Cosa ci dice l'Umbria
- il voto ricevuto in passato dai 5Stelle traduceva i vaffa che riempivano le piazze con Grillo, una crisi di legittimità delle istituzioni
- la mozione degli affetti antifascista non risponde né a questo segnale forte e strutturale e alla deriva personalistica e plebiscitaria che lo ha generato, né alle insicurezze e alle paure diffuse
- i 5Stelle non hanno capito essi stessi il senso simbolico dei loro consensi, composto da alterità e individualismo, la loro spallata politica è esaurita e ora sopravvivono a sé stessi
- il PD costituisce il problema e non la soluzione, manca di compassione, empatia e comprensione sociale, perché il suo riferimento il Patto del Nazareno e il suo blocco di nominati e funzionari la cui preoccupazione è capire per tempo per chi abbandonare i Bersani, i Renzi, i Zingaretti, di turno
- pensare che la fine della parabola politica dei 5Stelle sia l'unico esito/prezzo pagato dalla coalizione di governo costituisce un colpevole strabismo politico
- pensare che il tatticismo parlamentare e la giravolta di posizioni e alleanze sistematica, praticata da Renzi, così come la proposta di riduzione della rappresentanza politica e sociale, contenuta nella riforma della Costituzione poi bocciata, costituiscano una proposta politica è illusorio prima che pericoloso per la democrazia
- siamo di fronte a un profondo processo di semplificazione omologante e standardizzata della formazione dell'opinione pubblica che impedisce la condivisione di qualsivoglia pensiero critico e ogni proposta di riformismo radicale fondato sulla partecipazione informata al processo deliberativo e una cultura della cittadinanza condivisa
- la ricostruzione di un campo democratico non può avvenire attraverso scorciatoie, siano l'affido agli esponenti della tecnofinanza europea piuttosto che la creazione ad hoc di liste civiche collegate al PD per intercettare voti altrimenti persi
- occorrono, insieme, una tessitura tenace, rigorosa e inclusiva, di tutte le esperienze culturali, sociali, politiche, imprenditoriali, che praticano esperienze di sostenibilità sociale, ambientale, economica e politica, così come una attenzione alla forma e al metodo che definiscono una forza popolare nell'era digitale post ideologica
- il valore della democrazia e i valori costituzionali non vanno richiamati ma affermati o risultano retorici e afasici
domenica 27 ottobre 2019
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