Non c'è un partito rifugio, anche se elettoralmente potrebbe sembrare così, non c'è nessun automatismo alternativo dopo il crepuscolo berlusconiano. Ci sarà una politica nuova, adeguata alle opportunità dei cambiamenti e al desiderio di qualità se ognuno si mette in gioco in una democrazia partecipata oltre le deleghe.
Nessuna illusione e nessuna demagogia assemblearista, dico solo che alla definizione di forme della partecipazione politica per l'espressione di >sintesi e coordinamento< deve contribuire questo protagonismo consapevole che sta attraversando l'Italia
venerdì 17 giugno 2011
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