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mercoledì 5 ottobre 2016

Noi cittadini prigionieri in via Lodovico il Moro

Gentile dott.ssa Bossi Fedrigotti,

nella Milano che, giustamente, EXPO ha proposto come città europea noi cittadini che abitiamo lungo il Naviglio Grande, in via Lodovico il Moro, viviamo da tempo una condizione insostenibile, che interessa anche gli abitanti dei comuni di cintura, a partire da Corsico e Buccinasco. 
L'apertura del cantiere della M4, sul Naviglio all'altezza della stazione di San Cristoforo, è stata accompagnata dalla installazione di due semafori, prima e dopo il cantiere. 
Nelle ore di punta, al mattino e nel pomeriggio, il risultato è una congestione assoluta con la coda di mezzi bloccati che arriva fino alla Chiesa di San Cristoforo, cioè alla circonvallazione 90-91.
 Ciò non comporta soltanto la quasi impossibilità di muoversi per andare a casa o uscire per la spesa e lunghe file di utenti ATM che scendono uno o più chilometri prima e a piedi tornano a casa e danni per il commercio locale, quel che è anche peggio è l'inquinamento dell'aria e l'inquinamento acustico che tutti subiamo, e i riscaldamenti delle case sono ancora spenti. Questo in una città che vanta la più alta percentuale italiana di affezioni alle vie respiratorie dei bambini. 
E' paradossale che da un lato del Naviglio chi sia una fila congestionata e inquinante di mezzi, mentre sull'altro lato, l'Alzaia, migliaia di persone di ogni età pedalano, corrono e camminano, per fare della sana attività motoria.
Ci chiediamo perché i semafori non vengono attivati soltanto per l'entrata e l'uscita dei mezzi dal cantiere M4 lasciando altrimenti fluire il traffico come sempre?
 Perché la via Lodovico il Moro non diventa a senso unico visto che le vie parallele Giambellino e Lorenteggio hanno due sedimi stradali per le opposte direzioni?  
ATM si rende conto che così, nelle ore di punta, i suoi mezzi invece di un cadenzamento più frequente restano immobilizzati non riuscendo a servire gli utenti presenti alle fermate, che sono in numero superiore rispetto alla media oraria giornaliera?
I tecnici e i funzionari ATM e comunali che hanno predisposto questa gestione del traffico sono poi venuti a vedere l'effetto conseguente?
 Non capiamo a quale logica corrisponda questo modo di agire e soprattutto non capiamo, visto che i cantieri M4 dureranno anni, perché nessuno si sia preso la briga di spiegarcelo.
E pensare che l'Italia ha appena recepito l'accordo internazionale sul clima COP21, con le azioni conseguenti per l'inquinamento atmosferico da rispettare.
 
 Qualcuno in Comune e nel Municipio batte un colpo?


Fiorello Cortiana

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