RECUPERO E RIGENERAZIONE DI UNO SPAZIO DIMENTICATO. UNA BELLA ESPERIENZA
Negli spazi incolti tra Milano e i comuni di cintura spesso prende corpo la marginalità, sia in termini di discariche e orti abusivi, che di marginalità e anche devianza sociali.
In questo filmato (Ray Play) trasmesso da Geo & Geo su Rai3, Eric Tornaghi documenta una esperienza positiva: il recupero e la qualificazione, anche sociale, di uno spazio di risulta e discarica che, con la collaborazione dei dirigenti del Parco Agricolo Sud, i proprietari del Ristorante ‘Erba Brusca’ hanno messo in atto. Una esperienza resa possibile dalle competenze di Danilo, che è un agronomo, e da quelle di Alice, la chef del ristorante che è a poche decine di metri dal grande orto biologico frutto del recupero e della rigenerazione. Un aspetto ulteriormente interessante è stata la disponibilità di Danilo a permettere agli anziani degli orti della zona di venire a guardare da vicino le tecniche usate per predisporre l’orto, e anche le tecniche di coltivazione per un orto biologico sano e generoso.
Così dopo aver ristrutturato l’antica ‘Osteria del Tubetto’ sul Naviglio Pavese, recuperando ad orto il verde di risulta sul retro del ristorante, l’Erba Brusca si estende e si approvvigiona di prodotti ortofrutticoli a metro zero, aggiungendo una ulteriore possibilità multifunzionale che già interessa tante cascine lungo la filiera agroalimentare. Oltre alle esperienze combinate di coltivazione-macellazione-vendita-agriturismo-ristorazione-didattica delle grandi cascine del Parco Agricolo Sud Milano, qui ha preso corpo l’esperienza di orto-ristorante in città, su uno dei Navigli. La miglior dimostrazione che l’istituzione del parco nel ’90 è stata lungimirante sia per l’equilibrio ambientale, che per la bellezza e l’identità di un paesaggio e di un territorio che dai Cistercensi a Leonardo l’uomo ha saputo plasmare in una relazione di rispetto ed equilibrio. Nonché del fatto che il vincolo, apposto dalla Regione Lombardia quasi 30 anni fa, non implica alcuna logica museale e nostalgica, bensì consente le migliori innovazioni qualitative di processo, di prodotto e di servizio.
La realizzazione di questa esperienza è emblematica: Alice è americana e combina in cucina la relazione tra la sua tradizione culinaria e quella italiana e la competenza accademica di Danilo è stata certamente decisiva ma non è unica. Ci sono tanti docenti e tanti laureandi sensibili e disponibili nella Facoltà di Agraria a esperienze concrete di collaborazione con i parchi della cintura milanese, con le amministrazioni e con chi sarebbe disponibile a pagare un affitto per fare un orto biologico, condividendo sapienza e informazioni, nonché installazioni regolari in un coerente arredo urbano.
Il documentario di Eric Tornaghi dimostra che la cintura di degrado e marginalità potrebbe diventare parte di una Cintura Verde Metropolitana socialmente partecipata. Certo ci vorrebbero una Città Metropolitana con poteri effettivi, una Polizia Provinciale rigenerata, un Parco Agricolo Sud, il parco agricolo di cintura più grande d’Europa, con personale e risorse. Intanto documentare e condividere le buone esperienze è utile, magari a partire dalla proiezione in scuole e Municipi ad esempio.
Fiorello Cortiana
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