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martedì 29 marzo 2022

Il dito di Cassandra

'Hitech magazine' è un quindicinale cartaceo di informazioni sul mercato dell'elettronica di consumo, entertainment, ecc. Nel numero di gennaio/febbraio l'editoriale del direttore Angelo Frigerio ha riguardato 'La tempesta perfetta: tutta colpa della sostenibilità'. Evidentemente provato dai costi della carta, li ha attribuiti prima alla domanda di Amazon al mercato carta/cartone per l'impacchettamento dei prodotti venduti. Ci sta. Poi ha virato decisamente contro la richiesta di 'riduzione drastica della plastica nelle confezioni'. Evidentemente questa è la ragione scatenante della divaricazione sociale in atto 'Cosa mai potranno fare quei cinque milioni di italiani , che vivono sotto la soglia della povertà, di fronte agli aumenti stratosferici di tutto: energia, gas, prodotti alimentari (pane, pasta)? Nulla, se non ringraziare Greta e i gretini: "Bene, bravi,bis".'. Colpisce che la reazione stizzita e insultante sia carica di tanta ignoranza dei fatti e che invece di fare i conti con le ragioni delle emergenze in atto si individui il colpevole in coloro che le indicano. La reazione del direttore Frigerio è indicativa di un senso comune diffuso e merita una considerazione ragionata piuttosto che una replica speculare. Innanzitutto occorre informarlo che non sono le richieste di Fridays For Future ad aver ridotto l'uso della plastica nelle confezioni, dallo scorso 14 gennaio, in Italia, è entrato in vigore il Decreto legislativo n.196 del 8 novembre 2021 per l'attuazione della direttiva (UE) 2019/904, ovvero la direttiva SUP sulle plastiche monouso. Una vasta gamma di prodotti che inquinano l’ambiente in cui viviamo. Oltre l’80% dei rifiuti marini sulle spiagge sono di plastica, il 50% sono oggetti di plastica monouso e il 27% sono attrezzature per la pesca. Siamo cresciuti con l'usa e getta del consumismo, a scapito delle risorse naturali non rinnovabili e dei paesi più poveri, senza alcuna preoccupazione e precauzione per l'impatto del nostro modello di sviluppo sul vivente, a partire dall'assorbimento dei nostri prodotti inquinanti da parte della terra, dell'aria, dell'acqua. Gli allarmi del Club di Roma, contenuti nel ' Rapporto sui limiti dello sviluppo ', sono del 1972, il movimento ecologista, negli anni, dai centri di ricerca ha preso corpo nella società, ma il tutto è stato derubricato a profezie da Cassandre che le innovazioni tecnologiche si sarebbero incaricate di smentire o piuttosto espressioni dei radical chic. Del resto la crisi petrolifera del 1973 era passata e tutto poteva ricominciare. Se non bastavano gli accordi politico-economici per i pozzi si usava la forza, come in Iraq. Ricordate la provetta mostrata all'ONU da Colin Powell come esempio di 'armi di distruzione di massa' rivelatesi inesistenti? Piuttosto che in Libia, nel nome delle primavere arabe, un premio di guerra con la spartizione di un bottino da 130 miliardi di dollari, quattro volte tanto laddove un unico Stato libico tornasse a esportare come ai tempi di Gheddafi. Il terzo millennio è iniziato e siamo qui, nel pieno di un'emergenza combinata: clima, pandemia, guerra. Bene, ora certamente la conversione ecologica non va' sospesa, anzi è più che mai necessaria, deve essere tradotta in politiche organiche capaci di una articolazione che accompagni la trasformazione produttiva e sociale. Si parla di circolarità della green economy, ma non significa automaticamente tradurle in processi di cambiamento, ci vuole volontà politica per definire indirizzi operativi. Ci vuole una responsabilità sociale e ambientale d'impresa. Pensate: lo scorso dicembre il Garante per la concorrenza e il Mercato ha multato Amazon e Apple per 68,7 e 134,5 milioni di euro. Una inezia, una briciola, Amazon, in Italia, ha fatturato nel 2020 7,25 miliardi di euro, 6.60 miliardi di dollari su un fatturato globale nel 2021 di 386,1 Mld di dollari. Le capitalizzazioni delle prime sette corporation del digitale, Apple, Amazon, Microsoft, Alphabet, Facebook, Tesla, Netflix, arrivano nel 2020 a 7.7 mila miliardi di dollari. Dobbiamo sommare Germania, Italia e Spagna per arrivare a 7.56. Altro che corporation, queste imprese sono Stati globali, senza alcuna responsabilità sociale redistributiva in un cambio epocale di sistema nella produzione di valore, con una globalizzazione senza governo a disposizione dei nuovi imperi, con i nodi di un modello di sviluppo quantitativo illimitato giunti al pettine. Forse una testata che si chiama Hitech e il suo direttore dovrebbero partire da qui, dalla Luna, non dal dito di chi la indica... Ci salveremo in virtù di una scelta di valore, non perché una nuova emergenza farà traboccare il vaso, sarà tardi.

2 commenti:

  1. Sono d'accordo: "si deve partire dalla luna e non dal dito" e non si deve "considerare colpevole chi denuncia le emergenze " e chi (dico anche io sempre) ricorda e denuncia a tutti le falsificazioni e le false ragioni di chi governa il mondo con l'inganno, la forza delle armi, la 'supremazia'. Senza cambiamenti nella società, senza disarmo, senza ecologia, senza economia circolare, senza riduzione delle disuguaglianze fra i popoli e gli Stati, senza cessazione delle 30 e più guerre nel mondo, senza abolizione della guerra (come mezzo di risoluzione dei conflitti), senza 'pace perpetua, il destino dell'umanità è in pericolo !

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  2. un pericolo che stiamo correndo come non mai

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