mercoledì 20 marzo 2024
Due utili incontri sabato 23 a Milano
ArcipelagoMilano
19 marzo 2024
CITTADINANZA
Dignità, libertà, partecipazione
di Fiorello Cortiana
Sabato 23 marzo Milano ospiterà due incontri significativi e utili per coloro che non vogliono essere spettatori indifferenti alla dissoluzione del Patto Civile del Paese. Un incontro è promosso da INSIEME, la formazione politica di ispirazione cristiana, non confessionale, autonoma dal bipolarismo dx-sx. Un incontro aperto, partecipato da diverse esperienze democratiche riformiste: ‘Centralità del Parlamento e governabilità: perché diciamo no al premierato’. L’appuntamento è per le 9.30 all’Istituto Maria Consolatrice in via Galvani.
L’altro appuntamento sarà a ChiamaMilano, in via Laghetto 2, ed è promosso da PER-Patto Ecologista Riformista, la rete delle esperienze e delle amministrazioni civiche che praticano la transizione ecologica dentro la relazione comunità/territorio. La mattina, dalle 9.30, vedrà presentazione del Patto Ecologista Riformista e dei criteri di certificazione ambientale-energetica-sociale delle liste civiche.
Poi, alle 15.30 le innovative proposte della rete di Green-Go Experience, con opportunità e soluzioni innovative per i territori e le comunità con esempi concreti, per conoscere insieme il potenziale della sostenibilità.
Sono due appuntamenti significativi perché in stretta relazione tra loro, dopo la dissoluzione dei soggetti della rappresentanza politica della Prima Repubblica, rispetto ai quali i conigli o le coniglie estratti dal cappello delle alleanze elettorali non mascherano più la mancanza di visione, di strategia, di classe dirigente. Ciò è evidente dal livello dei Municipi milanesi fino all’Unione Europea. Due piccoli esempi: – la Milano delle buche non vede un assessore ai Lavori Pubblici, di più: dalle strade viene tolto il solido e identi
tario pavé (in via Montegani) anche con il parere contrario del Municipio 5, a guida centrosinistra. Del resto a Milano i Municipi non dispongono neanche di un bilancio proprio e dipendono dai capitoli di spesa di Palazzo Marino;
Sono otto le inchieste della Procura di Milano sugli sviluppi urbanistici in città, riguardano l’uso della SCIA (segnalazione Certificata d’Inizio Attività) al posto del permesso di costruire, con dimensioni importanti al posto di strutture più piccole da riqualificare.
Qui la mancanza di classe dirigente in politica è ben evidenziata dal percorso dell’ex direttore generale del Comune, ex Amministratore Delegato di EXPO, oggi sindaco al secondo mandato. Il quale ha spostato il direttore dell’Area Pianificazione Tematica e Valorizzazione Aree ad assessore all’Urbanistica.
Così l’UE ha scambiato una gestione comune della Pandemia, con la contestualità dei vaccini e di Next Generation Europe-PNRR, per l’espressione di una autorevole soggettività politica internazionale. La guerra ai confini e quella energetica, per non parlare di quella sulla/con la Intelligenza Artificiale, hanno mostrato un deficit politico non rimovibile.
L’esito è la disaffezione alla partecipazione elettorale: se diventa una condizione strutturale si pone un problema di legittimità politica del sistema istituzionale democratico. Una condizione che, molto spesso, sfocia in soluzioni regressive, che formalizzano populismo e sovranismo con soluzioni personalistiche e plebiscitarie. Nell’interesse di pochi e della nomenclatura che li sostiene. Così le necessarie riforme della nostra Costituzione sono state una diretta emanazione della Presidenza del Consiglio in carica, da Berlusconi a Renzi e oggi Giorgia Meloni. Cosa che è valsa per le leggi elettorali e la non attuazione della Carta su Province e Città Metropolitane. Il tutto nel nome del popolo ma senza che la sua sovranità si eserciti attraverso una Assemblea Costituente.
In questa situazione le considerazioni del Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, suonano come un appello particolarmente esplicito.
«Suscita preoccupazione la tenuta del sistema Paese, in particolare di quelle aree che ormai da tempo fanno i conti con la crisi economica e sociale, con lo spopolamento e con la carenza di servizi» per cui «non venga meno un quadro istituzionale che possa favorire uno sviluppo unitario, secondo i principi di solidarietà, sussidiarietà e coesione sociale» il cardinale ha citato un documento della CEI del 1981 «la nostra attenzione è stata costante e resterà vigile, nella consapevolezza che “il Paese non crescerà, se non insieme”».
Una matrice democratica, da alimentare, che si estende alla dimensione europea.
«Il progetto europeo di un’Europa unita nella diversità, forte, democratica, libera, pacifica, prospera e giusta è un progetto che condividiamo e di cui ci sentiamo responsabili. Siamo tutti chiamati a portarlo avanti anche esprimendo il nostro voto e scegliendo responsabilmente i deputati che rappresenteranno i nostri valori e lavoreranno per il bene comune nel prossimo Parlamento europeo».
È chiara la stretta relazione e l’utilità dei due appuntamenti di sabato 23 a Milano per la consapevolezza di sé come cittadini attivi, per la condizione nella quale esercitare la cittadinanza, per il processo nel quale si realizza questa responsabilità. Tre termini la definiscono: dignità, libertà, partecipazione. Ad maiora.
Fiorello Cortiana
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