Finalmente la dimensione digitale entra nella scuola non in modo surrettizio, come laboratorio di informatica o come modalità per lo svolgimento di una ricerca, bensì come consapevolezza del cambiamento delle modalità della relazione apprendimento/insegnamento. E' significativo che questa consapevolezza prenda corpo in una associazione professionale di insegnanti non attraverso una reazione difensiva, tesa a confermare una funzione ed una condizione dei docenti rispetto alla sollecitazione della rete digitale. Questo è importante se teniamo conto di come è stata mortificata la condizione docente dai diversi governi e dai diversi ministri che si sono succeduti negli ultimi 15 anni. Perché è chiaro che il docente avrà una funzione centrale nella relazione insegnamento/apprendimento dentro la rete digitale laddove saprà svolgere la funzione di guida e di facilitatore dentro il multiverso della convergenza multimediale. E' chiaro che non si tratta solo di usare programmi di scrittura e motori di ricerca, per poi fare il "copia e incolla". Basta pensare all'implicazione della semantica e, ancor prima, alla relazione tra il "surfare" in rete e la riflessione approfondita che richiede l'acquisizione di un bagaglio di strumenti, piuttosto che la gestione del rapporto tra gli acronimi e la sintassi. Costituisce, perciò, una preziosa opportunità il convegno di studio rivolto ai docenti della scuola dell'obbligo, ma aperto a tutti, organizzato dalla GILDA degli Insegnanti di Milano, sul tema:" FARE ESPERIENZA NELLA SCUOLA 2.0: TEORIE E PRATICHE ".
Il convegno, rivolto prioritariamente ai docenti della scuola primaria e secondaria inferiore, vuole costituire un'occasione di formazione, informazione, confronto e dibattito per i docenti, non limitata al tema dell'alfabetizzazione informatica, che nella scuola di solito caratterizza la formazione e l'aggiornamento dei docenti sulla ICT.
La scuola, come agenzia e luogo privilegiato della formazione, si sta irreversibilmente modificando. Lo spazio fisico dell'apprendere e gli oggetti culturali che costituiscono il mix formativo vengono ridefiniti dalle nuove tecnologie, che trasformano le modalità gutenberghiane dell'apprendimento: le lezioni frontali e i libri vengono affiancati da PC, Internet, iPod, lavagne digitali, e-learning. Bambini e studenti apprendono l'uso dei nuovi media nei contesti extrascolastici e queste esperienze modificano profondamente il loro approccio agli strumenti culturali.
Ai docenti è chiesto di ripensare il proprio ruolo e la propria funzione alla luce di questo "cambiamento epocale", che li sfida ad adeguare i propri strumenti educativi e didattici.
In particolare è importante la scelta degli organizzatori di indagare l'attualità e il valore dell' "esperienza" su cui si fondano le didattiche attive e considerare come il "fare esperienza" rappresenti una modalità per connettere apprendimenti formali ed informali. Risulta perciò coerente che il convegno metta gli insegnanti in relazione con le riflessioni teoriche e le ricerche più innovative, proposte da esperti di indubbia fama, che si occupano da sempre di questi temi con contributi originali e che i docenti abbiano l'opportunità di dialogare con gli esperti attraverso osservazioni e domande scaturite anche dalla pratica didattica quotidiana. Le relazioni di Reggio e Rivoltella, dell'Università Cattolica di Milano, Ferri e Garzia, dell'Università Milano-Bicocca, in un contesto interattivo come quello proposto, prefigurano una modalità di alfabetizzazione digitare/reticolare adeguata perché immediatamente inerente con l'esperienza quotidiana degli insegnanti. Costituisce così un buon utilizzo della rete digitale la trasmissione dei lavori in streaming in tempo reale, che permetterà così di seguirli anche ai docenti delle altre province e regioni italiane. Il convegno si terrà giovedì 24 febbraio 2011, dalle ore 9,00 alle ore 13,00, presso la Sala delle Capriate dello Spazio FORMA, Piazza Tito Lucrezio Caro 1, Milano
lunedì 21 febbraio 2011
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