Alexander Langer - 25 Anni - Partiamo dalle sue visioni per costruire buone pratiche di futuro
Il 3 luglio del 1995 era un lunedì. Se andassimo a chiedere anche a chi gode di buona memoria cosa accadde quel giorno, riteniamo vi siano poche possibilità di vedersi rispondere con esattezza quel tragico e sconvolgente avvenimento che invece spinge NOI a essere qui a ricordare una mancanza che ormai da ben 25 anni ( un quarto di secolo ! ) lacera i nostri cuori e le nostre menti.
La morte per suicidio di Alex Langer infatti, figura di spicco dell’ecologismo italiano e altresì europeo, fu una di quelle tragedie umane e sociali ( se valutate in senso collettivo ) che molti anni dopo tale accadimento ci fa ancora domandare senza ombra di dubbio alcuna come sarebbe stato questo lunghissimo periodo se Alex fosse stato ancora tra noi.
Ma facciamo un salto indietro alla sera del 17 ottobre 2019. In quella data, presso la Sala Consiliare del Comune di San Donato Milanese, è calendarizzata una serata-evento organizzata dall’Associazione NOI, avente come finalità quella di provare a indagare a livello locale ( e non solo ) i cambiamenti urbani & umani ( e viceversa ) che stavano avendo luogo, appunto, su scala urbana comunale e altresì a livello italiano e mondiale.
Per quell’incontro era stato definito un panel di interventi di livello assai alto e autorevole a nostro modestissimo avviso e tra questi era ivi presente la figura dell’ex Senatore dei Verdi Fiorello Cortiana, un personaggio carismatico e poliedrico fortemente voluto da NOI per poter discutere e ragionare sulle evoluzioni, sul passato e sull’oggi del movimento ambientalista in Italia, in quanto occuparsi di verde, di costruito, di difesa del suolo e dei beni comuni a essi collegati riteniamo sia da sempre una prerogativa imprescindibile di chi voglia fare attivismo civico senza mai vergognarsi o sentirsi a disagio se tutto ciò possa essere ridefinito come “fare politica”.
E infatti non lo nascondiamo, trattare apertamente argomenti che interessano il benessere psico-fisico dei cittadini, farlo con serietà e convinzione di causa, può serenamente annoverarsi nella dicitura “fare politica”. Poi potete decidere Voi se tutto ciò può essere meglio annoverato nelle locuzioni complementari: dal basso, dall’alto, dal centro.
Ma ritorniamo alla serata del 19 ottobre 2019, un secolo fa quindi, un incontro in presenza, in pieno PRE-Covid19, un qualcosa che a ripensarci adesso mette allo stesso tempo assieme gioia ( si era più liberi e la libertà è sempre motivo di felicità ) e incredulità, quest’ultima espressione perché davvero oggi come oggi quella serata tanto citata fino ad adesso non potrebbe avere luogo e quindi quello spazio partecipato di Democrazia davvero dovrebbe farci pienamente riflettere su tutto quello che ora ci sta facendo perdere e dimenticare il protrarsi della pandemia causata dagli effetti del CoronaVirus.
La serata, organizzata dall’Associazione NOI e in prima persona dal Suo Presidente Fabrizio Cremonesi, era condotta da me, Flavio Mantovani, e nell’approcciarmi al Senatore Cortiana mi sono sentito in dovere di porre al mio interlocutore, sul finire del nostro dialogo, una domanda proprio sulla figura di Alex Langer, in quanto Alexander è sempre stato per me una persona enigmatica ma di grande riferimento, un qualcuno di carismatico e gentile al tempo stesso, che ho cercato di comprendere e approfondire meglio autonomamente, visto che in alcun modo ho avuto la possibilità di poterlo conoscere di persona.
Riconosco però anche in questa sede ( come già ho virtualmente fatto in diretta proprio con il Senatore Cortiana durante la serata / ricordo del 3 luglio scorso ) di avere forse esagerato, essendomi lasciato trasportare da una bramosia di verità che a posteriori reputai e reputo esagerata, in quanto la reazione emotiva alla stessa da parte del Senatore Cortiana fu davvero empatica e attraversata da lampi di ricordi assai struggenti e toccanti relativamente alla persona e al Suo personale ricordo di Alex, che di Fiorello fu non soltanto compagno di lotte e di partito, bensì soprattutto un grande amico.
Ma chi era davvero Alexander Langer detto Alex ? Come mai a 25 anni di distanza il mondo politico, accademico, civico, naturalmente la Fondazione che è a lui intitolata e, in ultimo citiamo anche l’Associazione NOI, hanno sentito così forte il desiderio e il bisogno di ricordare la Sua figura ?
Per chi lo ha conosciuto, per chi lo ha apprezzato in vita, anche come avversario, la risposta arriva quasi scontata: perché Alex ( classe 1946 ) è stato un personaggio carismatico e poliedrico, capace di unire mondi diversissimi per dar vita a soluzioni nuove in risposta a problemi reali e concreti che egli ha sempre veduto non come muri insormontabili bensì come opportunità di dialogo fecondo.
Era altoatesino Alex, quindi la sua visione dell’Italia partiva da presupposti diversi da quelli a noi conosciuti, Alex aveva sempre in mente quel ponte che univa la sua terra natia sia all’Italia non di lingua tedesca che al mondo germanico tout court e proprio a quel mondo si era ispirato per dar vita ai Verdi italiani.
Sì, perché Alex, assieme al Senatore Fiorello Cortiana, è considerato a ragion veduta il vero fondatore dei Verdi del nostro paese, un filone che egli volle creare guardando spiccatamente ai Grunen tedeschi, secondo quell’idea di militanza civica finalizzata alla difesa dell’ecosistema ambientale dentro il quale ognuno di noi è più o meno inserito e che ognuno di noi dovrebbe difendere strenuamente dagli attacchi che giorno dopo giorno lo vedono messo sempre più in pericolo e che invece diventa il più delle volte territorio di chiacchiericcio politico e mediatico ( quando fa comodo, magari quando si avvicinano le elezioni politiche o quando ci si deve far paladini più di una imbolsita retorica green che altresì di una vera e propria condizione di vita derivante dall’aver colto appieno che senza la difesa dei beni comuni, di ciò che gratuitamente ci è stato dato, tutto il resto diventa mero orpello senza alcun valore, come ci stiamo sempre più accorgendo in questi tempi bui di pandemia e malattie ).
La serata / intervista del 3 luglio 2020, intesa naturalmente alla maniera virtuale dei tempi Covid-19, ha visto il Senatore Fiorello Cortiana impegnato in un approfondimento totalizzante rivolto esclusivamente alla figura di Alex Langer, attraverso un dialogo con l’Associazione NOI che speriamo possa essere risultato d’aiuto sia a chi era presente in diretta che successivamente a chi ha poi voluto ascoltarsi il podcast della l registrazione sui canali social e digitali dell’Associazione NOI.
Durante la serata si è cercato di palesare anche gli aspetti meno noti della vicenda Alex Langer, Fiorello da questo punto di vista si è rivelato essere una fonte infinita di aneddoti, di citazioni, di narrazione di lotte civiche e politiche portate avanti con Alex e col gruppo dei Verdi dell’epoca, un’epopea irripetibile osiamo dire, come la sua elezione durante quel pezzo ancora non del tutto digerito di storia italica che è stata Tangentopoli / Mani Pulite quando Fiorello diventa assessore regionale con deleghe pesantissime, o la sua elezione a senatore e il suo rocambolesco arrivo a Roma o quando a entrambi viene chiesto di dire apertamente se fossero di destra o di sinistra perché essere verdi non voleva dire nulla e a questa domanda risposero candidamente: Noi siamo Avanti !
Semplicemente meraviglioso. Attimi davvero irripetibili.
E in tutto questo Alex che diviene EuroParlamentare Verde e continua in Europa quella lotta iniziata anni prima nella sua terra d’origine ma sempre con quelle visioni tese a oltrepassare confini e barriere nazionali.
A detta di Fiorello mitici anche gli incontri con Alex a Firenze, città nella quale aveva deciso di risiedere, durante i quali non mancava mai della frutta secca comprata da Alex per ingolosire gli astanti.
Piccole sfumature di un grande lottatore che però allo stesso tempo era un Viaggiatore Leggero, come recita il titolo della raccolta dei suoi scritti tra il 1961 e il 1995.
Un aneddoto che a dire di Fiorello che spiega appieno chi fosse Davvero Alex Langer è la sua corsa a Sindaco di Bolzano / Bozen, in quanto fino a qual momento nessuno aveva mai messo in discussione il dover palesare a quale ETNIA ( Sì, ETNIA, avete letto bene ! ) il candidato appartenesse ( italiana o tedesca ) e Alex a questo punto preferì ritirarsi dalla contesa ( competizione politica nella quale tutti ormai lo davano per vittorioso ) piuttosto che affermare una dicitura o l’altra. Alex mai avrebbe potuto incasellarsi soltanto per un mero vantaggio politico.
Alex che forse ha visto dinnanzi a sé tutti i propri limiti quando ha dovuto confrontarsi con la sua grande ossessione, la guerra dei Balcani scoppiata dopo l’implosione della Ex Jugoslavia. Una guerra condotta ferocemente a pochi chilometri dai nostri confini e anche al cuore dell’Europa, soprattutto da quel versante tedesco che egli riteneva potesse essere cruciale per un intervento decisivo nei termini di tendere a fare riappacificare le parti in causa, ma così sappiamo che non è stato.
Anzi, nel caso di Alex Langer le tempistiche del suo lasciarci per sempre non sono casuali, la sua tragica morte sulle colline fiorentine infatti arriva proprio pochi giorni prima del giorno più buio della guerra balcanica, vale a dire dal massacro di Srebrenica del 13 luglio 1995, un massacro al quale le forze di interposizione olandesi assistettero senza muovere un dito, una tragedia derivante dall’inerzia politica di un continente europeo che mai si è trasformmato in unità politica olttre che soltanto economica e i limiti evidentissimi e pericolosissimi di questa Non evoluzione li scontiamo esattamente oggi come ieri.
Alex ha lasciato un biglietto, nel quale scrive di non essere tristi e di continuare in ciò che è giusto.
Lo faremo. E lo abbiamo fatto anche ricordando la sua figura, perché andava fatto. Diremo Sempre Grazie ad Alex e portando il suo esempio davanti ai nostri occhi forse capiremo meglio come comportarci in talune attuale circostanze, perché Alex era un gigante e noi, piccoli nani, senza di lui siamo tutti un po’ orfani, ma saremo sempre grati a ciò che è stato e a ciò che noi potremmo essere se solo volessimo assomigliare a Lui un pochino di più.
Grazie Fiorello per tutto l’aiuto fornitoci nel meglio comprendere chi era Alex, ora sappiamo perché il 3 luglio di ogni anno sarà importante avere quel vizio che in Italia non è mai di moda, vale a dire il Vizio della Memoria.
PODCAST -
Parte 1/4 - Chi era Alexander Langer ?
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