ciao, welcome :-)

in questo blog metto un po di tutto se cerchi qualcosa che non trovi chiedimelo

lunedì 23 novembre 2015

I Parchi della Città Metropolitana Milanese, quale gestione? orario corretto


Cari Amici vi ricordo l'incontro di domani  venerdì 27 novembre c.a. alle h. 17.30 l' incontro/dibattito presso la Sala Consigliare della Città Metropolitana di Palazzo Isimbardi via Vivaio, 1 sul futuro governo dei parchi parchi milanesi promosso dal comitato per la città metropolitana partecipata.

grazie e a presto 

Fiorello Cortiana
 


segue la  lettera d'invito
 
Care/i tutti,
agricoltori, cittadini, comitati, imprese, associazioni, rappresentanti istituzionali.
Il Consiglio Regionale ha accolto la richiesta unanime dei Sindaci dei Comuni del Parco Agricolo Sud Milano per lo stralcio dell'articolo 7 dal Progetto di Legge Regionale 260 che prevedeva la fusione del Parco nord con il Parco agricolo sud Milano in favore del Parco regionale metropolitano di cintura verde.
Questa situazione di empasse rivela la necessità di condividere l'evoluzione storica della città di Milano e  del territorio che la circonda, per capirne i tratti identitari che ancora oggi ne caratterizzano le trasformazioni e le funzioni più riuscite.
Resta così aperta la possibilità di definire una gestione razionale dei parchi che interessano la Città Metropolitana distinta dai loro organi di governo che devono essere rispettosi delle differenti nature costitutive delle aree interessate.
E' evidente che la valorizzazione e la buona gestione dei parchi verdi e dei corridoi verdi da realizzare ha una funzione centrale nella definizione della Città Metropolitana come sistema territoriale qualitativo: qualità dei servizi, qualità ambientale, qualità delle infrastrutture, qualità della formazione-ricerca, qualità culturale, qualità amministrativa.
Le aree a parco e i possibili corridoi verdi già oggi producono un valore economico, ambientale e paesaggistico, che interessa direttamente e indirettamente gran parte dei cittadini metropolitani.
Vogliamo condividere con voi la definizione di Milano Metropolitana lungo i secoli e la sua capacità di trasformare una terra d'acque da un limite evolutivo in un vincolo generatore di soluzioni innovative di grande qualità, a partire dalla regimazione delle acque in funzione agricola, al trasporto di merci ed energia.

 
Vogliamo discutere con voi la possibilità di distinguere la gestione dei parchi attraverso una Agenzia Metropolitana dal governo dei Parchi che vive della partecipazione informata di coloro che li vivono.

Per questo vi invitiamo venerdì 27 novembre dalle 17,30 alle 19,30 presso la Sala del Consiglio Metropolitano di Palazzo Isimbardi, via Vivaio 1 Milano.
Alberto Belotti
Fiorello Cortiana
Alberto Ferruzzi                                
Luigi Santambrogio
Comitato per la Città Metropolitana Partecipata

domenica 22 novembre 2015

Responsabilità verso i bambini, la Terra ci è data in prestito dai nostri figli

 Care/i tutti,

vi chiedo di impegnare la vostra attenzione per una buona causa a pochi giorni dalla celebrazione delle Carta ONU per i Diritti dell'Infanzia.
Le educatrici, le suore, i pediatri, gli psicologi, di in servizio pubblico di eccellenza si impegnano tutti i giorni per conciliare la vita di bambini svantaggiati con i diritti previsti dalla Carta ONU per l'Infanzia.
Vogliamo salvare il CAM-Centro assistenza minori di Milano, da 40 anni è l'unica struttura pubblica presente sul territorio nazionale, che accoglie minori 0-6 anni provenienti da situazioni di grave disagio psico-fisico, e bambini a rischio o oggetto di maltrattamenti e abusi per i quali è intervenuto il Tribunale dei Minori. Il CAM offre un servizio di qualità grazie al quale il minore viene assistito da una rete di professionisti (psicologi, pedagogisti, educatori) che offrono al bambino la possibilità di riscattarsi dai suoi vissuti di deprivazioni  e sofferenze. Le Tate Educatrici del CAM svolgono la funzione di restituire fiducia nei confronti dell'adulto ai bambini precocemente delusi dalla vita; all'interno della struttura infatti, i minori trovano quel contesto affettivo familiare dove possono instaurare legami relazionali adeguati e sicuri con educatori che svolgono funzioni genitoriali lungo le 24 ore. La peculiarità del centro è la cura e l'assistenza del bambino della fascia 0-3 anni, in particolare del neonato fin dalle sue dimissioni dall'ospedale e di bambini portatori di handicap anche gravi che, se non fossero presi al CAM, verrebbero messi in una comunità per disabili. Al CAM invece, proprio questi bambini vengono accompagnati nel loro percorso terapeutico senza però trascurare l'aspetto affettivo di una famiglia, aspetto fondamentale per far sì che il recupero sia più veloce ed efficace. L'eccellenza del centro ha fatto assegnare al CAM non solo minori della città ed hinterland milanese (l'80 % )ma anche bambini da varie provincie italiane. Una eccellenza dovuta alla natura pubblica del servizio, che permette a educatrici e operatori di condividere lo stesso progetto indipendentemente dalla loro fede religiosa e dal loro orientamento politico. Chiediamo che le istituzioni ragionino con la testa e con il cuore. Chiediamo un senso di responsabilità e di cooperazione tra Comune, Città Metropolitana, che hanno lo stesso sindaco,  e Regione per permettere la continuità di un servizio pubblico eccellente. Chiediamo una analisi seria e una razionalizzazione dei costi che non hanno a che vedere con la pratica educativa, pedagogica ed psicologica, e la verifica di fattibilità delle forme amministrative che consentano il rilancio di questo servizio pubblico unico ed esemplare.

a presto

Fiorello Cortiana

Aiutateci a salvare il CAM-Centro Assistenza Minori di Milano

https://drive.google.com/open?id=0B-ZwOh1IVa2-cWdXU1YwOHFyNUU

martedì 17 novembre 2015

L'intelligenza connettiva al servizio della libertà.

L'intelligenza connettiva al servizio della libertà. Bravi!
Never give up
http://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/opparis-anonymous-siamo-sulle-tracce-dei-terroristi-e-non-ci-fermeremo/218526/217727?ref=tblvhttp://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/opparis-anonymous-siamo-sulle-tracce-dei-terroristi-e-non-ci-fermeremo/218526/217727?ref=tblv

venerdì 13 novembre 2015

Il cittadino milanese accoltellato, perché definirne l'appartenenza


Comprensibilmente e giustamente Andrée Ruth Shammah scrive :"Perché non si dice 'accoltellato' uomo dell'ONU? e nell'articolo Si Può also read Che era di religione ebraica ... Si e mai letto 'accoltellato a Milano un cattolico' Sulle prime pagine di un giornale? Ecco. Per Capire ". 
Capisco la SUA Reazione, e ieri sera DOPO Aver espresso Sui social network la mia solidarietà al" Membro della Comunità Ebraica di Milano "riflettuto ho Silla definizi una e Sulle maiuscole Che ho utilizzato. Credo Che Non Sia mai eccessiva L'attenzione in particolare. Se un pazzo con il machete ammazza i primi Che capitano, indipendentemente Dalla Loro etnia e religione, Nella periferia milanese, e Una Questione Che riguarda l'Efficacia dei servizi sociali, Diverso E Il Rischio di Essere colpiti da integralisti Che, in modo preordinato o per emulazione, non prendono un Caso.

domenica 8 novembre 2015

CAM-Centro Assistenza Minori, tocca ai bambini spiegare il senso della Città Metropolitana

Tocca ai bambini più esposti segnalarci i paradossi della Città Metropolitana: dualismi, schizofrenie e sensibilità tarata sulla spending review. Il CAM, Centro assistenza minori di Milano, da 40 anni è l'unica struttura pubblica presente sul territorio nazionale, che accoglie minori 0-6 anni provenienti da situazioni di grave disagio psico-fisico, e bambini a rischio o oggetto di maltrattamenti e abusi per i quali è intervenuto il Tribunale dei Minori. Il CAM offre un servizio di qualità grazie al quale il minore viene assistito da una rete di professionisti (psicologi, pedagogisti, educatori) che offrono al bambino la possibilità di riscattarsi dai suoi vissuti di deprivazioni  e sofferenze. Le Tate Educatrici del CAM svolgono la funzione di restituire fiducia nei confronti dell'adulto ai bambini precocemente delusi dalla vita; all'interno della struttura infatti, i minori trovano quel contesto affettivo familiare dove possono instaurare legami relazionali adeguati e sicuri con educatori che svolgono funzioni genitoriali lungo le 24 ore. La peculiarità del centro è la cura e l'assistenza del bambino della fascia 0-3 anni, in particolare del neonato fin dalle sue dimissioni dall'ospedale e di bambini portatori di handicap anche gravi che, se non fossero presi al CAM, verrebbero messi in una comunità per disabili. Al CAM invece, proprio questi bambini vengono accompagnati nel loro percorso terapeutico senza però trascurare l'aspetto affettivo di una famiglia, aspetto fondamentale per far sì che il recupero sia più veloce ed efficace. L'eccellenza del centro ha fatto assegnare al CAM non solo minori della città ed hinterland milanese (l'80 % )ma anche bambini da varie provincie italiane. Una eccellenza dovuta alla natura pubblica del servizio, che permette a educatrici e operatori di condividere lo stesso progetto indipendentemente dalla loro fede religiosa e dal loro orientamento politico Regione Lombardia partecipa al pagamento di una parte della retta, secondo tabelle istituzionali che determinano quattro livelli di gravità, contribuisce anche il Comune di Milano.  Ora la struttura che può accogliere fino a 42 bambini suddivisi in 6 casette ha dovuto rifiutare le richieste per 20 minori. Al mancato reintegro, negli ultimi anni, del personale uscente , che ha portato alla chiusura di due casette, si è aggiunta la decisione del legislatore che nella legge per le città metropolitane non ha riconosciuto la funzione svolta dal CAM come fondamentale. Non l'ha proprio considerata, forse perché unica in Italia, ma non è neanche una funzione dei comuni, né della Regione. Insomma, questi bambini sono scomparsi dalle norme burocratiche ma non possono essere assenti per chi ha responsabilità pubbliche. Non possiamo arrenderci allo scaricabarile tra istituzioni, né accettare la privatizzazione del servizio come scambio elettorale, neppure pensare di dissipare il sapere è la sapienza accumulate dalle educatrici nei decenni mandandole dietro alle scrivanie di altri uffici. Non ci aspettiamo da parte dei decisori pubblici la stessa passione di chi opera con i bambini al CAM ma auspichiamo una sensibilità non burocratica e pretendiamo un senso di responsabilità e di cooperazione tra Comune, Città Metropolitana, che hanno lo stesso sindaco,  e Regione per permettere la continuità di un servizio pubblico eccellente. Di questo e del senso della Città Metropolitana discuteremo domani alle 18,00 al Circolo della Stampa.
                            Fiorello Cortiana 
          Coordinamento RSU Città Metropolitana