giovedì 22 maggio 2025
La Corte Costituzionale tutela i bambini
La Corte Costituzionale sul riconoscimento automatico come genitrice della madre non biologica in una coppia di donne che abbia avuto un figlio con la procreazione medicalmente assistita all’estero ha tutelati i bambini. E' giusto che i bambini abbiano genitori entrambi responsabilizzati indipendentemente dal loro sesso e dalla relazione biologica con i bambini. E' giusto continuare a contrastare la deriva mercantile che riduce le donne a fattrici dentro a progessi di eugenetica e transumanesimo.
venerdì 9 maggio 2025
Papa Leone XIV
Un Papa americano che ha vissuto una periferia del mondo, la cui comunità ha ricordato e salutato in spagnolo. La Chiesa ha uno sguardo globale che considera il contesto e i suoi indirizzi. Credo/spero che tutte le persone di buona volontà possano farci conto se non si accontentano di essere spettatori ma cittadini partecipi e responsabili
giovedì 1 maggio 2025
25 APRILE OLTRE LA RETORICA
ARCIPELAGO MILANO
L’invito del Ministro Musumeci a tenere le manifestazioni del 25 aprile, celebrative dell’80° della Liberazione, in modo ‘sobrio’ è sembrato un sinonimo di ‘soppresso’. Così lo hanno inteso molti esponenti locali di centrodestra: a Lodi la capogruppo della Lega ha chiesto ufficialmente al Comune di “rivedere le manifestazioni” del 25 aprile, a Romano di Lombardia, provincia di Bergamo, il Presidente leghista del Consiglio comunale, ha prescritto di non effettuare “brani musicali, inni e canti ad eccezione del Silenzio e dell’Attenti”.
Il 25 aprile è stato celebrato ovunque con manifestazioni pubbliche e ovunque si è cantato Bella Ciao. Ancora una volta è significativa la differenziazione del Presidente del Veneto Zaia “Con la Liberazione la nostra società ha ripreso un cammino di riscatto”. Al di là della polemica spicciola l’uscita di Musumeci riflette la crisi diffusa dell’istituto della democrazia in tutto l’Occidente, che pure l’ha ideata e voluta e difesa lungo i secoli.
Credo che dietro la grande partecipazione popolare al 25 aprile, in tutto il Paese, ci sia stata questa consapevolezza, combinata con il venir meno di Papa Francesco e della sua coerenza con il dettato della Costituzione. Ho fatto tutto il corteo con Azione, i Radicali, la Brigata Ebraica e la rappresentanza dell’Ucraina, dietro lo striscione «Ora e sempre la democrazia si difende» con tante bandiere ucraine.
Uno slogan per niente retorico in questo tempo. A parte alcuni ignoranti, non solo giovani, che non volevano sapere che la Brigata Ebraica fosse stata parte della lotta di liberazione dal nazifascismo, ai due lati del corteo si sono alzati applausi lungo tutto il percorso. Tanti giovani, tanti cittadini venuti in piazza ‘senza partito’.
Sarebbe una sciocchezza da strabismo politico pensare che le piazze di questa 80ma Festa della Liberazione ingrossino il Campo Largo alternativo al centrodestra al governo. Certamente costituiscono il Campo Democratico da coltivare con l’esercizio concreto della partecipazione.
Qui casca l’asino, come si dice, perché il centrosinistra, a tutti i livelli di governo, ha ignorato e aggirato costantemente le esplicite indicazioni della Carta Costituzionale e, per venire qui a Milano, ciò che è scritto nello Statuto del Capoluogo come della Città Metropolitana. A livello nazionale si ignorano tanto le sentenze della Corte Costituzionale sulla legge elettorale, quanto il suo esplicito richiamo al rispetto del Titolo Quinto della Carta che prevede l’elezione diretta del Sindaco Metropolitano.
Qui, in Città Metropolitana, si evita accuratamente di definire ed approvare il regolamento attuativo per il Referendum Metropolitano. Mentre nella Città Capoluogo la commissione nominata dall’amministrazione non approva il referendum sullo stadio di San Siro perché in contrasto con la volontà espressa dall’amministrazione, con una semplice SCIA- Segnalazione Certificata di Inizio Attività c’era il ‘liberi tutti’ sugli interventi edilizi.
Con il paradosso di un sindaco, che può prescindere dal Consiglio Comunale e da qualsivoglia rendicontazione, che prima chiede al Parlamento di approvare il provvedimento normativo ‘Salva Milano’ salvo chiamarsi fuori quando gli inquirenti milanesi fanno il loro lavoro a riguardo. Per Milano potremmo aggiungere l’inane inutilità dei Municipi, palestre per parabole elettorali personali senza prerogative. Per la Regione Lombardia è sufficiente richiamare lo svuotamento di partecipazione e poteri del più grande parco di cintura europeo, il Parco Agricolo Sud Milano.
In occasione dell’80° anniversario della Liberazione ho ripreso la rigorosa e dettagliata ‘Storia dell’Italia Partigiana’ scritta da Giorgio Bocca. In meno di due anni, tra il 1943 e il 1945, una minoranza di italiani ha dato un contributo importante all’intervento degli alleati ma, soprattutto, ha consentito a tutti di scegliere liberamente tra Monarchia e Repubblica, di eleggere liberamente una Assemblea Costituente, di avere una Costituzione e un Parlamento rappresentativo. Una minoranza che viveva una relazione stretta di riconoscimento, approvazione, supporto, con la stragrande maggioranza del popolo italiano. La stagione delle bombe e delle stragi, così come l’assassinio di Aldo Moro ci ricordano che tutto ciò non è stato scontato e gratuito.
È quindi importante che quella comune tensione che ha percorso le strade e le piazze della Penisola il 25 aprile diventi consapevolezza costituente. Questo perché la democrazia o è un corpo vivo e partecipato o si riduce a un ossimoro in quanto populista e reazionaria, eterodiretta dagli algoritmi dei ‘lungotermisti’.
Fiorello Cortiana
Iscriviti a:
Post (Atom)