica, per pretendere che sia tale.

mercoledì 4 maggio 2011

Essere tenaci

giovedi 5 maggio 2011
ore 12.00
via Filippo Carcano 19


a otto anni dalla strage di via Carcano a Milano si farà il punto sullo stato dell'arte sulla modifica della normativa sul porto d’armi e sulla detenzione delle armi comuni da sparo
interveranno:
Manfredi Palmeri
Milly Moratti
Fiorello Cortiana
Carlo Clerici
Alla presenza di vittime e parenti di stage di via Carcano e Gisas Massarossa (LU)

No Nucleare Day a Milano

Tenacemente ottenuti i permessi anche quest'anno a Milano il No Nucleare Day 21 maggio dalle 14,30 in Piazza Mercanti, parleremo delle alternative e delle menzogne, vi aspettiamo ;-)