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domenica 30 aprile 2017

Italia nodi della sfida politica

Certo per Prodi erano primarie di coalizione per scegliere il candidato Premier, ma lo statuto del PD non prevede che il segretario sia anche il candidato Premier? Ciò indipendentemente da qualsivoglia coalizione. Questo è un problema non risolvibile attraverso ingegneria elettorale sorretta da modifiche costituzionali, questo è ciò che hanno detto gli italiani il 4 dicembre scorso. Si tratta quindi di una questione da calare in un contesto concreto. Ebbene, io non credo che la soluzione stia nel partito della nazione frutto di una Grande Coalizione con B. perché la politica non è un regolamento di conti personale con i fuoriusciti. I 15 click che sono bastati ad indicare e poi eleggere un senatore sono uno dei prodotto della consociazione che già aveva prodotto B. pensare che siano una causa dei problemi da affrontare sarebbe un terribile strabismo politico. Di più: quei click, e tutti gli altri che controlla la Casaleggio, non colmano per nulla la percentuale di assenteismo elettorale la quale costituisce un indicatore ineludibile di una crisi di legittimità della democrazia. Crisi che non si risolve, e dopo il 4 dicembre non si può risolvere, con processi di riduzione della democrazia nel nome della semplificazione. Io credo che a fronte di una deriva finanziaria dei processi economici occorra un di più di democrazia e di condivisione diffusa delle responsabilità a partire dalla Cittadinanza Attiva, dalle Municipalità, per arrivare ad una Europa soggetto politico federale con un governo eletto dai cittadini ed un Parlamento effettivo. Costa fatica ma tant'è. Lo stesso vale per la dignità e i diritti per ogni tipo di lavoro, occasionale e non, tutto ciò non solo è coerente con i saggi valori della Carta ma qualifica la produzione di valore e la rende competitiva nel Villaggio Globale. È così via, la cosa vale per la funzione e la condizione docente nella società della conoscenza o per la sostenibilità ambientale come responsabilità verso i nostri figli e come qualificazione competitiva dei processi e dei prodotti. Il PD pensa di esaurire in sè queste impostazioni, magari con vaucher, Sblocca Italia e trivelle, più la Buona Scuola? C'è uno sforzo di analisi e di ascolto da fare che non è sostituibile con alcuna soluzione personalistico plebiscitaria, ancorché legittimata da Orlando ed Emiliano. Non ho assistito al al una riflessione rigorosa sul 4 dicembre da parte del segretario e del gruppo dirigente, ad ogni,livello. Eppure ha votato quasi il 15%  in più della percentuale usuale, click 5stelle compresi. Il nodo politico del voto del 4 Dicembre non risiede nella sua articolazione, contraddittoria quanto quella del SÌ, ma della inequivocabile dimensione del NO alla combinazione tra modifiche della Costituzone e legge elettorale che avrebbe precostituito una maggioranza indipendentemente dalla politica.  La democrazia richiede estensione della rappresentanza e regolazione del conflitto, la libertà richiede partecipazione informata al processo deliberativo.

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