sabato 2 febbraio 2019
Aumento del biglietto=diminuzione del traffico?
Se l'obiettivo è disincentivare l'uso delle auto per ridurre inquinamento e congestione occorre combinare la regolamentazione degli accessi con gli incentivi all'uso dei mezzi pubblici. Se passerà l'aumento significherà aver raddoppiato il costo del biglietto in meno di due consigliature, senza tuttavia aver migliorato la cadenza del servizio nelle periferie e nell'hinterland. Non mi sembra il miglior modo per incentivare l'uso dei mezzi pubblici. Per farlo, occorrono scelte politiche strategiche: non aumentare il costo dei biglietti in città e ridurlo fuori, anche perché l'aumento a 1,50 € è recente, coinvolgere tutti i 134 comuni della città metropolitana, presieduta tra l'altro dal sindaco Sala, nelle scelte di programmazione del servizio pubblico nelle sue diverse articolazioni e nella conseguente assunzione di responsabilità, migliorare il servizio in termini di cadenzamento, di sicurezza, di accessibilità, di rete nella radialità metropolitana, smetterla con le opere che interessano solo il centro fino alla circonvallazione della 90/91, smetterla di affidare la programmazione della città solo agli immobiliaristi e a un fondo finanziario come sugli scali ex ferroviari (a proposito di nodi di interscambio), smetterla di pensare ai cittadini come vacche da mungere, cittadini che con il referendum hanno chiesto meno trasporto privato e l'aumento dei trasporti pubblici nelle periferie, ottenendo solo l'Area C perché fa cassa. Occorre ricordare che la nuova metropolitana continua a servire inutilmente un centro già ampiamente servito invece di arrivare a Paullo e a Trezzano togliendo traffico. Occorre ricordare che ATM ha fatto un utile di 39 milioni di euro lo scorso anno e che l’aumento del biglietto prevede un maggior gettito di 50 milioni. È evidente che hanno buon gioco coloro che accusano la giunta Sala di aumentare il biglietto per sistemare il bilancio del Comune, cosa peraltro verosimile. Manca una strategia di interventi combinati per la qualità dell'aria: oltre alla mancanza di una visione effettivamente metropolitana per ridurre il traffico e di attenzione alle periferie anche da questo punto di vista (le periferie dal lunedì al venerdì sono congestionate dal traffico e dalle auto parcheggiate dai city user), non mi sembra di registrare interventi strutturali sulla riduzione delle altre fonti di inquinamento atmosferico: incentivi per la sostituzione delle caldaie (ci sono stati solo per quelle a gasolio e comunque insufficienti) e pannelli fotovoltaici a partire dagli edifici pubblici.
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