martedì 2 aprile 2013
L'indifferenza genera razzismo
Sottoscrivo e faccio girare perché è dall'indifferenza che nasce il razzismo.
Gentile/i ...
come associazioni e cittadini che costituiscono la Rete di amici della comunità rom di via
Idro ci ritroviamo costretti a rivolgere un nuovo appello, più preoccupato di quelli lanciati
in precedenza, affinché l’Amministrazione comunale prenda urgentemente tutte le misure
necessarie per affrontare la grave situazione che si è determinata nel campo.
Come abbiamo più volte denunciato, la situazione del campo, che da oltre un anno è
abbandonato a se stesso, si è ulteriormente deteriorata e presenta gravi problemi di
legalità e di sicurezza. Alcuni membri della comunità rom di via Idro, ben conosciuti dalle
Autorità per i loro comportamenti delinquenziali, stanno commettendo atti di
intimidazione e di violenza che non solo pregiudicano le residue possibilità di convivenza
tra gli abitanti del campo, ma ne mettono a repentaglio la stessa sicurezza. In poco tempo
si è passati dalla minacce, ai pestaggi, alle devastazioni.
Alcune famiglie sono state costrette ad abbandonare precipitosamente il campo e le loro
abitazioni sono state saccheggiate, devastate e date alle fiamme senza che nessuno
(Comune, Prefetto, Questore e Polizia) sia intervenuto per impedirlo. Queste persone hanno
trovato un riparo provvisorio presso conoscenti e non possono rientrare nel campo, perché
questo metterebbe a repentaglio la loro sicurezza e soprattutto quella dei loro figli e nipoti,
tra cui diversi bambini piccoli.
Altre famiglie sono sottoposte a quotidiane intimidazioni e minacce e sono costrette a
tenere chiusi in casa i bambini, nel timore che anche loro possano essere fatti oggetto di atti
di violenza.
Per effetto di questa situazione è fortemente diminuita la frequenza scolastica e si sono
del tutto interrotte le attività volontarie – educative, ricreative e sociali - condotte nel
campo e in particolar modo nel Centro polifunzionale, che è stato fatto a sua volta oggetto
di ripetuti atti di vandalismo e risulta ormai inutilizzabile.
Noi non ci rassegniamo all’esito che in questo quadro pare ineluttabile e cioè la fine di
questa esperienza che pur tra i tanti problemi ha conseguito anche importanti risultati,
tra i quali l’elevatissimo tasso di frequenza scolastica dei bambini e dei ragazzi del campo.
Con questo appello vogliamo ricordare all’Amministrazione le sue responsabilità e gli
impegni presi nei confronti del campo rom di via Idro – un campo comunale e regolare,
abitato da più di vent’anni da persone che sono peraltro cittadini italiani - e più in generale
della Zona 2. Chiediamo che ritorni ad occuparsi del campo, tempestivamente e con
adeguate risorse economiche e umane, riqualificando gli spazi comuni, come è stato più
volte promesso, ripristinando la legalità e le basilari condizioni di sicurezza e vivibilità e
individuando un “gestore” capace e affidabile (e auspichiamo che ciò avvenga attraverso il
coinvolgimento dei cittadini della zona 2 e con il contributo determinante del
Consiglio di Zona). Chiediamo, infine, che al più presto si provveda a convocare le
famiglie del campo, il cui futuro è oggi più che mai incerto, come previsto dal Progetto
Rom Sinti e Camminanti recentemente approvato; e in questo quadro ci permettiamo di
riproporre con forza il Progetto di villaggio sociale e solidale da noi elaborato, che ha
ottenuto il consenso del Consiglio di Zona 2.
La Rete delle associazioni e degli amici della Comunità rom di via Idro
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