Come promotori della lista civica "Costituente per la Partecipazione - La Città dei Comuni" vogliamo valutare insieme ai cittadini interessati la nostra ipotesi di presentazione di una lista municipale aperta a tutti e autonoma dagli schieramenti.
A noi sembra la soluzione più adeguata per valorizzare competenze, progetti ed esperienze, tanto estranei a logiche di potere e schieramenti, quanto indispensabili per il futuro di Milano.
Alle elezioni di secondo livello per il Consiglio Metropolitano abbiamo riunito le esperienze dell'impegno civico, referendario, riformatore ed innovatore, di tanti sindaci e consiglieri che si sono liberati dagli schieramenti asfittici per giocare energie e proposte all'altezza di una città mondiale.
Grazie alla determinazione di molti, incuranti delle diffide dei partiti maggiori, abbiamo eletto due consiglieri, Roberto Biscardini e Marco Cappato,
Lo abbiamo fatto in contemporanea con la presentazione del ricorso alla Corte Costituzionale contro una elezione di organi istituzionali interdetta ai cittadini e con la presentazione di una Legge di Iniziativa Popolare per l'elezione diretta di sindaco e consiglio metropolitani,
Oggi, constatiamo la mancanza di possibilità cocrete di partecipazione informata al processo deliberativo, una mancanza di confronto e visione sul futuro di Milano, vedi il dopo Expo o l'Ortomercato, le Aree Ferroviarie in dismissione, la Villa Reale di Monza.
Siamo convinti che le buone idee per migliorare Milano e costruire risposte concrete arrivano innanzitutto da chi vive la città e ha voglia di partecipare effettivamente alle decisioni.
Per questo vogliamo iniziare in modo pubblico il confronto sulla necessità della presentazione di una lista municipale capace di rispondere agli interessi generali degli abitanti attuali e futuri di Milano e non ad interessi particolari che fino ad ora hanno diretto le scelte sia immobiliari, vedi la valutazionefondiaria delle aree del sito Expo, che nel trasporto pubblico, vedi tracciato-piano finanziario-esautoramento del consiglio comunale della M4. Il tutto ignorando sostanzialmente la volontà espressa dai milanesi con i referendu, a parte Area C per fare cassa.
Un confronto che passa anche da qui :-)
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