Una autorità amministrativa come AGCOM può fare a meno dei giudici per
chiudere un sito che viola il copyright e imporre all’Internet Service Provider
di oscurarlo?
La
procura di Cagliari ha risolto la questione il 23 maggio con un provvedimento di inibizione
urgente del portale di condivisione di file cd torrent www.kickasstorrents.com. Il portale ha una dislocazione
territoriale esterna all’Italia:
Spagna, Svezia, Lettonia,
Romania, così come i server che ospitano i relativi programmi per il
filesharing. Così in mancanza di una normativa chiara e in barba alle direttive
europee si costruisce una giurisprudenza che equipara il filesharing alla
contraffazione. L’Italia è stato uno dei Paesi più attivi nelle sessioni del
WSIS e negli appuntamenti IGF promossi dalle Nazioni Unite, dove Access e
Openess sono tra i fondamenti condivisi. Il Summit delle
Nazioni Unite sulla Società dell’Informazione-WSIS al
paragrafo 42 dell’Agenda approvata
nella sessione finale di Tunisi è chiaro:"Riaffermiamo il nostro impegno per la
libertà di cercare, ricevere, diffondere e utilizzare le
informazioni, in particolare, per l'accumulo di creazione e diffusione delle
conoscenze. Noi affermiamo che le misure adottate per garantire la stabilità e
la sicurezza, lotta alla criminalità informatica e per contrastare lo spam, deve
proteggere e rispettare le disposizioni per la privacy e la libertà di
espressione contenuta nelle parti pertinenti della Dichiarazione Universale dei
Diritti dell'Uomo e della Dichiarazione dei Principi di Ginevra".
Il superamento della crisi economica e della
crisi di fiducia verso la Politica Pubblica passa per l’investimento nel
digitale con garanzie di libertà di condivisione della conoscenza. La Commissione Europea con la Strategia
2020, ha
affermato che lo sviluppo dell'economia digitale è una delle condizioni
imprescindibili per il superamento stesso della crisi. L’economia digitale si
fonda sull'accesso ad Internet come diritto fondamentale della persona, come
riconosciuto da costituzioni, leggi nazionali e risoluzioni del Parlamento
Europeo e del Consiglio d'Europa. Proprio l’impegno di Monti per la piena
implementazione di un'agenda digitale, in risposta alla lettera aperta dell’IGF
Italia 2011 di Trento, in conformità con quanto stabilito dall'Europa e la
consultazione avviata dal Governo chiedono una coerenza tra gli organi dello
Stato che solo una legislazione efficace può garantire. Occorre muoversi senza
aspettare il prossimo IGF.
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