domenica 31 marzo 2019
Europa
L'Europa vive per l'ambiente, la democrazia, i diritti, la legalità. Questo l'esempio in Slovacchia, Zuzana Caputova è la nuova presidente. L'europeista liberal che rompe il fronte Visegrad.
martedì 26 marzo 2019
sabato 23 marzo 2019
Grazie al popolo Curdo
Cade l'ultima roccaforte dell'Isis in Siria, eliminato il Califfato. Tutto il mondo libero deve dire grazie ai Curdi per i sacrifici e il risultato. Ora occorre riconoscere anche a loro una libera cittadinanza in un libero Stato Curdo.
giovedì 21 marzo 2019
Mentre Greta indica la Luna gli adulti fanno la dietrologia sul dito
Mi hanno colpito molte delle reazioni alla mobilitazione di Greta e dei suoi coetanei, con spreco di dietrologia complottista. Il mondo adulto spesso non guarda oltre: è stato così nel '68 e altrettanto per i giovani del'77.
Anch'io ho raccolto l'appello di Greta, la sedicenne studentessa svedese per manifestare il 15 marzo nelle città del mondo affinché le istituzioni, la politica, le imprese, i cittadini tutti, facciano la loro parte per cambiare la direzione dello sviluppo, per avere un futuro. Migliaia e migliaia di giovani hanno festosamente occupato il centro di Milano è riempito piazza Duomo, una serena determinazione non strumentalizzata da nessuno, con bandiere dell'Europa è un grido 'ci siamo'. Come dire 'dove siete voi mondo adulto?'. Milano c'è, ci sono i suoi giovani, ora occorrono una visione e delle politiche adeguate. Un felice slogan dei Gruenen quasi quarant'anni fa diceva 'la Terra ci è data in prestito dai nostri figli', ebbene oggi Greta, le sue sorelle e i suoi fratelli, ci hanno chiesto conto delle condizioni in cui l'abbiamo tenuta. La preoccupazione che avevamo allora come ecologisti era di essere delle novelle Cassandre, ma oggi i disastri di un modello di sviluppo basato sulla crescita quantitativa illimitata senza alcuna etica della responsabilità, sono sono sotto gli occhi di tutti. Non solo gli schermi delle TV e dei tablet ci aggiornano sugli effetti del cambiamento climatico ma siamo toccati sempre più spesso direttamente da una prossimità delle alterazioni ambientali. Ho camminato con loro, me li sono guardati e sentiti, venivano dalle scuole di Milano, centro,periferia e cintura metropolitana, credo che non si accontenteranno di qualche slogan e qualche promessa politica contraddetta dalle scelte e dalle azioni concretamente messe in atto. La distanza di questi giovani dalle logiche e dai luoghi che pretenderebbero di rappresentarli non va scambiata per acquiescenza. Non sono solo i consumatori seriali di slogan e insulti racchiusi nelle fake news, hanno capito che tocca a loro essere capaci di un futuro felice. Questa empatia che ha attraversato i confini nazionali ha certamente la semplificazione della disintermediazione digitale ma è altresì resiliente. Non si tratta di passare il testimone bensì di raccogliere il richiamo alla responsabilità. Ho visto diverse suore, con la concretezza di un impegno a tradurre l'esortazione della enciclica di Papa Francesco 'Laudato sì', così molti genitori e insegnanti, e anche gli imprenditori di B Benefit, 500 aziende italiane che condividono un impegno ad una pratica sostenibile. Sarà interessante vedere come questo comun sentire si svilupperà, una cosa è certa, Greta e agli altri non ci hanno chiesto di essere spettatori di una loro andata in scena ma di stare con loro. Un proverbio inglese dice 'nel sogno ha inizio la responsabilità', questo vale per tutti, giovani e non.
Anch'io ho raccolto l'appello di Greta, la sedicenne studentessa svedese per manifestare il 15 marzo nelle città del mondo affinché le istituzioni, la politica, le imprese, i cittadini tutti, facciano la loro parte per cambiare la direzione dello sviluppo, per avere un futuro. Migliaia e migliaia di giovani hanno festosamente occupato il centro di Milano è riempito piazza Duomo, una serena determinazione non strumentalizzata da nessuno, con bandiere dell'Europa è un grido 'ci siamo'. Come dire 'dove siete voi mondo adulto?'. Milano c'è, ci sono i suoi giovani, ora occorrono una visione e delle politiche adeguate. Un felice slogan dei Gruenen quasi quarant'anni fa diceva 'la Terra ci è data in prestito dai nostri figli', ebbene oggi Greta, le sue sorelle e i suoi fratelli, ci hanno chiesto conto delle condizioni in cui l'abbiamo tenuta. La preoccupazione che avevamo allora come ecologisti era di essere delle novelle Cassandre, ma oggi i disastri di un modello di sviluppo basato sulla crescita quantitativa illimitata senza alcuna etica della responsabilità, sono sono sotto gli occhi di tutti. Non solo gli schermi delle TV e dei tablet ci aggiornano sugli effetti del cambiamento climatico ma siamo toccati sempre più spesso direttamente da una prossimità delle alterazioni ambientali. Ho camminato con loro, me li sono guardati e sentiti, venivano dalle scuole di Milano, centro,periferia e cintura metropolitana, credo che non si accontenteranno di qualche slogan e qualche promessa politica contraddetta dalle scelte e dalle azioni concretamente messe in atto. La distanza di questi giovani dalle logiche e dai luoghi che pretenderebbero di rappresentarli non va scambiata per acquiescenza. Non sono solo i consumatori seriali di slogan e insulti racchiusi nelle fake news, hanno capito che tocca a loro essere capaci di un futuro felice. Questa empatia che ha attraversato i confini nazionali ha certamente la semplificazione della disintermediazione digitale ma è altresì resiliente. Non si tratta di passare il testimone bensì di raccogliere il richiamo alla responsabilità. Ho visto diverse suore, con la concretezza di un impegno a tradurre l'esortazione della enciclica di Papa Francesco 'Laudato sì', così molti genitori e insegnanti, e anche gli imprenditori di B Benefit, 500 aziende italiane che condividono un impegno ad una pratica sostenibile. Sarà interessante vedere come questo comun sentire si svilupperà, una cosa è certa, Greta e agli altri non ci hanno chiesto di essere spettatori di una loro andata in scena ma di stare con loro. Un proverbio inglese dice 'nel sogno ha inizio la responsabilità', questo vale per tutti, giovani e non.
mercoledì 20 marzo 2019
Così Zingaretti avrebbe capito perché l'italia non funziona
L'affermazione di Zingaretti per cui se l'Italia non funziona la colpa sarebbe dei No al referendum sarebbe ridicola se non affermasse una tragica continuità con il Patto del Nazareno e il personalissimo di Renzi e, soprattutto, non mettesse in luce insieme al disprezzo per la democrazia rappresentativa quello per l'espressione popolare, mai così partecipata come con il NO del 4 dicembre.
venerdì 15 marzo 2019
È l'unica che abbiamo
Greta e i nostri figli ci chiedono conto di come abbiamo trattato la Terra che ci hanno prestato. Evviva!
mercoledì 13 marzo 2019
Italia, il Paese dei fuochi
Italia, il Paese dei fuochi.
http://www.arcipelagomilano.org/archives/52130
http://www.arcipelagomilano.org/archives/52130
domenica 10 marzo 2019
Siamo nello stallo per la TAV?
Indipendentemente dal merito del progetto, la vicenda TAV mette in luce uno stra-ordinario sforzo degli interessi consociativi legati alle grandi opere, quelle incompiute comprese. Ognuno sta facendo la sua parte, dalle mandamine ai governatori, dagli imprenditori ai direttori di rete e di testata, ai giornalisti 'un tanto al chilo', tutti hanno risposto alla chiamata al fronte. Questo spiega molto di questo Paese, della sua crisi politica, della natura delle sue classi dirigenti e dei limiti della sua opinione pubblica. Vergogna! Siamo nello stallo per la TAV? Con che coraggio?!
venerdì 8 marzo 2019
Ipazia l'8 marzo tutto l'anno
Ipazia, le sue opere sono andate perdute ma le sue idee e il suo insegnamento sono stati fecondi: contro ogni integralismo e ogni fanatismo. Buon 8 marzo tutto l'anno :)
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