COMUNICATO
STAMPA
COALIZIONE
CIVICA BUCCINASCO
“La
Comunità di Buccinasco vuole un “Comune
vietato alla 'ndrangheta” “
“Le
decisioni e le dichiarazioni del sindaco Maiorano e della Presidente
del Consiglio Comunale Palone sono tanto gravi quanto irresponsabili
e confermano l'immagine di Buccinasco come comune isolato dal
contesto comune della costituenda Città Metropolitana e dallo sforzo
che l'Autorità Anticorruzione e la Prefettura hanno messo in atto
per garantire legalità e trasparenza all'EXPO.
Il
gruppo consiliare Coalizione Civica Buccinasco ha presentato una
interpellanza urgente e una proposta di mozione affinché il
Consiglio Cumunale riaffermi la cultura della legalità con
chiarezza.
Occorre
che il sindaco Metropolitano Pisapia e il Presidente ANCI Lombardia
Scanagatti richiamino con forza gli amministratori di Buccinasco.
Ogni
sottovalutazione diventerebbe connivenza.”
Fiorello
Cortiana Domenico De Palo
Coalizione
Civica Buccinasco
INTERPELLANZA
A CARATTERE URGENTE
CON RISPOSTA SCRITTA
CONSIDERATO
- che l'Anci ha promosso la campagna “100 comuni contro le mafie”, partita a maggio scorso e rivolta a tutti i Comuni che vogliano impegnarsi in prima linea nella lotta alla criminalità;
- che l'Amministrazione Comunale di Buccinasco ha aderito alla campagna;
- che la campagna prevede l'apposizione di cartelli con il simbolo e il nome del comune e la frase “Comune vietato alla 'ndrangheta”;
CHE
- il sindaco Giambattista Maiorano ha dichiarato ” Sappiamo bene che la lotta alla mafia si fa anche attraverso gesti simbolici e l’idea del cartello all’ingresso della città ci ha visto più che favorevoli. Non abbiamo però condiviso lo slogan “Comune vietato alla 'ndrangheta”. Il “divieto di 'ndrangheta” ci è parsa una locuzione impropria, che si prestava a interpretazioni ambigue e forse anche ironiche. Soprattutto in una città come Buccinasco riteniamo che il livello semantico della comunicazione su questo tema sia delicato e ci è parso che l'espressione “Comune vietato alla mafia” si prestasse a produrre commenti che avrebbero oscurato l'intenzione di lanciare una provocazione positiva. Per questa ragione abbiamo proposto di cambiare solo ed esclusivamente lo slogan".
E ancora “Non abbiamo paura di pronunciare le parole ‘ndrangheta o corruzione perché noi e la stragrande maggioranza dei cittadini che questa Amministrazione comunale rappresenta è irriducibile nemico della corruzione, della ndrangheta e di tutte le mafie, e contro di loro per quanto gli compete combatte quotidianamente"; - il sito di RAI News riporta la seguente dichiarazione della Presidente del Consiglio Comunale Rosa Palone "Non possiamo mettere un cartello del genere perchè a Buccinasco gli 'ndranghetisti ci vivono, e scrivere 'vietato alla 'ndrangheta' sarebbe una presa in giro nei loro confronti, nei confronti dei nostri cittadini. La 'ndrangheta qui è residente. Nessuno si può permettere di vietare la residenza a uno 'ndranghetista in questo territorio. Nel momento in cui sarà vietata per legge la residenza ai cittadini 'ndranghetisti, allora lo scriveremo. Fino a quel momento possiamo, perchè sarebbe prenderli in giro";
- la scelta dell'amministrazione di Buccinasco accompagna la decisione della giunta di Locri di rifiutare l’installazione dei cartelli che dicono no alla ‘ndrangheta ;
- il comune di Trezzano sul Naviglio, con problemi analoghi a Buccinasco per la presenza della 'ndrangheta, ha già apposto il cartelli della campagna ANCI;
CHE
- il Commissario dell'Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone ha dichiarato ‘’L’Iniziativa dell’ANCI e’ un segnale importantissimo poiche’ e’ proprio dalla base, dai Comuni, che puo’ nascere un forte stimolo a combattere le infiltrazioni mafiose. Luoghi in cui, contrariamente a quanto si possa pensare, il fenomeno e’ tutt’altro che irrilevante. Per questo do un convinto appoggio dell’Autorita’ anticorruzione a questa iniziativa’’ ;
- il Presidente Anci Lombardia, Roberto Scanagatti, in merito alla decisione della giunta di Locri di rifiutare l’installazione di cartelli che dicono no alla ‘ndrangheta ha dichiarato
«Per
sconfiggere e mettere nell’angolo la criminalità i gesti
simbolici, lungi dall’essere inutili e ridicoli, servono
eccome; e gli esempi non mancano, pensiamo all’albero di Falcone e
Borsellino, a Palermo, intorno al quale ogni anno in occasione
dell’anniversario delle stragi si riunisce un’intera comunità;
I
CONSIGLIERI DELLA COALIZIONE CIVICA CHIEDONO AL SINDACO
-
di riconsiderare quanto detto e quanto deciso in relazione al
cartello “Comune vietato alla 'ndrangheta”. Perché si tratta
dell'affermazione ufficiale di una comunità e non di una “locuzione
impropria”.
-
di invitare la presidente del Consiglio a riconsiderare la
dichiarazione "Non
possiamo mettere un cartello del genere perchè a Buccinasco gli
'ndranghetisti ci vivono, e scrivere 'vietato alla 'ndrangheta'
sarebbe una presa in giro nei loro confronti, nei confronti dei
nostri cittadini. “. Perchè il
cartello “Comune vietato alla 'ndrangheta” è ciò che la
comunità di Buccinasco comunica anche a coloro che lì ci vivono e
sono interessati dall'azione giudiziaria e delle forze dell'ordine
per attività mafiosa.
Fiorello
Cortiana Domenico De Palo
Coalizione
Civica Buccinasco
MOZIONE
URGENTE
presentata
da Fiorello Cortiana e Domenico De Palo - Coalizione Civica
Buccinasco
Premesso
che il Comune di Buccinasco:
- in data 16 aprile 2012 ha sottoscritto, unitamente ai Comuni di Besate, Bresso, Rozzano e alla Prefettura di Milano, un protocollo d’intesa per promuovere la legalità nonché per prevenire e contrastare i fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata negli apparati comunali e nel tessuto economico e sociale locale;
- con deliberazione di Consiglio Comunale n. 32 del 20/9/2012 ha aderito all’Associazione tra Enti locali “Avviso Pubblico”, associazione impegnata nell’affermare la legalità nonché l’applicazione di regole virtuose, civili e democratiche, anche attraverso la rete della cooperazione istituzionale;
CONSIDERATO
- che l'Amministrazione Comunale di Buccinasco ha aderito alla campagna promossa dall'Anci “100 comuni contro le mafie”, partita a maggio scorso e rivolta a tutti i Comuni che vogliano impegnarsi in prima linea nella lotta alla criminalità;
- che la campagna prevede l'apposizione di cartelli con il simbolo e il nome del comune e la frase “Comune vietato alla 'ndrangheta”;
IL
CONSIGLIO COMUNALE
IMPEGNA
L'Amministrazione
Comunale ad apporre i cartelli
con il simbolo e il nome del comune e la frase “Comune vietato alla
'ndrangheta” come previsto dalla Campagna ANCI “100
comuni contro le mafie”.
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