Conosco da anni Maurizio De Caro e apprezzo l'impegno che si propone, ritengo particolarmente significativa l'intenzione/proposta della partecipazione degli architetti di Milano e provincia ai processi decisionali dove si prendono decisioni che riguardano pianificazione del territorio della Grande Milano. Risulta così coerente la proposta di istituire una web tv come piattaforma multimediale dedicata alla cultura del progetto.
Architetti di Milano e provincia datevi da fare da monadi a rete il passo è importante e necessario.
Qui sotto trovate il manifesto collettivo che promuove la candidatura di Maurizio De Caro e un calendario di incontri per confrontarsi sui punti del manifesto.
Dignità
dell'architetto per l'identità dell'architettura
(non chiamatelo
programma perché per noi è un manifesto)
Un riscatto rispetto alla progressiva perdita di dignità
dell’architetto e alla diffusa crisi identitaria dell’architettura è il
proposito intorno al quale si costruisce il progetto per l’Ordine degli
Architetti del prossimo quadriennio.
I dieci punti nei quali si articola questa proposta sono la
base di partenza per un lavoro condiviso di rilancio, che abbia nell’Ordine il
naturale baricentro. Agli iscritti si chiede di condividere questo progetto e
di partecipare trasformando l’istituzione in un luogo aperto, di scambio , di
partecipazione.
Il programma per punti:
1) Congruità dei compensi
2) Reti e raggruppamenti
3) Internazionalizzazione
4) Rapporto fra domanda e offerta
5) Partecipazione ai processi
decisionali e presenza nei media
6) L’architetto come datore di lavoro e
prestatore d’opera
7) Prestito d’onore e accesso al
credito
8) Processo di crescita del committente
9) Presenza in Inarcassa
10) Web tv
1) Congruità dei compensi
Uno dei primi nodi da affrontare è quello della congruità
dei compensi e di una leale concorrenza, dopo che è trascorso un lungo periodo
dall’abolizione dei minimi di tariffa. Come garantire il cliente che il
prodotto progetto e più in generale le attività professionali siano di qualità
corretta se per questi si pratica una spietata concorrenza fratricida sui
prezzi delle prestazioni?
2) Reti e raggruppamenti
Frammentazione e polverizzazione
caratterizzano le strutture di progetto italiane. Meccanismi che favoriscano il
raggruppamento di strutture piccole in strutture più grandi e in reti possono
produrre vantaggi, di razionalizzazione dei costi e delle risorse
3) Internazionalizzazione.
Creare i presupposti di conoscenza
attraverso consulenze specifiche, da fornire anche in partnership con altri
istituti, per l’apertura degli studi di progettazione ai mercati internazionali
4) Rapporto fra domanda e offerta: i
“Giovedì dell’Impresa”.
Incontri tra domanda e offerta professionale organizzati
alla sede dell’Ordine. Imprese, operatori immobiliari, enti pubblici incontrano
i progettisti in brevi dialoghi bilaterali e diretti di presentazione reciproca.
5) Partecipazione ai processi
decisionali e presenza nei media.
Gli architetti di Milano e provincia devono
avere un posto ai tavoli nei quali si prendono decisioni strategiche su grandi
opere, eventi, formazione di regolamenti e leggi che interessino questi
territori.
Expo, PGT, candidatura alle Olimpiadi, non
possono avvenire senza che il corpo degli architetti che poi concretamente
progetteranno opere e infrastrutture diano un loro iniziale contributo.
6) L’Architetto come datore di lavoro e
prestatore d’opera.
Il complesso sistema di rapporti fra
studi professionali e collaboratori è da sempre ignorato tollerando trattamenti
estremamente disomogenei, spesso ai limiti della legalità nei confronti dei
collaboratori di studio. La proposta è di lavorare alla redazione di un accordo
quadro di tipo volontario che offra almeno minimi riferimenti di garanzia
reciproca.
7)Prestito d’onore e accesso al
credito
Il periodo di difficoltà che investe
molti architetti chiede aiuti concreti. Fra questi la volontà di favorire
l’accesso al credito elaborando specifici accordi con istituti bancari di
primordine. Questo anche attraverso formule nuove di contratti quadro e
garanzie collettivi.
8)Processo di crescita del
committente
La committenza è ormai distinta in
due precise categorie: la grossa committenza professionale di operatori
immobiliari, fondi di investimento, sviluppatori e la più tradizionale
committenza isolata e i fruitori finali. Agli occhi della prima l’architetto
deve qualificarsi per competere con le grandi strutture internazionali, mentre
agli occhi della seconda deve qualificarsi spesso per affermare la complessità
e la qualità del proprio operare. Soprattutto quest’ultima, deve intraprendere
un percorso di crescita che è garanzia fondamentale della qualità. L’Ordine
deve avere un ruolo nel determinare questa crescita.
7) Presenza in Inarcassa
L’obiettivo è di attivarsi presso
Inarcassa per diventare parte attiva all’interno del Consiglio con
rappresentanti dell’ Ordine e diritto di voto. Alcune modifiche allo Statuto sono
ormai indispensabili.
8) Web tv.
Nuovi media devono diventare gli strumenti di comunicazione
di una istituzione che voglia incidere nel dibattito contemporaneo. Una web tv,
concepita come piattaforma multimediale dedicata alla cultura del progetto,
UrbanConText proporrà cronache dalla città contemporanea.
Gruppi di lavoro aperti a tutti gli iscritti affronteranno
questi a altri temi nel tentativo di interpretare l’Ordine come un luogo
veramente aperto alle istanze di tutti gli iscritti, superando finalmente la
negativa identità attuale di una istituzione che si limita a chiedere una tassa
per consentirti di esercitare la professione.
Porte aperte sul
progetto(ciclo di tre dibattiti)
Mercoledì 30 Ottobre ore
18,via Solferino 19
Alberghi: Stupore
onirico o effetto terminal?
Spesso oggi gli alberghi
sono oggi spazi onirici, in cui il viaggiatore vive esperienze forti, tra
musica, colore e aromi. La recepiton è nascosta tra bar e negozi ed è aperta
alla città. Altre volte, invece, non c'è soluzione di continuità tra il
terminal aeroportuale e la hall. Strutture asettiche, ascensori ben in vista e
materiali freddi spingono il viaggiatore a scappare in camera e chiudersi
dentro. Due progettisti attivi nel settore alberghiero in Italia e all'estero
raccontano la loro visione di questi spazi semi pubblici.
Mercoledì 13 Novembre
ore 18,via Solferino 19
Uffici: Privacy o
condivisione?
Come creare un ambiente
di lavoro che favorisca la collaborazione?
Può l'architettura
essere volano di produttività ed efficienza?
Ne parliamo con due
studi di architettura che mettono a confronto la loro esperienza nel continuo
contrasto tra privacy e condivisione.
Alessandro Adamo di DEGW e Andrea Maffei
Mercoledì 4 Dicembre ore
18,via Solferino 19
Ospedali: Nido o stanza
asettica?
Come progettare un
ospedale a misura di paziente? Come plasmare le esigenze tecnologiche e
sanitarie per ottenere il massimo dal punto di vista dell'accoglienza e della
serenità del malato e dei familiari?
Ne parliamo con due
progettisti che presenteranno testimonianze molto diverse tra loro.
Gli incontri sono
coordinati da Maurizio de Caro,Consigliere dell’Ordine degli Architetti della
Provincia di Milano
Mercoledi 6 novembre ore
18.00,via solferino 19.
La nuova serie di Domus.
Ne parlano Paolo
Righetti,Fabbrica del Vapore,DAGAD,Nicola di Battista,direttore di Domus,modera
Maurizio de Caro,consigliere dell’Ordine degli Architetti della Provincia di
Milano
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