IGF Italia, Trento Sabato 12 Novembre dalle 13,00 alle 14,00 incontro per l’"Iniziativa dei Cittadini per le libertà digitali”
Ho esposto questa intenzione/idea in diversi contesti nazionali trovando ovunque conferme e disponibilità. Per questo all’IGF di Trento si terrà un incontro aperto per raccogliere le disponibilità e i suggerimenti per la definizione della proposta. L’Italia può così riconfermare un protagonismo positivo sul piano internazionale sulle questioni digitali, come già accaduto in sede WSIS e IGF per i diritti digitali con la proposta di un “Internet Bill of Rights” che ha dato vita ad una Dynamic Coalition nell’IGF internazionale e importanti iniziative costituzionali in singoli paesi.
Questa la traccia dei temi e delle questioni su cui confrontarsi all’IGF di Trento che ho steso insieme a Marco Ciurcina.
"Iniziativa dei Cittadini per le libertà digitali”
Il Regolamento (UE) N. 211/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 febbraio 2011 riguardante l’iniziativa dei cittadini prevede che, dal 1° aprile 2012, 1 milione di cittadini appartenenti ad almeno un quarto degli stati membri dell'Unione potrà chiedere alla Commissione di presentare una proposta su temi per i quali si ritiene necessario un atto legislativo dell’Unione ai fini dell’attuazione dei trattati.
Ai sensi dell'art. 6 del Regolamento le adesioni potranno essere raccolte anche online utilizzando il software libero che verrà messo a disposizione dalla Commissione dal 1° gennaio 2012.
Sono previsti dei minimi di aderenti per stato (in Italia 54.000).
Il Regolamento 211/2011 prevede che la proposta si presenta indicando, tra
l'altro:
- titolo (max 100 battute)
- oggetto (max 200 battute)
- obiettivi (max 500 battute)
- norme dei trattati pertinenti con l'azione proposta (informazioni più dettagliate, inclusa una bozza di atto normativo, possono essere allegate).
L’adozione e lo sviluppo del software libero costituisce un elemento fondamentale del pluralismo informatico per costruire una società della conoscenza libera, ma per un’ecosistema digitale differenziato e sostenibile occorre coordinare questa iniziativa tematica con quelle per la neutralità di internet, il file sharing libero per usi privati e non commerciali, il no ai DRM, l’open data, privacy e gestione delle identità, Open Government e partecipazione informata ecc..
È molto importante che ciascuna proposta sia supportata da gruppi organizzati in diversi paesi già impegnati sulle diverse tematiche.
La proposta è quella di predisporre un "pacchetto coordinato" di iniziative coerenti da proporre come Iniziative Europee dei Cittadini (IEC). A questo fine occorre costituire un gruppo di servizio per i gruppi più attivi sui diversi temi per supportarli nell'elaborazione delle loro proposte d'iniziativa e nell'espletamento delle procedure previste dal Regolamento UE.
AsSoLi sta lavorando per predisporre una proposta per promuovere lo sviluppo e l'uso del software libero in Europa partendo dal lavoro fatto con la campagna "free software pact" del 2009 insieme ad altre associazioni europee (april, hispalinux, ecc.) http://www.freesoftwarepact.eu .
E’ vitale e fecondo connettere e fare convergere le diverse esperienze e campagne europee, condividendo una metodologia di confronto, così come una strategia di comunicazione capace di efficacia perché unita in una visione comune.
THE EUROPEAN CITIZENS' INITIATIVE
The Lisbon Treaty introduces a new form of public participation in European Union policy shaping, the European citizens’ initiative (ECI). As required by the Treaty, on a proposal from the European Commission, the European Parliament and the Council adopted a Regulation which defines the rules and procedure governing this new instrument (Regulation (EU) No. 211/2011 of the European Parliament and of the Council 16 February 2011 on the citizens' initiative).
The ECI will allow 1 million citizens from at least one quarter of the EU Member States to invite the European Commission to bring forward proposals for legal acts in areas where the Commission has the power to do so. The organisers of a citizens' initiative, a citizens' committee composed of at least 7 EU citizens who are resident in at least 7 different Member States, will have 1 year to collect the necessary statements of support. The number of statements of support has to be certified by the competent authorities in the Member States. The Commission will then have 3 months to examine the initiative and decide how to act on it.
In accordance with the Regulation, it will only be possible to launch the first European Citizens' Initiatives from 1 April 2012.
giovedì 20 ottobre 2011
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