mercoledì 8 settembre 2021
Partono gli Stati Generali dell'Ecologismo
Care/i tutti,
eccoci all'appuntamento per l'avvio degli Stati Generali dell'Ecologismo e della piattaforma digitale.
È utile richiamare il senso politico che ha trovato una profonda sintonia nel gruppo promotore mano a mano allargatosi.
Siamo di fronte all'allarme disperato lanciato dalle Nazioni Unite sull'approssimarsi della condizione di irreversibilità della compromissione ambientale per la specie umana.
Per la vitale conversione ecologica vogliamo coinvolgere:
- le competenze
- le esperienze
PER
- condividere proposte che si rivolgono alla cittadinanza attiva e alle istituzioni/amministrazioni;
- condividere e mettere in campo azioni propositive che interessino i cittadini e le istituzioni.
Solo un processo rigoroso e aperto consente di costruire reti di consapevolezza, di coerenza e di solidarietà.
Solo una pratica trasversale estranea a qualsivoglia settarismo e contrapposizioni antagoniste può produrre risultati efficaci, sia sul piano dei consumi e dei costumi diffusi, sia sul piano delle politiche pubbliche locali/nazionali/globali.
Ogni immediato teatro della rappresentanza politica non ci definisce né come sostenitori nè come oppositori, bensì come interlocutori. La politica pubblica, le sue istituzioni e la rappresentanza democratica, vivono una condizione di commissariamento che evidenzia la sua crisi di senso/contenuti/forma.
Non ci sono scorciatoie, non ci sono vestali di verità assolute. Noi operiamo verificando l'efficacia ecologica della nostra proposta e della nostra azione, non colmiamo una crisi di identità culturale e politica individuando un nemico e definendoci in antagonismo. Capire le distorsioni in atto e costruire proposte desiderabili ed efficaci è ciò che ci proponiamo. È chiaro che la conversione ecologica è possibile se è scelta e prodotta da una comunità consapevole che partecipa. Perciò valori come libertà, diritti, uguaglianza, giustizia sociale, legalità e trasparenza, sono alla base del nostro percorso comune. Così come le esperienze di Cittadinanza Attiva, la rete municipale dei comuni e la dimensione europea da rappresentare attraverso un'Europa soggetto politico democratico.
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