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sabato 21 dicembre 2019

La conversione ambientale è una necessità non integralismo

Il compito di ogni ecologista, nei verdi o altrove, è quello di proporre una visione strategica sostenibile. Il modello Milano non lo è perché consegna agli interessi speculativi particolari il suo territorio e il suo futuro, vedi ad es. scali ex FS e stadio. Manca qualsiasi visione metropolitana delle infrastrutture di trasporto a partire da quelle su ferro, ogni iniziativa del Comune finisce ai confini della cinta daziaria (ricordo che Sala è anche il sindaco metropolitano) e non vede oltre, se non per mettere discariche, centri commerciali e vasche come a Seveso. Spacciano per partecipazione quelle che sono informative su decisioni spesso già assunte, e non in Consiglio comunale. I ragazzi di FFF giustamente hanno il sogno di un futuro possibile. Non vanno compatiti. Toccherebbe proprio ai Verdi essere rigorosi come è necessario per cambiare davvero, invece di ridurre le proprie ambizioni alla mitigazione del danno e alla legittimazione ambientalista delle porcate della consociazione trasversale da Maroni a Pisapia, da Fontana a Sala.

2 commenti:

  1. Le ricordo che Città Metropolitana è un'istituzione priva di capacità decisionali e legislative, semmai di amministrazione in concerto con i sindaci. Non può imporre nulla, non può decidere nulla da sola, non ha fondi nemmeno per azioni di ordinaria amministrazione. Non comprendo il perché tirare in ballo una istituzione che è stata concepita come un guscio vuoto, e nella quale però si sono spese tante e forse troppe intelligenze e passioni

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