Cari tutti,
>
> vi segnalo un appuntamento interessante anche per chi tra voi non è della
> zona.
> "Darsena e Navigli. Il futuro di Milano in rete, tra Acque, Terre e
> Cittadinanza Attiva". Giovedì 1 Marzo al teatro della chiesa di San
> Cristoforo, dalle 18,30 alle 22,30, ci sarà un primo incontro particolare.
> Professionisti, comitati locali, GAS-Gruppi di Acquisto Solidale,
> esperienze del fotovoltaico, preti di frontiera, web radio, tv web,
> piattoforme digitali promosse dalle univesità o da fondazioni,
> volontari, commercianti, galleristi, musicisti e tante diversificate
> esperienze che animano quella parte di Milano definita dai Navigli, dal
> loro tessuto di roggie, dai cortili e camminamenti delle case, dal riuso
> degli edifici industriali, si trovano per dar vita ad un processo di
> progettazione partecipata. Sono esperienze che esprimono o richiedono una
> città con qualità sociale e ambientale da abitare e nella quale avere un
> protagonismo diretto. I progetti cui danno vita, nella maggioranza dei
> casi, non hanno alcun rapporto con l'amministrazione comunale quando, con
> piccoli interventi di supporto, quest'ultima potrebbe consentirne
> un'ulteriore qualificazione. C'è una riserva di intrapresa sociale preziosa
> per una città come Milano che vive un processo di definizione della propria
> identità, del proprio ruolo e della propria funzione, sia dentro i
> cambiamenti globali della produzione di valore e dei mercati, sia dentro i
> cambiamenti amministrativo-istituzionali che riguardano l'area
> metropolitana urbanisticamente più omogenea. La particolarità dell'area
> compresa e circostante la Darsena, il Naviglio Grande e il Naviglio Pavese
> è chiaramente visibile durante eventi quali il Fuori Salone del Design,
> dove è chiara la potenzialità della prossemica consentita da edifici e
> spazi. Strade, percorsi e pavimentazioni non particolarmente comodi per la
> mobilità automobilistica ma, grazie alla loro prossimità di relazione,
> evidentemente funzionali all'economia della conoscenza, dal design alla
> moda, dalle imprese creative alla formazione e alla ricerca. Un altro
> esempio è costituito dalle migliaia di milanesi che a piedi, di corsa o in
> bicicletta, affollano l'alzaia del Naviglio Grande fino a Corsico,
> Trezzano, Gaggiano e Abbiategrasso, facendo buona compagnia ai
> canottieri. Questa cittadinanza attiva non vuole avere un rapporto con la
> città da "city user", men che meno vuole costituire l'insieme di figuranti
> da cartolina per i frequentatori dei locali e delle alzaie. C'è un aspetto
> identitario che non vive di una riduzione simbolica e che esprime una
> consapevolezza profonda della relazione tra qualità del vivere sociale e la
> forma urbana con i suoi manufatti. Questa consapevolezza ha nutrito
> l'impegno in difesa della Darsena dallo scempio legato alla speculazione
> immobiliare costituita da un parcheggio che si voleva edificare sotto di
> essa e ha trovato piena espressione nel referendum approvato dai milanesi
> per il ripristino della Darsena, la qualificazione e la riapertura dei
> Navigli, dove possibile. Oggi questa risorsa sociale avvia un percorso di
> progettazione partecipata e condivisa che utilizzerà la rete digitale come
> spazio di confronto propedeutico ad incontri che attraverseranno tutta
> l'area dei Navigli. E' un progetto aperto, promosso da singoli cittadini,
> che fa tesoro delle diffidenze e delle delusioni verso le forme della
> partecipazione collettiva alla vita pubblica, per cui le diverse
> piattaforme digitali già in campo avranno una diretta corrispondenza senza
> una scelta a priori, ci si annusa per trovare e ritrovare le modalità
> efficaci di azione tra esperienze differenti. Ci saranno così incontri
> dedicati a singole questioni come quelle relative alla
> filiera agroalimentare che porta i prodotti dai campi del Parco Sud agli
> spazi dei GAS o come quelli legati ai problemi del traffico e dell'ingombro
> statico e dinamico dei veicoli, piuttosto che del recupero a verde degli
> spazi di risulta e possibili piantumazioni. Così ci saranno incontri per
> proporre il riuso di edifici dismessi e l'attivazione di servizi di
> supporto ad attività culturali e sociali. E' facile trovare un riscontro è
> una articolazione degli indirizzi che i milanesi hanno chiaramente espresso
> con i referendum per la città. Questa espressione di cittadinanza attiva e
> di sussidiarietà legata ad un territorio coerente e definito, che si
> connette in una rete progettuale, vuole interessare con le propie proposte
> l'agenda pubblica. Qui si evidenziano tutti i limiti della non definizione
> tanto del decentramento amministrativo quanto dell'area metropolitana.
> Logica vorrebbe che l'azione della Giunta Comunale per la riforma del
> decentramento definisse le funzioni ed il perimetro delle nuove
> municipalità proprio attraverso una relazione aperta ed una partecipazione
> informata con i cittadini: perchè l'area dei Navigli dovrebbe essere divisa
> tra diverse zone del decentramento come ora? Invece di costituire una
> caricatura del consiglio comunale, senza poteri, perchè le zone del
> decentramento non diventano strutture di supporto per la cittadinanza
> attiva? Svolgendo una funzione di connessione per la collaborazione tra
> esperienze e di facilitazione della relazione con le risorse di
> regolamentazione, di spazi, di personale ed economiche, proprie
> dell'amministrazione comunale. Senza precipitazione alcuna intanto partiamo
> da un confronto/presentazione tra esperienze, partendo dalla condivisione
> della memoria sociale e urbanistica dell'area della Darsena e dei Navigli
> fino al Parco Sud e da alcuni esempi di possibili piattaforme per la
> progettazione partecipata e di attività economiche e sociali condivise.
> L'incontro è di natura conviviale e autofinanziato, infatti continuerà
> anche durante il buffet curato dalla cooperativa BuonMercato di Corsico.
> Insieme si definiranno i temi e i luogi dei prossimi incontri e la cura del
> confronto via web. La progettazione partecipata dei cittadini dei Navigli
> può costituire un buon esempio per una città che vuole ritrovarsi
> protagonista dei cambiamenti in corso, come è sempre stata.
Milano BENE COMUNE
Verso una Costituente Civica per i beni comuni
Organizza:
DARSENA E NAVIGLI
IL FUTURO DI MILANO IN RETE. TRA ACQUE, TERRE E CITTADINANZA ATTIVA
Teatro Alfredo Chiesa via San Cristoforo n.1 Milano
giovedì 1 Marzo 2012 ore 18,30 - 22,30
h 18.30/20.30:
Le trasformazioni del Ticinese. Iniziative e imprenditorialità sensibile;
h 21.00/22,30:
Il Ticinese futuro. Proposte e progetti per l'innovazione delle politiche pubbliche.
Interverranno:
Mario Zerbini - operatore culturale
"I Navigli: territorio, esperienze, serivzi"
Guido Viale - economista e scrittore
"Cittadinanza attiva e impresa sociale"
Emanuele Spinelli - gestore Ostello Bello:
"Imprenditorialita' sensibile. Le potenzialita' del Ticinese"
Viola Nicodano - Associazione 11 metri
"Cambiare il modo in cui vengono amministrate le nostre comunità. Esperienze e proposte''
Gabriella Valassina, Marina Varriano - Comitati dei Navigli
"Vivere i Navigli. L'azione dei Comitati per la tutela di un bene comune"
Vincenzo Vasciaveo - DERS Parco Sud, BuonMercato
"Il rapporto citta' campagna attraverso il parco agricolo"
Laura Pogliani - Politecnico di Milano
"Le previsioni del PGT sull'area"
Luigi Caprarella - architetto, urbanista
"Tra terre, acque e cittadinanza attiva: percorsi per una Costituente civica "
Giovanni Cislaghi, Marco Prusicki - Politecnico di Milano
"Ticinese città d''acque"
Radio dei Navigli
"Il futuro di una comunità plurale "
Michele Mezza - SOS Rinnovabili
"I condomini, nuovi protagonisti della sostenibilita' ambientale. La rete del fotovoltaico"
Fiorella De Cindio - Presidente Fondazione RCM
"Piattaforme digitali come esperimento per la progettazione partecipata. La storia di PartecipaMI"
Mauro Preda – Università Cattolica
"Per un marketing territoriale partecipativo: il ruolo attivo delle reti"
continua
mercoledì 29 febbraio 2012
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