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giovedì 21 marzo 2019

Mentre Greta indica la Luna gli adulti fanno la dietrologia sul dito

Mi hanno colpito molte delle reazioni alla mobilitazione di Greta e dei suoi coetanei, con spreco di dietrologia complottista. Il mondo adulto spesso non guarda oltre: è stato così nel '68 e altrettanto per i giovani del'77.
Anch'io ho raccolto l'appello di Greta, la sedicenne studentessa svedese per manifestare il 15 marzo nelle città del mondo affinché le istituzioni, la politica, le imprese, i cittadini tutti, facciano la loro parte per cambiare la direzione dello sviluppo, per avere un futuro. Migliaia e migliaia di giovani hanno festosamente occupato il centro di Milano è riempito piazza Duomo, una serena determinazione non strumentalizzata da nessuno, con bandiere dell'Europa è un grido 'ci siamo'. Come dire 'dove siete voi mondo adulto?'. Milano c'è, ci sono i suoi giovani, ora occorrono una visione e delle politiche adeguate. Un felice slogan dei Gruenen quasi quarant'anni fa diceva 'la Terra ci è data in prestito dai nostri figli', ebbene oggi Greta, le sue sorelle e i suoi fratelli, ci hanno chiesto conto delle condizioni in cui l'abbiamo tenuta. La preoccupazione che avevamo allora come ecologisti era di essere delle novelle Cassandre, ma oggi i disastri di un modello di sviluppo basato sulla crescita quantitativa illimitata senza alcuna etica della responsabilità, sono sono sotto gli occhi di tutti. Non solo gli schermi delle TV e dei tablet ci aggiornano sugli effetti del cambiamento climatico ma siamo toccati sempre più spesso direttamente da una prossimità delle alterazioni ambientali. Ho camminato con loro, me li sono guardati e sentiti, venivano dalle scuole di Milano, centro,periferia e cintura metropolitana, credo che non si accontenteranno di qualche slogan e qualche promessa politica contraddetta dalle scelte e dalle azioni concretamente messe in atto. La distanza di questi giovani dalle logiche e dai luoghi che pretenderebbero di rappresentarli non va scambiata per acquiescenza. Non sono solo i consumatori seriali di slogan e insulti racchiusi nelle fake news, hanno capito che tocca a loro essere capaci di un futuro felice. Questa empatia che ha attraversato i confini nazionali ha certamente la semplificazione della disintermediazione digitale ma è altresì resiliente. Non si tratta di passare il testimone bensì di raccogliere il richiamo alla responsabilità. Ho visto diverse suore, con la concretezza di un impegno a tradurre l'esortazione della enciclica di Papa Francesco 'Laudato sì', così molti genitori e insegnanti, e anche gli imprenditori di B Benefit, 500 aziende italiane che condividono un impegno ad una pratica sostenibile. Sarà interessante vedere come questo comun sentire si svilupperà, una cosa è certa, Greta e agli altri non ci hanno chiesto di essere spettatori di una loro andata in scena ma di stare con loro. Un proverbio inglese dice 'nel sogno ha inizio la responsabilità', questo vale per tutti, giovani e non.

1 commento:

  1. Concordo in tutto quello che dici vediamo come questa mobilitazione si sviluppa

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