Il giorno martedì 13 dicembre 2011, Valeria Ammenti ha scritto
Sul Corriere di ieri leggo che i più penalizzati dall'abolizione delle pensioni di anzianità sarebbero i nati tra il '51 e il '56. Strane classifiche... Questa riforma punisce TUTTI coloro che hanno iniziato a lavorare da giovani, magari studiando di notte per poter contemporaneamente completare gli studi superiori o universitari, che hanno ( a questo punto inutilmente) riscattato gli anni di studio universitario e, se donne, sempre contemporaneamente supplito alla mancanza di servizi, allevando prima i figli e ora curando i genitori anziani.
Se poi vogliamo proprio cimentarci nella gara dei più penalizzati, faccio notare che chi e' nato in quegli anni ha il calcolo retributivo fino a dicembre di quest'anno, chi e' nato dopo non ha neanche quello, perché ha il contributivo dal '96 inoltre, se donna, entro il 2018 vedrà l'equiparazione dell'eta' anagrafica a quella degli uomini ( alla faccia del doppio carico di lavoro, professionale e familiare).
Da sindacati e partiti ci saremmo almeno aspettati un intervento sull'eliminazione delle penalizzazioni dopo i 42 anni di contribuzione.
giovedì 15 dicembre 2011
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