ciao, welcome :-)

in questo blog metto un po di tutto se cerchi qualcosa che non trovi chiedimelo

mercoledì 30 novembre 2011

Boeri sotto tutela

Pisapia conferma Boeri alla Cultura Niente Expo e “tutela” del partito “Saremo il primo controllore, rigoroso, della lealtà e del rispetto della collegialità” da parte di Boeri, ha detto il capogruppo PD Carmela Rozza. Un raffinato passo avanti, nel 1969 i dissidenti del Manifesto venivano espulsi. Avanti, verso il Medio Evo.

Tangente e rifiuti, tutto come prima

Il vicepresidente del consiglio della Regione Lombardia, Franco Nicoli Cristiani (Pdl), è stato arrestato all'alba dai carabinieri di Brescia.I reati contestati sono traffico organizzato di rifiuti illeciti e corruzione. Dopo le denunce e l'azione di governo verde, regionale e nazionale, tutto in lombardia è tornato come prima. Una sola novità, la presenza organizzata della n'drangheta.

martedì 29 novembre 2011

Milano e Durban

Conferenza sul Clima a Durban mentre i comuni della Grande Milano e la Provincia non riescono a produrre una strategia per limitare le emissioni ed il traffico. Occorre una iniziativa "glocal" del Ministro dell'Ambiente per attivare in modo stringente le autonomie locali e per dare concretezza agli impegni della conferenza ONU.

Il clima cambia, la politica no. | Greenpeace Italia
www.greenpeace.org
On. ministro dell'Ambiente apprendo con piacere che parteciperà alla conferenza ONU sul Clima a Durban, in Sud Africa, dal 28 novembre al 9 dicembre. L'aumento dei fenomeni climatici estremi, come le tragiche alluvioni a Genova, Roma e Messina, sono chiari segnali che anche noi siamo vittime dei cam...

Magri e Tutino

Il mio Saluto a Magri e Tutino, due inquieti e ingovernabili come è necessario essere.

lunedì 28 novembre 2011

Le nostre baruffe chiozzotte

Perché ridurre la questione Pisapia-Boeri a fatto personale ed incompatibilità di carattere, con il PD che avrebbe il ruolo di mediatore saggio? La questione è politica e riguarda l'idea di città come i referendum hanno indicato. Mentre noi cittadini siamo ridotti a spettatori e tifoserie. Non giocate con Milano.
Fiorello

venerdì 25 novembre 2011

A che punto è l'attuazione dei 5 Referendum per Milano?

INVITO
Attuare i 5 referendum
per cambiare Milano.
A che punto siamo?
sabato 3 dicembre 2011 – ore 10 – 18
Milano, sala convegni Palazzo Reale – Piazza Duomo 14, 3 piano



MATTINA

10.00 Aprono e presiedono

Edoardo Croci – presidente Milanosimuove
Marco Cappato – segretario Milanosimuove

Interviene
Davide Corritore – direttore generale Comune di Milano

10.30 Primo referendum: Dimezzare traffico e smog

Pierfrancesco Maran, assessore mobilità, ambiente, arredo urbano, verde Comune di Milano
Andrea Poggio, vicedirettore Legambiente (in collegamento via skype)
Maria Berrini, amministratore unico AMAT (in collegamento via skype)
Fabio Casiroli, Systematica
Anna Gerometta, Genitori antismog
Paolo Crosignani, Istituto dei tumori
Carlo Monguzzi – presidente Commissione mobilità, ambiente, arredo urbano, verde Comune di Milano

11.30 Secondo referendum: Raddoppiare alberi e verde pubblico

Enrico Fedrighini, portavoce Milanosimuove
Andreas Kipar, paesaggista
Francesco Borella, consigliere Italia Nostra Milano
rappresentante WWF Lombardia

POMERIGGIO

14.30 Terzo referendum: conservare il parco EXPO

Stefano Boeri, assessore alla cultura e all’EXPO Comune di Milano
Eliot Laniado, Politecnico di Milano
Stefano Pogutz, direttore master Mager – Università Bocconi
Franco Morganti, Network Economy
Federico Oliva, presidente INU (in collegamento via skype)

15.30 Quarto referendum: energia pulita

Lucia De Cesaris, assessore all’urbanistica Comune di Milano
Carlo Montalbetti, direttore Comieco
Marzio Galeotti, Università degli Studi di Milano e Iefe – Università Bocconi
Claudio De Albertis, presidente Assimpredil
Renato Ravanelli, direttore generale A2A
Isabella Goldmann, architetto

16.30 Quinto referendum: riapertura dei Navigli

Guido Rosti, geologo e scrittore
Empio Malara, presidente Amici dei Navigli
Antonello Boatti, Politecnico di Milano
Enrico Marcora, consigliere regionale
Antonello Boatti, Politecnico di Milano
Fiorello Cortiana, Internet Governance Forum Italia
Stefano Rolando, IULM

17.30 Conclusioni

Marco Cappato – segretario Milanosimuove
Enrico Fedrighini – portavoce Milanosimuove
Edoardo Croci, presidente Milanosimuove



E’ stato invitato il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia.
Al termine di ogni sessione è previsto il dibattito con il pubblico.




Evento organizzato da:
Il Gruppo Consiliare Radicale – Federalista europeo – Comune di Milano in collaborazione con Comitato Promotore "MilanoSìMuove”



RSVP infomilanosimuove.it, tel.02.884.50276


www.milanosimuove.it

giovedì 24 novembre 2011

l'Europa, il giudice e i provider

Ah l'Europa :-) La Corte di giustizia dell'Unione Europea ha emesso oggi 24 novembre 2011 una sentenza storica che vieta ai Giudici nazionali di imporre l'introduzione a carico degli Internet Service provider di qualsiasi filtro tecnologico in grado di prevenire scaricamenti di files musicali e cinematografici da internet.

Il diritto dell'Unione vieta un’ingiunzione di un giudice nazionale diretta ad imporre ad un fornitore di accesso ad Internet di predisporre un sistema di filtraggio per prevenire gli scaricamenti illegali di file

Un'ingiunzione di tale genere non rispetta il divieto di imporre a siffatto prestatore un obbligo generale di sorveglianza né l'esigenza di garantire un giusto equilibrio tra il diritto di proprietà intellettuale, da un lato, e la libertà d'impresa, il diritto alla tutela dei dati personali e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni, dall'altro

mercoledì 23 novembre 2011

I bambini che nascono qui.

I bambini nascono per essere felici e avere dignità. Perché i bambini che nascono in Italia non dovrebbero essere italiani? Per le speculazioni del partito della paura leghista che prova l'ennesima speculazione elettorale su di loro?

lunedì 21 novembre 2011

IULM 2 dicembre, L'Informazione, l'Universo, la Vita

IULM venerdì, 2 dicembre 2011 9,15-17,30
L'informazione, l'universo, la vita
Venerdì 2 dicembre 2011, presso l'Aula Magna dell'Università IULM di Milano, si terrà il convegno “L'informazione, l'universo e la vita”. Tra i protagonisti dell'incontro, oltre al rettore della IULM Giovanni Puglisi, presidente della Commissione italiana dell Unesco, Ervin Laszlo, fondatore del Club di Budapest e Rettore della Giordano Bruno Global Shift University di Washington, Filosofo della Scienza e “padre” dell'olismo, già membro dell'Unesco, Fiorello Cortiana, amministratore in Lombardia 1992-1994, membro del Parlamento italiano come il senatore 1996-2006, delegato italiano al WSISIGF ONU, OLPC Goodwill Ambassador,Pier Mario Biava, medico, che per primo ha aperto la strada della riprogrammazione delle cellule staminali tumorali, via ora ritenuta corretta e pertanto percorsa dai maggiori ricercatori del mondo, con prospettive di cambiamento radicale non solo nell'approccio al cancro, ma alla medicina in generale,Attilio Speciani, Direttore Scientifico Eurosalus, docente Università di Milano e Bologna. Emilio Del Giudice, Vicepresidente della Fondazione Omeopatica Italiana, svolge attività di ricerca in seno all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Milano (INFN). fisico, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’International Institute of Biophysics di Neuss (Germania). Giulio Sapelli, economista ricercatore emerito presso la Fondazione Eni Enrico Mattei e docente presso l'Università di Milano. Layla Pavone, Presidente Onorario di Iab Italia, l'associazione internazionale dedicata allo sviluppo della comunicazione pubblicitaria interattiva. Monica Centanni, , coordina le attività del Centro studi classicA – Iuav “Architettura, civiltà e tradizione del classico".Dirige la rivista on line “Engramma. La tradizione classica nella memoria occidentale”.
La partecipazione al confronto di giornalisti come Marina Terragni. Luca Poma, Cipriana Dall’Orto, Gioia Locati, imprenditori e manager come Alessandro Pizzoccaro e Enrico Fiorentin, dirigenti RAI come Michele Mezza, Andrèe Ruth Shammah regista teatrale, scienziati come Alberto Tedeschi e attrici-conduttrici come Geppi Cucciari ha due ragioni. Quella di legare la riflessione intorno al necessario cambio di paradigma alla dimensione quotidiana dei costumi e dei consumi e quella di generare una nuova visione, più complessa e più sensibile, proprio a partire dalla relazione di linguaggi espressivi differenti.
Lo stesso buffet della giornata sarà una coerente dimostrazione di come alimentarsi in modo salutare e gustoso, secondo la Dieta GIFT del dott. Speciani.

La partecipazione è gratuita, ma è necessaria la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni, contattare la segreteria organizzativa: Erredieffe - Comunicazione Eventi Tel. 02 66114397 - 02 66115408 info@saporedelsapere.it www.saporedelsapere.it
INDIRIZZO:Via Carlo Bo, 1 – Milano- Metro Romolo
Il Programma
L’informazione, l’universo e la vita
Ore 09.15: Registrazione
Moderatori: Ervin Laszlo e Fiorello Cortiana
Ore 09.45 Saluto
Giovanni Puglisi – Rettore della Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM
Ore 10.00: L’Informazione del Campo Akashico e l’origine dell’Universo
Ervin Laszlo - Filosofo della Scienza, Presidente Club di Budapest
Ore 10.30 L’Informazione e l’ Equilibrio Dinamico dell’ Ecosistema
Fiorello Cortiana – Condividi la Conoscenza, Senatore della Repubblica per due
legislature
Ore 10.50: Reti sociali e Mondo Economico
Giulio Sapelli - Professore Università di Milano
Ore 11.10: Informazione e Reti Sociali
Luca Poma – Giornalista
Ore 11.30: Reti Sociali e Politiche Concrete di Responsabilità Sociale di Impresa
Alessandro Pizzoccaro - Presidente Guna SpA
Ore 11.50: Sintomatologia della pubblicità del nuovo Millennio ovvero “The New Normal”
Layla Pavone – Presidente Onorario IAB Italia Forum e CEO Isobar
Ore 12.10: I cambi di paradigma nella storia e nelle culture antiche
Monica Centanni - Università Ca’ Foscari Venezia
Ore 12.30: Un invito ad un pranzo salutare
Attilio Speciani - Allergo-immunologo, docente Università Milano e Bologna,
direttore Eurosalus
Ore 12.40: Buffet
PROGRAMMA MATTINA
Moderatori: Pier Mario Biava e Rossella de Focatiis
Ore 14.00: Il Senso e l'Origine della Vita: La malattia come patologia della Comunicazione e le terapie informazionali
Pier Mario Biava - Medico - Istituto di Ricovero e Cura a carattere Scientifico
Multimedica Milano
Ore 14.20 L’apporto informativo degli alimenti e la dieta di segnale
Attilio Speciani - Allergo-immunologo, docente Università Milano e Bologna, direttore
Eurosalus
Ore 14.40:
L’acqua informata
Alberto Tedeschi – Fisico e Nicola Del Giudice - Medico
Ore 15.10: La regolazione dell’informazione nei sistemi viventi: sistemi complicati e sistemi
complessi
Fabio Burigana - Medico, Presidente AMEC-Trieste
Ore 15.30: L’informazione e la malattia nella visione antroposofica
Sergio Maria Francardo - Medico Antroposofo
Ore 15.50: Il cambiamento del segnale nella comunicazione comica negli ultimi anni
Geppi Cucciari – Attrice
Ore 16.10: La crisi sistemica del paradigma della modernità e la necessità del cambiamento
Marina Terragni – RCS Corriere della Sera; Cipriana Dall’Orto – Donna Moderna;
Gioia Locati – Il Giornale; Frieda Brioschi – Wikipedia; Layla Pavone – Presidente
Onorario IAB Italia Forum; Andrée Ruth Shammah – Regista Teatro Franco Parenti;
Ervin Laszlo – Club di Budapest; Enrico Fiorentin – CEO di GEK
Modera: Michele Mezza – Ideatore RAI – News 24
Ore 17.30: Trasferimento alla Cascina Cuccagna dove si inaugura la mostra:
“SCINTILLASCOPY: DALL’INFORMAZIONE ALLA FORMA” di Maura Biava e Dike Blair a cura della Galleria Alessandro De Marchartecipazone è gratuita. La prenotazione è obbligatoria al numero 02 66114397 o info@saporedelsapere.it
PROGRAMMA POMEL’INFORMAZIONE, L’UNIVERSO E LA VITA
In un’epoca di cambiamento come la nostra abbiamo bisogno di una nuova visione che cambi la
conoscenza specialistica, inserendola nel paradigma scientifico della complessità in una prospettiva
olistica. L’universo è un sistema che si evolve con una sua logica e una direzione. L’azione
dell’uomo quando ignora le relazioni sistemiche con le quali essa interagisce da’ luogo a quelle che
chiamiamo catastrofi. Ciò accade con l’ambiente e la biosfera, con la riduzione della biodiversità,
così come accade sul piano culturale e sociale con gli integralismi e i genocidi che si mettono in atto
nel mondo. Il cambiamento di paradigma è il cambiamento del comportamento e dello sguardo sul
vivente e sulle relazioni sociali. La profonda interazione tra l'uso dei segnali, dei messaggi e delle
informazioni non solo per l'organismo umano ma anche per l'organismo sociale, per la comunità e
per la società è alla base dell'incontro tra esperienze e discipline differenti. La comprensione di
questa espansione culturale sta interessando tanto il mondo scientifico e le esperienze terapeutiche
legate alla salute umana, quanto quelle legate alla salute sociale e alle relazioni nell'era digitale.
Questa è la grande speranza del nostro mondo: che possa cambiare la mentalità, cambiare la
coscienza e che ci si muova verso una prospettiva olistica. Questo cambiamento consentirebbe
all’impresa di creare un mondo sostenibile e di muoversi verso un’utopia possibile. La ricerca
dell’integralità, nel cibo, nella medicina, nello stile di vita, nella maniera di interazione tra le
persone e con la natura, l'acquisizione della conoscenza da parte di ognuno di essere parte di una
rete più ampia di relazioni e di conoscenze apre una nuova era culturale e valoriale in questo
momento di crisi epocale. La speranza è che nasca una nuova coscienza che abbia come valore
supremo il rispetto di ogni essere vivente e dell'ambiente , rispetto che garantisce la saggezza
sistemica, la cui carenza prepara le catastrofi.
La Giordano Bruno GlobalShift University è una istituzione umanistica online, impegnata a
creare agenti del cambiamento, informati ed etici, che portano una nuova coscienza, una voce fresca
e attuale di pensiero alla comunità globale, trasformando paradigmi obsoleti e favorendo la cocreazione
di un mondo equo, responsabile e sostenibile.
IULM ha ospitato diversi incontri sulla condivisione della conoscenza, la cultura informazionale e i
diritti digitali. Il 2 dicembre 2011, dalle ore 9.15 alle ore 17.30, questo dialogo prosegue intorno alla
relazione informazionale del vivente tra sfera biologica, dalla dimensione cellulare al rapporto
corpo-mente, e sfera antropologica, a partire dal rapporto tra pensiero, evoluzione, comunicazione.

giovedì 17 novembre 2011

il Monti Digitale

Monti: "Occorre infine operare per raggiungere gli obiettivi fissati in sede europea con l’agenda digitale". La prima volta che l'agenda digitale fa la sua comparsa nel discorso di fiducia di un un governo italiano. Vuoi vedere che ha letto la lettera mandatagli dall'IGF? Wow ;-)

dopo l'IGF Italia

“Anche mia nonna non sapeva usare il computer: ha imparato. E’ stato grazie al tam tam sui social media come Twitter, Facebook e i blog che il 30% della popolazione tunisina che ha accesso a Internet ha potuto condividere le ragioni delle proteste e le denuncie della censura e della repressione.” Il blogger tunisino Slim Amamou, all’Internet Governance Forum di Trento (http://www.igfitalia2011.it/), ha fatto un emozionante resoconto della condivisione di competenze e di informazioni che ha dato corpo alla domanda e alla partecipazione alla lotta di liberazione. Grazie alla rete digitale in Tunisia Si è messo in moto un passa parola virale e per nulla virtuale che ha portato la gente comune a capire che la caduta del regime era possibile. Una viralità che non ha conosciuto confini e sta ormai interessando la tetragona e sanguinaria dittatura siriana.
Dal 10 al 12 di novembre a Trento si è svolta l’edizione italiana dell’IGF mondiale che le nazioni Unite hanno organizzato quest’anno a Nairobi-Kenya dove, oltre ogni luogo comune, è stato rilevato che Internet non è globale ma esclude il 68,9% della popolazione mondiale. Del resto non solo in Tunisia ma anche da noi il governo uscente ha reiteratamente attaccato la libertà di espressione in rete, con la proposta di decreti che proponevano norme censorie su siti e blog, portando Wikipedia al blocco del sito e suscitando la reazione di oltre 400.000 firmatari di una specifica petizione. Internet come spazio pubblico dunque, oggetto di conflitti per il suo controllo e l’affermazione di diritti costitutivi.
A Trento Stefano Rodotà ha illustrato la proposta di modifica costituzionale all’articolo 21 affinché “Tutti hanno uguale diritto di accedere alla rete Internet, in condizione di parità, con modalità tecnologicamente adeguate e che rimuovano ogni ostacolo di ordine economico e sociale.”. Internet è un sistema e volano per la produzione di valore, dato che l’economia digitale rappresenta già il 2% del PIL, 30 miliardi di euro dell’economia nazionale e, negli ultimi quindici anni, ha creato oltre 700.000 posti di lavoro specifici. Per questo aziende come Telecom, Vodafone e Microsoft, a gennaio, hanno sottoscritto un appello affinché la politica adottasse un’Agenda Digitale, in un paese dove solo il 55,9% degli adulti possiede un computer e dove i giovani nati nell’era digitale non trovano politiche pubbliche che non declinino la flessibilità come precarietà, la condivisione come contraffazione, il credito di imposta di chi investe in ricerca come assistenzialismo elusivo e l’accesso alla banda larga come privilegio.
Infatti nell’emendamento alla legge stabilità ogni riferimento allo sviluppo della banda larga in Italia è scomparso, come i fondi a essa destinati. Eppure è evidente che e-commerce, Voip, servizi bancari e finanziari e servizi amministrativi online già oggi sono un fattore di innovazione e sviluppo. Oltre spread tra i rendimenti dei titoli tedeschi e dei titoli di stato italiani c’è anche uno Spread Digitale che separa l’Italia dal resto d’Europa, condannando l’Italia alla posizione di coda nelle classifiche internazionali sulla banda ultra larga. La Commissione Europea nella Strategia 2020 afferma che investire in banda ultra larga e nuove tecnologie è prioritario per tornare a crescere e superare l’attuale, dura, crisi economica. Lo studio che Ericsson ha illustrato a Trento afferma che il raddoppio della velocità di connessione a banda larga genera un aumento del PIL dello 0,3%.
Lo Spread Digitale prodotto dall’inazione del governo Berlusconi ha ormai raggiunto livelli economicamente insostenibili, da qui l’appello dell’Internet Governance Forum (IGF) di Trento al professor Mario Monti affinché non si aspetti il superamento della crisi economica per investire nel digitale, perché lo sviluppo dell’economia digitale è una delle condizioni imprescindibili per il superamento stesso della crisi. L’IGF dice a Monti che “Il Paese non può continuare a rimanere politicamente emarginato rispetto a questi temi. Sono state abbandonate le iniziative che, grazie anche a documenti sottoscritti con altri stati, avevano fatto del nostro paese un indiscusso protagonista dell’iniziativa per un Internet Bill of Rights nel quadro degli Internet Governance Forum promossi dalle Nazioni Unite. A fronte di questo ruolo, negli ultimi anni l’Italia è stata mortificata dall’inazione e da ripetuti tentativi di limitare la libertà in rete e lo sviluppo dell’economia digitale”.
L’accesso alla rete e la sua neutralità, uno statuto del lavoro che su essa si svolge, la partecipazione informata ai processi deliberativi, la conoscenza come bene comune globale condiviso, sono questioni che riguardano la sfera economica e civile di un paese più consapevole e trasparente, capace di riscatto ed equità per “Tornare a essere elemento di forza e non di debolezza in Europa”, come ha proposto Mario Monti. All’IGF di Trento rappresentanti delle imprese, dell’associazionismo, dell’accademia, delle amministrazioni locali, italiani e non, hanno confrontato esperienze e condiviso proposte, dimostrando così le potenzialità di contributo economico, civile e ambientale di una comunità aperta e inclusiva come l’IGF può essere.

martedì 15 novembre 2011

Stati Generali dell'Innovazione

Comunicato Stampa

Un Ministro con delega all'Agenda Digitale Italiana:
necessario un impulso forte e chiaro per la strategia digitale del Paese

L’associazione statigeneralinnovazione.it si associa a quanto richiesto in questi giorni dall'Internet Governance Forum Italia perché l'Agenda Digitale Italiana sia tra i punti prioritari del governo che si sta formando e sia nominato un ministro con delega all'economia digitale e all'innovazione.

L'associazione statigeneralinnovazione.it ritiene che le migliori opportunità di crescita per il nostro Paese siano offerte dal sostegno all'innovazione come opportunità di sviluppo delle imprese, dallo sviluppo della banda larga e dall’abbattimento del digital divide di natura sociale, territoriale e generazionale, dal rinnovamento dello Stato attraverso l’Open Government, dalla valorizzazione della creatività, riconoscendo ai lavoratori della conoscenza ed in particolare alle nuove generazioni un ruolo fondamentale per la ripresa del sistema Italia.

Per questa ragione chiediamo al Presidente del Consiglio incaricato prof. Mario Monti di prevedere una delega governativa esplicita per la definizione e l'attuazione di una strategia digitale per il Paese, la cui assenza pesa come un macigno sulle possibilità di uscita dalla crisi.
Il ministro a cui sarà assegnata questa responsabilità avrà il contributo e il sostegno di tutti gli stakeholders dell'innovazione, per i quali l'iniziativa degli Stati Generali dell'Innovazione vuole costituire un punto di riferimento e prima di tutto un luogo di incontro e di confronto, anche con la Consulta Permanente degli Stati Generali dell'Innovazione, in fase di costituzione.

Gli Stati Generali dell'Innovazione



L'iniziativa degli Stati Generali dell'Innovazione (www.statigeneralinnovazione.it)
è promossa da un network di associazioni, aziende e privati cittadini che credono che le migliori opportunità di crescita per il nostro Paese siano offerte dalla creatività dei giovani, dal riconoscimento del merito, dall'abbattimento del digital divide, dal rinnovamento dello Stato attraverso l'Open Government.

domenica 13 novembre 2011

B. Ricomincia dalla casella del 1994

Il messaggio TV di B. non e' un commiato. Con le dimissioni prova a proporsi/vendersi come colui che riformerà l'Italia, come se in questo quasi ventennio avesse governato qualcun altro. Ha alimentato l'anti-politica e di nuovo prova a farsene paladino, interprete e rappresentante. Aspettiamoci di tutto e non facciamo gli spettatori.

Banche e finanza

Banche e finanza mondiale hanno prodotto la crisi alimentando bolle e manovre speculative, derivati vuoti, così come vari bond. Ora si presentano come coloro che danno la direzione. Occupi Wall Street indica e denuncia queste responsabilità,quelle che lo stesso Obama non e' riuscito a regolamentare. Il vuoto di politica in Europa non può essere colmato che dagli europei, come e' avvenuto nel secolo delle dittature.
In Italia viviamo un passaggio agonico che può generare una svolta sostenibile, socialmente e ambientalmente, se ognuno fa' un passo avanti, se smette la pigrizia del telespettatore tutto zappino e commenti. Facciamo la nostra parte e contribuiamo così a fare un'Europa politica.

venerdì 11 novembre 2011

Lettera a Mario Monti

   Cari tutti,

  Questa e' la lettera che l'Internet Governance Forum Italia in corso a Trento ha inviato al Prof.Monti,
divulgate come credete

  Ciao

 Fiorello

Al Professor Mario Monti, Senato della Repubblica

Crisi: per la crescita il nuovo governo deve affrontare lo “spread digitale”

Gentile Professore,

Non abbiamo bisogno di ricordarle l’importanza di Internet, spazio di libertà globale, strumento di organizzazione politica e sociale, sostegno indispensabile dell’economia. Lo “spread digitale” dell’Italia nei confronti dei principali paesi del mondo ha ormai raggiunto livelli insostenibili anche per la tenuta economica nazionale. Ancora più preoccupante, anche in queste ore di straordinaria apprensione per la situazione finanziaria del Paese, è il persistere di una condizione di inconsapevolezza politica e di inazione governativa nell’affrontare tale ritardo che pregiudica gravemente le nostre possibilità di crescita e di sviluppo. In particolare, l’incapacità di affrontare i problemi legati alla diffusione della banda larga è indegna di un paese che voglia restare in Europa.

Non si può aspettare il superamento della crisi economica per investire nel digitale, perché, come sancito dalla Commissione Europea nella Strategia 2020, lo sviluppo dell’economia digitale è una delle condizioni imprescindibili per il superamento stesso della crisi.

Nonostante i ritardi, l’economia digitale rappresenta già il 2% del PIL dell’economia nazionale e, negli ultimi 15 anni, ha creato oltre 700.000 posti di lavoro. Internet non può essere più ignorata. Il Paese non può continuare a rimanere politicamente emarginato rispetto a questi temi. Sono state abbandonate le iniziative che, grazie anche a documenti sottoscritti con altri stati, avevano fatto del nostro Paese un indiscusso protagonista dell’iniziativa per un Internet Bill of Rights nel quadro degli Internet Governance Forum promossi dalle Nazioni Unite. A fronte di questo ruolo, negli ultimi anni l’Italia è stata mortificata dall’inazione e da ripetuti tentativi di limitare la libertà in rete e lo sviluppo dell’economia digitale.

L’Internet Governance Forum Italia 2011 si rivolge a Lei affinché un nuovo governo si impegni concretamente, anche attraverso la nomina di un ministro se necessario, per la piena implementazione di un’agenda digitale in conformità con quanto stabilito dall’Europa. Richiamiamo in particolare l’attenzione sull’accesso ad Internet come diritto fondamentale della persona, come già riconosciuto da costituzioni, leggi nazionali e risoluzioni del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa; sul riconoscimento in via di principio della conoscenza come bene comune globale; sulla garanzia della neutralità della rete in relazione ai flussi di dati; sulla definizione di uno statuto del lavoro in rete.

 

 

 

 

L'opportunità dell'IGF aTrento

Dopo l'appuntamento mondiale a Nairobi in Kenia, si e' aperta a Trento la quarta edizione nazionale dell'Igf-Internet Governance Forum  http://www.igfitalia2011.it/. Centinaia di esperti e rappresentanti di imprese, amministrazioni locali, associazioni e Partite IVA della Conoscenza si confrontano all'interno di quattro macroaree tematiche dedicate a "Tecnologia e ricerca", "Società e cultura", "Diritti e doveri" ed "Economia e condivisione", con la possibilità di confronto libero su ulteriori questioni. A Trento si rifletterà sulle esperienze nazionali ed europee del Partito Pirata, della promozione della "Direttiva Europea di iniziativa popolare" sulle libertà digitali, utilizzando l'opportunità offerta dall'articolo sulla Citizen Initiative del Trattato Costituzionale Europeo. L'Italia ha avuto un ruolo attivo di stimolo e suggestione a partire dalla seconda sessione del Summit dell'ONU sulla Società dell'Informazione-WSIS a Tunisi con la proposta di una Carta dei Diritti della Rete e con il partecipato incontro internazionale sui diritti e la rete tenutosi a Roma prima dell'IGF di Rio, dove firmo' una specifica dichiarazione congiunta con il Governo Brasiliano. Il Brasile ha poi avviato il percorso di modifica costituzionale mentre il nostro governo metteva fine all'azione internazionale della commissione presieduta da Stefano Rodota' e ignorava la sua proposta di integrazione dell'art.21 della Costituzione "Tutti hanno eguale diritto di accedere alla Rete Internet, in condizione di parità, con modalità tecnologicamente adeguate e che rimuovano ogni ostacolo di ordine economico e sociale". Nel crepuscolo di Berlusconi la necessita' di politiche capaci di coniugare innovazione e lavoro affidano all'appuntamento trentino una responsabilità significativa affinché regole-welfare-infrastrutture-partecipazione-credito per la società e l'economia della conoscenza si impongano come costitutive di un rilancio competitivo dell'Italia. Di fronte all'ignoranza digitale di un Governo che ha tolto i soldi stanziati per la Banda Larga e ha reiteratamente cercato di mettere sotto controllo la condivisione disintermediata di conoscenza e informazioni, attraverso proposte di legge per limitare le intercettazioni, ha preso corpo una consapevolezza diffusa. Agenda Digitale, Stati Generali dell'Innovazione, Wikitalia, sono le denominazioni/affermazioni di azioni propositive che vogliono contribuire a colmare l'assenza di una politica pubblica della conoscenza e della partecipazione al piu' ampio spazio pubblico mai avuto a disposizione dall'umanità. Se non si supera l'ignoranza digitale della classe politica non e' possibile superare l'analfabetismo digitale da cui sono affetti gli italiani.  I giovani attivisti nordafricani e mediorientali hanno dimostrato le potenzialità della rete per una democrazia partecipata, così come ha fatto Obama alle scorse primarie, e' altresì evidente l'uso repressivo della profilazione dei naviganti consentita dalla tracciabilita' dei loro punti di vista e delle loro azioni grazie alla pervasività digitale. La definizione di regole e garanzie per la Rete, neutralità-accessibilità-condivisione-apertura e libertà per i suoi alfabeti e le sue grammatiche di algoritmi, diventa una questione politica che riguarda tutti, perché riguarda la natura delle relazioni nelle nostre società. Per questo e' oggetto di contesa, per questo e' necessaria l'azione consapevole di un blocco sociale dell'innovazione qualitativa, composto e partecipato da tutti gli stakeholders in gioco. Per una societa' piu' responsabile e sostenibile. L'IGF di Trento, i suoi temi e i suoi partecipanti possono dare un contributo importante alla sua costituzione.

giovedì 10 novembre 2011

Facciamo la nostra parte qui

Con un voto di stretta misura, 52-46, il Senato Statunitense ha garantito la difesa della neutralita' della Rete della Federal Communication Commission. Il voto ha un valore simbolico perché Obama avrebbe messo il veto presidenziale su un provvedimento che avrebbe consegnato ai grandi provider un potere di ingerenza e discriminazione di ciò che circola in rete. E' comunque di grande significato che il Senato a maggioranza repubblicana abbia respinto un provvedimento fortemente sostenuto dai repubblicani stessi. Una buona notizia.

La scuola primaria tra apprendimento e intrattenimento

LA SCUOLA PRIMARIA TRA APPRENDIMENTO E INTRATTENIMENTO

di Valeria Ammenti


DALL'ECCELLENZA ALLA CATASTROFE

La coppia Gelmini/Tremonti e' riuscita nell'impresa di distruggere (quasi) la scuola primaria italiana, che era il fiore all'occhiello del nostro sistema scolastico, un'eccellenza riconosciuta anche a livello internazionale. Grazie soprattutto ai maestri italiani, instancabili promotori di esperienze di qualità, in passato recepite dai decisori politici ed istituzionalizzate, la scuola elementare aveva consentito ai nostri alunni di raggiungere le posizioni più elevate nelle comparazioni internazionali.

La Riforma Gelmini e le scelte economiche del Governo negli ultimi tre anni hanno smantellato l'impianto della scuola primaria. I tagli all'organico hanno comportato, di fatto, una generale riduzione del tempo scuola e l'abolizione del tempo pieno. Il tempo normale e' passato da 30 a 27 ore e il tempo pieno, come progetto educativo e modello didattico, non esiste più. Le menzogne del Ministro su un suo ampliamento hanno spacciato per tempo pieno la permanenza a scuola degli alunni per 40 ore. Come si può ridurre la progettualità educativa e didattica alla mera permanenza a scuola?
Il tempo pieno e' un modello che prevede la contitolarita' di due docenti su una stessa classe, la specializzazione dei docenti in alcuni ambiti disciplinari, in opposizione alla figura del maestro "tuttologo", la compresenza come risorsa per l'attuazione di progetti volti all'ampliamento dell'offerta formativa e al recupero degli alunni con difficoltà di apprendimento, il momento della mensa e le pause ricreative come occasione di socializzazione tra pari, come esperienza relazionale con figure adulte significative, come opportunità di educazione alimentare.
Un tempo scuola di 40 ore, sebbene lungo, ma non significato da tutto questo e realizzato con sempre meno risorse, diventa un tempo vuoto di progettualità, anche per il continuo avvicendamento di insegnanti chiamati a "coprire" così tante ore; si ha il paradosso per cui al tempo lungo della scuola non corrispondono i tempi lenti della relazione educativa. La scuola si riduce ad un baby-parking per i figli dei lavoratori. Chi ha i soldi fa altre scelte, magari nelle scuole private, finanziate indirettamente con fondi pubblici.

DIAMO I NUMERI? I TAGLI NEL DETTAGLIO

Il piano dei tagli voluto dal Governo ha determinato nell'ultimo triennio 27.923 posti in meno: la dotazione organica e' passata dai 226.262 posti dell'a.s. 2008-09 ai 198.339 del 2011-2012.
Questo obiettivo e' stato raggiunto riducendo le ore frontali nel tempo normale, eliminando le ore di compresenza, cancellando oltre 9.000 posti di insegnante specialista di lingua inglese.
Nessuna preoccupazione per la qualità dell'offerta formativa, solo calcoli ragionieristici, nessuna attenzione ai bambini che rappresentano il futuro di un Paese, solo preoccupazioni economiche. Invece i tagli ai 32.000 della Casta (tra eletti e nominati in società, enti e consorzi), quelli possono aspettare!

CRONACHE DI VITA PRIMARIA: IL MAESTRO AMPLIFICATO, IL SAPERE PARCELLIZZATO, IL BAMBINO DISORIENTATO

Le riduzioni dell'organico hanno comportato l' impossibilita' di mantenere due insegnanti in ogni classe. Oggi i bambini vedono ogni giorno diversi maestri: quello prevalente, che spesso esercita la prevalenza durante la pausa pranzo almeno tre o quattro volte alla settimana... praticamente, il maestro della mensa; quello di religione; quello di inglese, che se non e' il titolare di quella classe e' uno specializzato ordinariamente titolare di altri insegnamenti in un'altra classe, che vede avvicendarsi nella sua classe un collega che impartisce ai suoi alunni quegli insegnamenti di cui egli non può occuparsi per mancanza di ore, dovendo giostrarsi tra più classi nell'insegnamento della lingua inglese; quello di un'altra classe ancora che al posto della compresenza nella sua classe effettua la copertura delle mense rimanenti, insomma...UN DELIRIO!
In questo quadro perdono totalmente significato i concetti di "unitarietà dell'insegnamento", di "patto deontologico tra i docenti", di "competenza disciplinare specifica" dei docenti per quanto attiene alla conoscenza dei contenuti e delle metodologie proprie delle diverse scienze, di "approccio multidisciplinare" per quanto riguarda la metodologia e la didattica, di "relazione"...
La riforma e i tagli hanno realizzato la secondarizzazione della scuola primaria, modello che contrasta con i bisogni cognitivi e affettivi dei bambini di quest'eta'.
Non solo, gli insegnanti sono sempre più affaticati, costretti al volontariato per sopperire alle carenze organizzative, umiliati nella loro professionalità, defraudati dei loro diritti ma, nonostante tutto, continuano ad impegnarsi senza abbandonarsi alla demotivazione, nell'interesse degli alunni, delle famiglie, del Paese.

CHE FINE HANNO FATTO LE TRE " I " ?

" I " come IMPRESA ASSENTE : non sono state promosse le politiche necessarie a coinvolgere le imprese, neanche per la sponsorizzazione di progetti specifici o per la realizzazione di scambi scuola -territorio.

" I " come IGNORANZA DIGITALE: non solo per la mancanza degli strumenti tecnologici ( pochi computer e programmi spesso obsoleti, aule appositamente attrezzate, e male, nell'era dei tablet collegati tra loro in modalità mash, wi-fi assente). Risulta imbarazzante il confronto con l'Uruguay, che non e' un paese membro ne' del G8 ne' del G 20 e che ha distribuito ai bambini della scuola dell'obbligo 400000 computer che si collegano automaticamente tra loro e che sono dotati di programmi didattici per la collaborazione interattiva.
Generalmente nelle nostre scuole gli alunni, nativi digitali, utilizzano abilmente le ICT, spesso meglio dei loro maestri, ma mancano di qualsiasi bussola ragionata per la navigazione e i docenti, nella maggior parte dei casi, o non posseggono neanche le abilita' strumentali o, se le posseggono, non riconoscono la dimensione digitale come estensione del sistema cognitivo; poche le riflessioni sul web 2.0 come ambiente che realizza "l'intelligenza connettiva" che caratterizza il modo di comunicare ed apprendere nelle società informazionali contemporanee. Non sono state realizzate politiche organiche di formazione e aggiornamento del personale che andassero oltre l'alfabetizzazione strumentale (sul rapporto ICT-scuola-educazione rimando agli Atti del Convegno sulla Scuola 2.0 organizzato dalla Gilda lo scorso febbraio e visibile sul nostro sito).
" I " come INGLESE SURFING QUANDO NON MACCHERONICO: un Paese avanzato offre ai suoi bambini le migliori opportunità formative che si sostanziano anche attraverso la selezione e la formazione dei docenti. La lingua inglese dovrebbe essere insegnata da docenti preparati, perché padroneggiano l'idioma e hanno competenze di glottididattica.
Nelle nostre scuole tale insegnamento e' stato affidato ad insegnanti specialisti, raramente laureati in lingue, che insegnavano solo quello. Gelmini e Tremonti li hanno eliminati e si e' chiesto agli insegnanti su posto comune di sostituirli, dopo un corso di formazione. Cioè...dagli "specialisti" agli "specializzati".

Il Ministero avrebbe cosi' dovuto formare circa 25.000 maestri, l'anno scorso questi corsi sono stati frequentati da meno di 2.000.

Sorgono spontanee alcune domande: " E' lecito chiedere ai docenti di formarsi nell'insegnamento di una lingua, modificando unilateralmente il mansionario e il profilo professionale di persone assunte quando quella competenza non era richiesta ? E' lecito modificare unilateralmente i carichi di lavoro al di fuori dei confronti negoziali con i lavoratori? E' lecito non retribuire i carichi di lavoro aggiuntivi? E' plausibile apprendere una lingua, ad un livello di competenza tale da poterla insegnare,con un corso di 200 o 400 ore?"
Nelle scuole sta succedendo di tutto, sono chiamati ad insegnare la lingua inglese docenti che hanno frequentato questi corsi, docenti che li stanno frequentando, docenti che hanno frequentato corsi amatoriali di alfabetizzazione linguistica, docenti che hanno studiato l'inglese nella scuola superiore, docenti che hanno sostenuto un (leggasi uno) esame di lingua durante il percorso universitario... Tutto fa brodo!
Moltissime poi le iniziative illegittime con cui si obbligano gli insegnanti specializzati ad insegnare la lingua in altre classi oltre la propria,stravolgendo l'organizzazione oraria e la didattica e aumentando i carichi di lavoro al di fuori dei quadri normativi e delle garanzie contrattuali.

CAMBIARE PROSPETTIVA, INVESTIRE NEL FUTURO

La formazione, l'apprendimento, la conoscenza non possono continuare ad essere considerati un costo da tagliare, sono un investimento obbligato nella società globalizzata dove si compete attraverso la creatività e l'innovazione.

Innovazione?

http://www.unita.it/tecnologia/fiorello-cortiana-ora-conviene-diventare-digitali-1.349756

lunedì 7 novembre 2011

Società della Conoscenza

http://www.youtube.com/watch?v=lc7XR_sYvOc

giovedì 3 novembre 2011

Senza Europa non c'è soggettività politica possibile

International Herald Tribune "Italy may be' the NeXT Greece, and if it is, United Europe may not have a future. Chiaro? Se finiamo come la Grecia non solo noi ma anche l'Europa Unita non avrebbe un futuro. Non si tratterebbe di una magra consolazione nazionalista ma di un disastro non solo economico e finanziario dentro la globalizzazione cinese.