ciao, welcome :-)

in questo blog metto un po di tutto se cerchi qualcosa che non trovi chiedimelo

mercoledì 16 febbraio 2022

San Siro ‘In mancanza de cavai, se fan trottà i asen’ (Se mancano i cavalli si fan correre gli asini).

LETTERA DEL 16.02.2022 da ArcipelagoMilano Buona lettura. QUESTIONE NUOVO STADIO – IL COMUNE E I MUNICIPI Questione San Siro Nuovo Stadio ecc. presentata il 21 gennaio 2022 l’Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione Europea, presentata da Rosa D’Amato (Verts/ALE) Oggetto: Aiuti di Stato – realizzazione nuovo stadio Milano. Depositati il ricorso al TAR e l’esposto alla Corte dei Conti. Predisposti due referendum, che, con la mia SPID, ho firmato al link: www.referendumxsansiro.it/firma abrogativo quesito 1 e propositivo quesito 2. Dopo partirà l’Udienza Pubblica, qualificazione del San Siro Meazza e la riqualificazione dell’area circostante, 29 ettari di proprietà comunale, con la partecipazione informata al processo deliberativo da parte dei cittadini. Il sindaco Sala: ” Ora i due club devono presentare il progetto di fattibilità sulla base delle restrizioni imposte in delibera”. “Di più non so dire, quello che la giunta doveva fare lo ha fatto”. Infatti è toccato alla cittadinanza attiva, farsi carico di una politica urbanistica che l’amministrazione comunale elude, preoccupata dall’essere una funzione delle scelte e degli interessi dei fondi proprietari di Inter e Milan. Fondi interessati alla speculazione immobiliare permessa dalla legge sugli stadi laddove non sia adeguato l’impianto sportivo esistente, perciò da abbattere per la costruzione di un nuovo impianto e di tutte le volumetrie commerciali e di terziario consentite in aggiunta. A noi hanno proposto il solo render dello stadio immerso in un contesto verde che manco nelle colline toscane…ma il San Siro Meazza è stato qualificato secondo i criteri UEFA. Sala ha detto che “Il Dibattito Pubblico va fatto con le formule giuste”. Formule? Di cosa stiamo parlando il Codice degli Appalti in proposito è chiaro e la ‘Commissione Nazionale Dibattito Pubblico’ è estata esplicita. L’Amministrazione non ha capito che il suo ruolo non è solo notarile ma si deve assumere la responsabilità di scegliere come organizzare Milano per i prossimi 50 anni. Così è restata una promessa di convocare in Commissione, a gennaio, un incontro con Inter e Milan e le associazioni e comitati interessati. Questa condotta donabbondiesca è l’indicazione, dal sindaco a scendere. L’area dello stadio è nel Municipio 7, contiguo con il Municipio 6. La questione del progetto di Inter e Milan di abbattimento dell’attuale stadio Meazza, della costruzione di un nuovo stadio affiancato da importanti interventi edificatori terziari e commerciali, riguarda le zone dei Municipi adiacenti, sia quelle interne al comune capoluogo che nei comuni metropolitani di cintura. Le funzioni lì allocate genereranno tipologie di traffico entro giorni e fasce orarie precisi. I relativi consumi energetici ed emissioni entreranno nel processo di equilibrio sostenibile della città. L’abbattimento dello stadio avrà implicazioni ambientali, dalle polveri al trasporto e collocazione delle macerie. Mi è parsa logica la richiesta alla Presidente del Consiglio di un incontro promosso dal Municipio 6. Ciò affinché, nella sua prossimità territoriale e sociale, dia il suo contributo alla partecipazione informata dei cittadini alle scelte amministrative che li riguardano. Il Presidente Santo Minniti, PD, ha richiamato all’ordine la Presidente del Consiglio e i Capigruppo: “Il Regolamento dei Municipi ci attribuisce facoltà di trattare argomenti che riguardano il territorio che ci viene assegnato e non mi risulta che San Siro sia nel nostro territorio e sarebbe alquanto strano che il Consiglio facesse delle Commissioni o dei Consigli o promuovesse delle attività su San Siro. Sarebbe come se Milano promuovesse delle Commissioni o delle attività su Como, sarebbe alquanto strano. Non c’è connessione diretta, oggettivamente, tra San Siro e il Municipio 6, non è neanche a ridosso del nostro confine. Quindi, francamente, lo troverei uno spreco di risorse pubbliche, che ci vengono assegnate per gestire il nostro territorio, quello di utilizzarle per parlare di una cosa che con il nostro territorio non c’entra nulla. “Spiccano l’ignoranza topografica ‘non c’è connessione’ e quella democratica, per cui la partecipazione informata dei cittadini è considerata ‘uno spreco di risorse pubbliche’. La saggezza di un proverbio milanese dice: ‘In mancanza de cavai, se fan trottà i asen’ (Se mancano i cavalli si fan correre gli asini). Fiorello Cortiana

Nessun commento:

Posta un commento